di Gianni Lannes
Ecco le prove: l'archivio segreto degli orrori degli Stati Uniti d'America negli anni '70. Ma che piacevole sorpresa. Quanto è striminzito il
mondo affaristico: una tela del ragno. Il Presidente della Repubblica uscente, Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale in pompa magna, come se migliaia di persone notoriamente ammazzate per ordine di Kissinger fossero bruscolini.
Henry Kissinger, esatto, proprio lui: il criminale mondiale su cui pende un mandato di cattura internazionale che però nessuno osa arrestare. L’ex braccio destro di Richard Nixon ha partecipato, tra l’altro ad una conferenza organizzata dall’Aspen Institute Italia (di cui è membro Enrico Sassoon, fondatore della Casaleggio Associati, società che dirige Beppe Grillo), al fianco di Napolitano, Tremonti, Elkann, eccetera. Quante interconnessioni da portare in luce.
Enrico Sassoon (co-fondatore di Casaleggio Associati) |
Henry Kissinger, esatto, proprio lui: il criminale mondiale su cui pende un mandato di cattura internazionale che però nessuno osa arrestare. L’ex braccio destro di Richard Nixon ha partecipato, tra l’altro ad una conferenza organizzata dall’Aspen Institute Italia (di cui è membro Enrico Sassoon, fondatore della Casaleggio Associati, società che dirige Beppe Grillo), al fianco di Napolitano, Tremonti, Elkann, eccetera. Quante interconnessioni da portare in luce.
Aspen Institute Italia (finanziato da David Rockefeller): Kissinger, Napolitano, Tremonti, Elkann... |
Mister
Kissinger è il mandante dell’omicidio dello statista italiano Aldo Moro,
barbaramente assassinato il 9 maggio 1978, alle ore 10 circa, in un palazzo di
via Caetani a Roma (nel cuore della capitale tricolore dalle parti del ghetto ebraico). Giulio Andreotti e Francesco Cossiga vantano un'imperdonabile responsabilità.
Kissinger & Napolitano |
Dopo la premessa, ora di che parliamo? Semplice: di un
intreccio particolare alla luce di numerosi documenti top secret, recentemente declassificati che ci portano a diversi
personaggi di rilievo, tra cui il nuovo Papa
Bergoglio.
Il gionalista Rodlfo Walsh, rapito dagli squadroni della morte per ordine del generale Videla il 25 marzo 1977 |
Il marchio è inconfondibilmente nordamericano. Tra i
più grandi promotori dell'Operazione
Condor vi furono il segretario di Stato Henry Kissinger e il presidente
Richard Nixon. Mente pratica della strategia era Kissinger (membro del potente Club mondiale dei 300 e del Bilderberg Group) di cui abbiamo anche alcuni documenti scottanti sui rapporti intrattenuti con David Rockefeller. Si trattava di una massiccia operazione di
annullamento di libertà e democrazia in
Sudamerica negli anni Sessanta e Settanta.
Questo vasto piano criminale coinvolse in primo
luogo la Central Intelligence Agency,
il servizio segreto statunitense, oltre che apparati militari, organizzazioni
di estrema destra, partiti politici e movimenti di guerriglia anticomunisti.
Tutte queste organizzazioni furono utilizzate come strumento, in numerosi Stati,
per rovesciare governi eletti democraticamente come quello di Salvador Allende
in Cile.
Furono stanziate dalla Casa Bianca sostanziose somme per portare a termine questo
massiccio intervento politico, poiché gli interessi economici in gioco erano
alti, vista la ricchezza, soprattutto di materie prime, dell'America
Meridionale. La C.I.A. fornì sempre e comunque sostegno, copertura, assistenza
e denaro ai golpisti sudamericani.
Le procedure per mettere in atto questi piani furono
di volta in volta diverse, tutte però ebbero in comune il ricorso sistematico
alla tortura e all'omicidio degli oppositori politici. Spesso ambasciatori,
politici o dissidenti rifugiati all'estero furono assassinati anche oltre i
confini dell'America Latina (anche in Italia). Alcune fra le nazioni coinvolte
furono Cile, Argentina, Bolivia, Brasile, Perù, Paraguay e Uruguay.
La vasta operazione fu facilitata grazie ad una
serie di colpi di stato tra gli anni cinquanta e settanta: il generale Alfredo
Stroessner sale al potere in Paraguay nel 1954. Le forze armate brasiliane
rovesciano il governo democratico di João Goulart nel 1964. Il generale Hugo
Banzer prende il potere in Bolivia nel 1971 dopo una serie di colpi di stato. Forze
armate schierate con il generale Augusto Pinochet assediano il palazzo
presidenziale in Cile nel 1973, rovesciando il governo democratico di Salvador Allende. Una giunta militare
capeggiata dal Generale Jorge Rafael Videla sale al potere in Argentina nel
1976.
Gli obiettivi ufficiali delle repressioni dei
servizi segreti cooperanti erano i guerriglieri di sinistra, ma effettivamente si
accanì contro ogni sorta di opposizione, politica, sociale, culturale ed umana.
Venivano rapiti, torturati ed uccisi studenti inermi, giornalisti,
intellettuali, professori universitari (soprattutto di facoltà umanistiche),
sindacalisti, operai, madri e padri che cercavano i propri figli scomparsi, e sovente
le violenze non si limitavano al singolo soggetto ritenuto "sovversivo",
ma si estendevano anche ai familiari di questo. Merntre la Chiesa cattolica era eternamente distratta, sparirono tantissimi bambini, affidati a famiglie altolocate della dittatura, con il beneplacito di vescovi, cardinali e preti. Anche il provincviale gesuita Jorge Mario Bergoglio (attuale pontefice vaticano), ne era perfettamente a conoscenza. Da lui, a tutt'oggi, non è mai stata pronunciata una condanna pubblica della dittatura.
Nella zona
del canale di Panamá la C.I.A. aveva
installato una base di coordinamento e comunicazione, adibita al transito di
materiali, mezzi, uomini e allo scambio di informazioni di Intelligence tra i
vari servizi segreti degli stati collaboranti all'operazione. Le comunicazioni
(eseguite di solito via telex) riguardavano piani di rastrellamento, tecniche
di tortura da utilizzare, metodi per l'eliminazione dei prigionieri (come i
voli della morte teorizzati in Argentina da Luis Maria Mendia e messi
successivamente in pratica dalla fine degli anni settanta), e informazioni
sulle organizzazioni sovversive clandestine.
Nel 1992 il giudice
paraguaiano José Augustín Fernández scoprì, durante un'indagine in una stazione
di polizia di Asunción, archivi dettagliati che descrivevano la sorte di
migliaia di sudamericani segretamente rapiti, torturati ed assassinati tra gli
anni settanta e ottanta dalle forze armate e dai servizi segreti di Cile,
Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile. Gli archivi contavano 50.000
persone assassinate, 30.000 scomparse (desaparecidos) e 400.000 incarcerate.
Questi archivi, universalmente ritenuti veritieri e attendibili, riferivano del
coinvolgimento, in questa enorme operazione repressiva e di vero e proprio
sterminio, anche dei servizi segreti di Colombia, Perù e Venezuela.
La
Guerra sporca in Argentina, chiamata dalla giunta militare Processo di
Riorganizzazione Nazionale (Proceso de Reorganización Nacional), fu attuata in
contemporanea con l'Operazione Condor. Tra il 1976 e il 1983 più di 30.000
persone furono assassinate dalle forze armate e dai carnefici della dittatura.
Argentina: foto desaparecidos |
Il SIDE
(servizi segreti argentini) diede supporto al generale boliviano Luis García
Meza Tejada durante il colpo di stato che lo mise a capo dello stato. L'unità
operativa Batallón de Inteligencia 601
dell'intelligence argentina partecipò attivamente al golpe, in collaborazione
con le truppe paramilitari reclutate dal criminale di guerra nazista Klaus Barbie (ufficiale della Gestapo
soprannominato Il Macellaio di Lione, rifugiatosi in sud america), e dal
neofascista italiano Stefano Delle
Chiaie (terrorista rifugiato che godeva della protezione dei servizi
segreti italiani e americani).
Con l'Argentina della dittatura hanno intessuto rapporti particolari il senatore a vita Giulio Andreotti, mentre hanno macinato affari il piduista Licio Gelli (braccio destro di Eugenio Cefis: dietro l'omicidio di Enrico Mattei) nonché Giorgio Comerio, il famigerato affarista delle navi dei veleni e di armamenti (al quale la magistratura italiana ha sequestrato nella villa di Garlasco addirittura il certificato di morte della giornalista Ilaria Alpi e mappe di affondamenti nel Mediterraneo). Quante vecchie conoscenze di cronaca giornalistica in un colpo solo: il mondo è proprio piccolo.
Con l'Argentina della dittatura hanno intessuto rapporti particolari il senatore a vita Giulio Andreotti, mentre hanno macinato affari il piduista Licio Gelli (braccio destro di Eugenio Cefis: dietro l'omicidio di Enrico Mattei) nonché Giorgio Comerio, il famigerato affarista delle navi dei veleni e di armamenti (al quale la magistratura italiana ha sequestrato nella villa di Garlasco addirittura il certificato di morte della giornalista Ilaria Alpi e mappe di affondamenti nel Mediterraneo). Quante vecchie conoscenze di cronaca giornalistica in un colpo solo: il mondo è proprio piccolo.
Già dal 1964 i regimi militari brasiliani si
prodigavano con estrema durezza e violenza nel reprimere e sopprimere i
movimenti guerriglieri di sinistra, molto più attivi che in Cile o in
Argentina.
Il pubblico ministero italiano Giancarlo Capaldo, che stava investigando su alcuni casi di
sparizione di cittadini italiani (probabilmente sequestrati e uccisi da forze
congiunte argentine, cilene, paraguaiane e brasiliane), accusò 11 militari
brasiliani di essere coinvolti in tali crimini.
Nel Cile di Pinochet, subito dopo il colpo di stato,
i servizi segreti locali riuscirono, grazie all'organizzazione dell'Operazione
Condor, ad assassinare numerosi personaggi scomodi al regime all'estero, come
Orlando Letelier. Pinochet godette anch'egli dell'aiuto del neofascista Stefano
Delle Chiaie e degli Stati Uniti, in particolare potente Henry kissinger che
gli commissionò il golpe del 1973 con il quale salì al potere.
A Roma il 5 ottobre 1976 Bernardo Leighton, un politico democristiano andato in esilio in Italia dopo il colpo di stato di Pinochet, fu gravemente ferito durante un attentato alla sua persona,. Un'indagine ha rivelato che l'agente segreto Michael Townley, in qualità di delegato della DINA, incontrò, nel 1975 a Madrid, il terrorista Stefano Delle Chiaie e Virgilio Paz Romero, per organizzare l'assassinio di Leighton, protetti dalla polizia segreta franchista e dai servizi segreti italiani (Sismi e Sisde).
Orlando Letelier, ministro del governo di Salvador Allende destituito dal golpe, fu assassinato con un'autobomba il 21 settembre 1976, mentre si trovava in esilio a Washington. Ancora una volta la responsabilità è stata individuata nella DINA, in stretta collaborazione con la C.I.A.
In una lettera aperta apparsa sul Los Angeles Times
il 17 dicembre 2004, il figlio di Orlando Letelier, Francisco, scrisse che
l'omicidio del proprio padre era ascrivibile all'Operazione Condor, ovvero ad
«una rete di intelligence utilizzata da sei dittatori sudamericani dell'epoca,
per eliminare i dissidenti».
Cinque giorni prima dell'assassinio di Letelier, Henry Kissinger aveva cassato un
comunicato del Dipartimento di Stato agli ambasciatori USA dove si chiedeva ai
governi dei Paesi Sudamericani di cessare con gli omicidi politici. Secondo
Kissinger questo documento è stato distorto dal NARA, poiché lui intendeva
fornire all'ambasciatore USA in Uruguay un altro sistema per far pressioni sul
governo di Montevideo, visto che costui temeva per la propria stessa vita.
Il governo degli Stati Uniti d’America, ed in particolare
il segretario di Stato Henry Kissinger,
sono a pieno titolo responsabili dell'instaurarsi delle dittature nell'America
Latina in quel periodo. Ogni prospettiva di cambiamento nei paesi sudamericani,
in vista di un maggior equilibrio e giustizia sociale, minava gli interessi di
molte aziende statunitensi. Lo spauracchio del pericolo comunista era la
facciata della preoccupazione che gli investimenti americani venissero scossi
con l'emancipazione delle classi operaie e contadine.
Gli USA investirono nelle dittature per ottenere un
lauto profitto. I regimi militari smantellarono lo stato sociale, abolirono i
sindacati e le pensioni, assicurando così profitti stellari alle compagnie straniere,
che imponevano ritmi e condizioni di lavoro a operai e contadini. Le società
estere costringevano, tramite i governi militari loro "vassalli", a
commerciare prevalentemente con loro. A volte - ai paesi più piccoli -
imponevano la monocoltura. Ma più spesso le grandi aziende rivendevano ai paesi
sudamericani - a prezzo maggiorato - i beni che essi stessi producevano.
Papa Bergoglio |
L’allora Segretario di Stato statunitense, Henry Kissinger, manovrò da dietro le
quinte il colpo di stato militare del 1976. Il rappresentante di Kissinger in
America Latina, William Rogers, due
giorni dopo il colpo di stato gli disse: «Dovremo aspettarci una buona dose di
repressione, probabilmente diversi spargimenti di sangue, in Argentina»
(National Security Archive , 23 marzo 2006). Magari adesso al “Santo Padre”
Bergoglio tornerà la memoria.
D'ora in poi, nessuno potrà dire di non sapere! C'è un giudice a Berlino?
D'ora in poi, nessuno potrà dire di non sapere! C'è un giudice a Berlino?
Documentazione
segreta USA:
Un articolo bellissimo supportato da materiale incredibile. Sei l'unico in Italia e forse uno dei pochi in Europa e nel mondo che e' degno di essere chiamato giornalista. I temi che affronti sono troppo forti per la media delle persone. La massa non e' tarata per assorbire informazioni di questo tipo.
RispondiEliminaAldilà di ogni ragionevole dubbio Horacio Verbitsky ha documentato le relazioni di collaborazione dell'allora provinciale dei gesuiti, bergoglio, con il regime dei colonnelli. Il coro dei media ed i replicanti in abito talare che si sbracciano a smentire questo terribile passato di bergoglio, citando il nobel Esquival, come al solito raccontano la storia a metà. Dice Esquival nel suo intervento (tradotto a stralcio in: http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9967-considerazioni-finali-sul-caso-bergoglioverbitskyesquivel.html)
RispondiElimina«Non considero che Jorge Bergoglio sia stato complice della dittatura ma sostengo che non ebbe il coraggio di accompagnare la lotta per i diritti umani nei momenti più difficili».
Questa dichiarazione non appare proprio come un'assoluzione; piuttosto getta sull'attuale papa una pesante ombra ed un marchio di ignavia e di aderenza e tacita adesione con la spietata dittatura dei colonnelli.
L'albero lo si riconosce dai frutti.
Credo che ci sia qualcosa di sbagliato a livello biologico nel nostro stadio evolutivo. Leggendo queste righe, cerco di capire come sia possibile che l'essere umano possa infliggere tanto male premeditato ai suoi simili. Questa sfrenata brama di potere e desiderio di dominio sul prossimo, o meglio di annichilimento del prossimo, deve avere una giustificazione biologica. Questi signori sono un abominio, una orrenda imperfezione della natura.
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