BIOGRAFIA

5.6.13

ORTA NOVA: UN DEBITO DI OLTRE 14 MILIONI DI EURO CERTIFICATO DALLA CORTE DEI CONTI



Il commercialista ortese Donato Iorio, un uomo stimato dalla comunità, già nel 2006 avvertiva l'opinione pubblica del pericolo nero: «Moscarella ha portato il Comune sull’orlo del fallimento». L’ex sindaco di destra, (Msi, An, Pdl) per tre mandati, dal 2008 consigliere provinciale, come sempre ha giurato e spergiurato che nei conti comunali non ci sono debiti, ed è tutto a posto. 










La Corte dei Conti (Sezione regionale di Controllo per la Puglia) ha certificato con pronuncia deliberata nella Camera di Consiglio del 26 gennaio 2012 (giunta in municipio il 2 aprile 2012 come attesta il protocollo di ingresso), dal presidente Raffaele del Grosso e dal relatore Luca Fazio.  

«La Sezione adotta specifica pronuncia … nei confronti del comune di Orta Nova segnalando le seguenti gravi irregolarità e violazioni di principi di sana gestione finanziaria: approvazione del rendiconto dell’e.f. 2009 in data 16 settembre 2010, in ritardo rispetto al termine del 30 aprile… superamento, al termine dell’es. fin. 2009, di tre parametri di deficitarietà strutturale (2,4,7).-.. violazione del patto di stabilità interno per il 2009».

Nella deliberazione numero 35 (PRSP/2012) della Magistratura Contabile a pagina 5 è scritto chiaro e tondo: «Alla conclusione dell’e.f. 2009, difatti, lo stock di debito del Comune è di euro 14.276.515,12».




La nuova amministrazione a guida del centro sinistra ha così commentato: «La Corte dei Conti certifica “leggerezza e scelleratezza” della gestione Moscarella. Calvio: “effetti negativi peseranno per diversi anni sui cittadini ortesi”».

Anche il sindaco Maria Rosaria Calvio non ha usato mezzi termini: «La relazione della Corte dei Conti ha fatto emergere anche una inefficace gestione dei tributi locali - inoltre  ha dichiarato la prima cittadina del Partito democratico - Il centrodestra ha dovuto prendere atto della leggerezza e della spregiudicatezza con cui ha operato in alcuni frangenti: com’è stato per la costituzione di una sproporzionata zona PIP, costata alla comunità molto milioni di euro senza ottenere alcun ritorno economico e occupazionale».




Basta dare un’occhiata al passato per rendersi conto del baratro. Gli anni che procedono dal 1994 al 2002. Nonostante denaro contante pari a circa 2 miliardi di lire, un considerevole patrimonio di beni mobili ed immobili, il debito pubblico aumenta a dismisura.

Il Megafono (anno 2011)


A conti fatti, l’indebitamento pubblico al termine del 31 dicembre 2001, ammontava a 14 miliardi  e 289 milioni di lire, un onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento di circa 1 miliardo e 474 milioni, mentre il rapporto di indebitamento sulle entrate aveva toccato il 100 per cento, mentre nel 1993 era del 59 per cento. In sostanza, secondo l’opposizione allo stornarese “il sindaco Moscarella ed i suoi amministratori hanno raddoppiato l’indebitamento e venduto quasi tutto il patrimonio immobiliare”.

Dal luglio 2002 al alla prima decade di febbraio 2006, il comune di Orta Nova fu retto dalla giunta di Michele Vece. Quell’amministrazione si distinse nel riconoscere e saldare tempestivamente circa 600 mila euro di debiti fuori bilancio ereditati dalla giunta moscarelliana. Con una breve parentesi di amministrazione del commissario prefettizio Rachele Grandolfo da febbraio a maggio 2006, Moscarella si è accomodato in municipio per la terza volta dal giugno 2006 a maggio 2011. Nel corso di questo lustro l’indebitamento pubblico è saluto alle stelle. Da 8 milioni e 984 mila euro al 31 dicembre 2005, a ben 13 milioni e 433 euro del 2011, quasi un milione di euro per ogni anno, ed un onere finanziario annuale per interessi e quote di ammortamento da 800 mila euro (31 dicembre 2005) ad 1 milione e 244 mila euro nel 2011. Infatti il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario per l’anno 2011, approvato nel luglio di 2 anni fa dall’Amministrazione Calvio, ha sancito che il Comune ha un debito di 13 milioni e 433 mila euro, ed un onere finanziario da versare ogni anno per interessi passivi e quote di ammortamento di 1 milione e 244 mila euro.

Giochi spericolati - La Guardia di Finanza dovrebbe passare al setaccio, tanto per aprire le danze, le delibere municipali. Per esempio la delibera di giunta numero 14 del 30 gennaio 2009, concatenata alla delibera del consiglio comunale numero 16 del 18 luglio 2008.

Il 12 febbraio 2002 (giunta Moscarella) fu perfezionata con la Rolobanca un’operazione di finanza derivata per un importo di euro 4.810.762,13.
Si tratta di contratti finanziari ad alto rischio, con cui le banche fanno scommettere i clienti sull’andamento delle valute o dei tassi. Il quadro che è emerso a seguito delle inchieste giudiziarie n Italia è quello di estorsioni, truffe e appropriazione indebita, in quadro di associazione per delinquere. Ci sono indagini in corso su derivati venduti ad enti pubblici da banche estere: il processo pilota è stato aperto dal pubblico ministero Alfredo Robledo a Milano. La sostanza è che i contratti all’origine sono tutti manipolati. Ma a vantaggio di chi?

Torniamo in Puglia. Il 21 maggio 2003 (giunta Vece) fu sottoscritta con la B.N.L. un’operazione di finanza derivata definita “I.R.S. in & out” di euro 1.015.204,28.
L’anno successivo (21 gennaio) per “cancellare tutti gli effetti economici e giuridici delle due precedenti operazioni” (rovinose) venne sottoscritta con la B.N.L. un nuovo contratto di finanza derivata per un importo di euro 8.284.077,47.

Il 20 aprile 2006 (commissario prefettizio Grandolfo), al fine di estinguere anticipatamente novanta mutui precedentemente contratti dalla varie amministrazioni con la Cassa Deposito e Prestiti che rischiavano già allora di mandare in bancarotta il comune ortese, vennero sottoscritti con la B.N.L.-Paribas due contratti di finanza derivata: il primo di euro 6.418.342,13 con scadenza al 30 giugno 2026, mentre l’altro è stato modificato con delibera il 17 aprile 12007 (giunta Moscarella). Una tragica operazione concordata con la banca per posticipare le passività agli ignari posteri e così ottenere subito una liquidità di circa 130.000,00 euro.

Il 14 maggio 2007 (giunta Moscarella) si stipula un altro contratto con la B.n.L.-Paribas, modificando e sostituendo quello del 20 aprile 2006, stipilato dal commissario prefettizio. Il risultato finale delle numerose sottoscrizioni di finanza derivata è un indebitamento mostruoso del popolo ortese.

Semplici considerazioni sulla base de fatti inequivocabili. E’ deprecabile la scelleratezza di sottoscrivere “derivati” (con denaro pubblico) al fine di ottenere un’immediata liquidità di cassa, trascurando la natura altamente rischiosa di noti prodotti finanziari truffa.

C’è una delibera - numero 96 del 22 luglio 2008 - che fa riferimento a 700 mila euro stanziati dalla Regione Puglia per supportare il settore delle politiche giovanili e dello sport.  Si legge: «Progetto di riqualificazione urbana con particolare riferimento agli interventi di rivitalizzazione economica e sociale rivolte alle fasce giovanili della popolazione … il Comune di Orta Nova, in qualità di comune capofila, riceverà l’intero finanziamento regionale di euro 630.000,00 per procedere alle gare di affidamento dei lavori e dei servizi anche per conto degli altri Comuni… Atteso che nel bilancio di Orta Nova (Comune capofila), sono state previste le spese gestionali di parte corrente pari a euro 140.000,00 attribuite in quota ai cinque comuni interessati al progetto Agora e le spese relative ai lavori di ristrutturazione di un’ala del Palazzo Gesuitico al fine di adibirlo ad officina della musica e del folklore per un importo complessivo pari a euro 200.000,00…».

Quanti soldoni. Ma le opere pubbliche chi le ha mai viste, e la musica chi la mai sentita? Piuttosto il motivo è sempre il solito: lo sperpero di denaro pubblico per interesse privato. Un altro buco nero è offerto dalla portineria del gesuitico. Il Megafono - un blog locale di Francesco Gasbarro - il 28 ottobre 2011 appare uja curiosa precisazione: «Tale servizio era stato introdotto dalla precedente amministrazione Moscarella, che si accollava un’ulteriore spesa di 30.800 euro per ogni anni, pari a 2.500 euro al mese; lo stesso gestito dalla Cooperativa San Francesco d’Assisi che ha in appalto anche altri servizi come quelli cimiteriali e quelli di cura del verde pubblico. Il dato scioccante, però – a detta dei critici più spudorati – “è che questo servizio di portineria non è mai esistito, che sono stati versati circa 100.000 euro in 3 anni, e il portiere del Palazzo ex gesuitico non si è mai visto in circolazione”. Ex sindaco Moscarella, ed ex assessore Bombino, a parer vostro chi ha intascato quell’ingente somma di denaro pubblico?




L’atto d’accusa - Il dottor  Donato Iorio, nel 2006 si candidò a sindaco e diede alle stampe pubbliche un volantino in cui illustrava la grave situazione. «Tanti buoni motivi per non votare Moscarella. Perché ha realizzato nel nostro paese una maxi discarica di rifiuti urbani creando una bomba ecologica; perché ha fatto un danno ambientale da 11 miliardi; perché voleva costruire un termovalorizzatore alle proprietà della città alimentato a rifiuti; perché ha regalato il nostro centro Agroalimentare ai suoi amici di Cerignola, soffocando l’unica possibilità dio lavoro per i nostri figli e per lo sviluppo del territorio; perché ha svenduto la proprietà comunale e ci ha lasciato in eredità oltre 20 Miliardi di debiti; perché ha speso centinaia di milioni, per liti e per pagare alti compensi a consulenti e a professionisti non ortesi; perché non ha permesso l’insediamento della Vetreuko facendo perdere 50 posti di lavoro ai nostri giovani figli; perché ha speso oltre 500 milioni di lire, per pubblicizzare la sua immagine e quella dei suoi amici di partito “VIAGGI in Italia, fiera, enoteche, città del vino, ecc.;

Questi sono solo alcuni aspetti della negatività e dell’arroganza di un uomo bocciato nella sua Stornara - conclude Donato Iorio - e che ha trattato i cittadini ortesi come sudditi, ingannando con falsi sorrisi, baci e strette di mano, e ha portato il comune sull’orla del fallimento».

 
L'attacco 29 maggio 2008

Masochismo? - Michele Iula sulla pagina del quotidiano locale L’Attacco (29 maggio 2008) offre una spiegazione: «Moscarella non ha mai amato i cittadini ortesi… li definisce “nu paes d’mm’rdajul”.. . Lui comanda e gli accoliti rimangono ai piedi della tavola pronti a raccogliere ogni briciola dal convivio politico. Per la serie: create consenso e mangiatevi quel che resta… alza la retta dell’asilo comunale da cinquanta a cinquecento euro. E cambia le carte in tavola. Può infatti, variare una zona adibita da PRG alla realizzazione di strutture sportive, in una da adibire alla realizzazione di strutture commerciali».
 
“Briciole” asserisce Iula. C’è qualche consigliere comunale di maggioranza che ha mutato all’improvviso tenore di vita? Il “legale” di Moscarella, gira in auto extralusso? Tutto regolare Americo: il suo collega di studio Saverio Battista ha per caso ricevuto incarichi professionali dall’amministrazione Moscarella? E lei?  

Quante ombre: dai nuovi loculi cimiteriali (lavoro sotto il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Giovan Battista Vece con particolari parentele), al Pirp Reale sito (una torta da 2 milioni di euro predisposta dalla Regione di Vendola). In quest'ultimo caso Moscarella ha rimediato alcune documentate denunce penali, ad opera di un imprenditore. E poi c’è l’asilo fatto edificare sotto la pericolosa antenna della Telecom, e tante antenne della telefonia privata piazzate a sfregio sanitario della popolazione, ed altro ancora, come il giro vorticoso degli appalti pubblici elargiti quasi sempre agli amici dei compari: Marseglia-Di Stasio, in particolare. Ma questa è un’altra storia.

Qual è stato il momento nel quale una comunità di agricoltori operosa e dinamica è stata trasformata in un immenso verminaio dedito alla dilapidazione delle risorse e al malaffare fatto sistema istituzionale? Ergo: chi vive a spese degli altri danneggia tutti.

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