di Gianni Lannes
I territori che ricadono nei comuni di Taranto,
Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola sono stati dichiarati "area ad
elevato rischio di crisi ambientale" con delibera del Consiglio dei
ministri esattamente il 30 novembre 1990, a causa della situazione
di grave alterazione degli equilibri ambientali.
I dati statistici sono da tempo agghiaccianti:
tre morti al giorno per tumore, a causa dell’inquinamento.
Emma & Nichi |
Emma Marcegaglia e i caporioni dei tre sindacati tricolore |
Proprio a Massafra, la società Appia Energy, ovvero
i Marcegaglia nativi della Lombardia, hanno
impiantato in modo rocambolesco, e da tempo, un inceneritore di rifiuti, ad uno sputo dalla città, in una zona
circondata dagli agrumeti. E proprio per questa ragione con gli stessi protagonisti in negativo c'è già stata - il 23 novembre 2006 - una sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea.
Ma come se niente fosse, in barba alle normative di protezione ambientale e sanitaria, più recentemente la società
Appia Energy, ha richiesto la Compatibilità ambientale e Autorizzazione
integrata ambientale per il progetto di realizzazione della seconda linea della
Centrale termoelettrica di Massafra alimentata a CDR e Biomasse, presso la
provincia di Taranto (9° Settore Ecologia ed Ambiente - Aree Protette - Terra
Parco delle Gravine - Protezione Civile).
Non si tratta del potenziamento di un impianto già
esistente, ma della realizzazione di un altro inceneritore di rifiuti adiacente al primo. Invece, per chiudere la partita con questi spacciatori di morte va arrestato definitivamente quello esistente, e vanno processati per strage, puntando sulla strategia vincente "rifiuti zero".
Secondo la “DIRETTIVA 2008/98/CE europea del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”, riporta all’ Articolo 4 (quattro) comma 1 (uno):
Dopo il latte materno e il formaggio, recentemente l’Arpa
ha riscontrato diossine nel latte dei bovini che pascolano a Massafra, a 20 chilometri
da Taranto. Le analisi hanno rilevato un tasso di agente inquinante doppio
rispetto ai limiti consentiti. Dopo gli esami svolti dall’istituto
zooprofilattico di Teramo, infatti, i valori riscontrati nei campioni sono di
11,72 picogrammi per grammo di grasso rispetto al limite di legge consentito di
5,5. Se provate ad analizzare arance e mandarini ne vedrete delle "belle", purtroppo. Sul conto di Marcegaglia & soci, va inserita una congrua richiesta di risarcimento danni, non solo alle persone ammalate e ai familiari di quelle decedute a causa dell'inquinamento indotto dall'inceneritore, ma altresì all'economia pastorale e all'agricoltura.
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