Se
essere italiani significa far finta che da noi la democrazia sia viva e vegeta,
lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa omettere che la Costituzione repubblicana ed
antifascista sia stata congelata dal Trattato di Lisbona, lascio questa
italianità a Voi.
Se
essere italiani significa ignorare le clausole segrete dell’armistizio di
Cassibile (3 settembre 1943), lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa tacere sui crimini mondiali del padrone USA,
(sedicente alleato), lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa essere militaristi, filosionisti ed angloamericani,
lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa digerire l’affermazione che la guerra ambientale è
un’invenzione complottista, lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa non vedere coi propri occhi che nei cieli del Belpaese ogni giorno
va in onda l’aerosolterapia bellica della Nato che ci avvelena, lascio questa italianità a
Voi.
Se
essere italiani significa negare ai massimi livelli istituzionali che centinaia
di bombe atomiche targate USA stazionino da anni sulla nostra terra, lascio
questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa far finta che le sperimentazioni militari sulle
nostre vite siano una barzelletta, lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa non sapere che lo Stivale è imbottito di basi
militari straniere (USA-Nato) da cui partono le guerre, lascio questa
italianità a Voi.
Se
essere italiani significa dimenticare che i partiti hanno occupato i gangli
vitali dello Stato succhiando linfa vitale alla Nazione, lascio questa
italianità a Voi.
Se
essere italiani significa solo farsi tassare fino al midollo, lascio questa
italianità a Voi.
Se
essere italiani significa solo accettare di essere trattati peggio degli
analfabeti, quando si vota per mettere una croce su candidati imposti dal
Potere, lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa nascondere l’inesistenza di una classe dirigente
all’altezza dei tempi, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa giustificare i privilegi, le malversazioni ed il condizionamento sull'Italia dello Stato del Vaticano, già riciclatore di denaro mafioso ai tempi di monsignor Marcinkus, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa giustificare i privilegi, le malversazioni ed il condizionamento sull'Italia dello Stato del Vaticano, già riciclatore di denaro mafioso ai tempi di monsignor Marcinkus, lascio questa italianità a Voi.
Se
essere italiani significa tacere che il sistema in cui viviamo è basato sulla
menzogna sistematica e sull'impunità ininterrotta dell’Autorità, lascio questa
italianità a Voi.
L’Italia
è alla deriva: milioni di leggi e nessuno diritto. Fine della democrazia già da
un bel pezzo.
Siamo
noi che accettiamo di essere sfruttati da questo branco di politicanti
d’accatto, malfattori per conto terzi.
Siamo
noi che accettiamo di essere controllati, ispezionati e maltrattati. In fondo,
l’oppressione cova dentro di noi.
Ma
c’è ben altro che inquieta e disgusta, a parte il servilismo dilagante. In
effetti, il sistema di potere ci vuole docili e obbedienti, tutt’ al più
consumatori voraci. Pensiamo tanto al futuro che dimentichiamo di vivere il
presente.
Calpestano
quotidianamente i nostri diritti, quelli dei nostri figli e dei nostri genitori
e familiari. Noi? Zitti e muti.
Siamo
in uno Stato di Polizia, non più di diritto, dove la democrazia viene demolita
ogni giorno nei piani alti.
Il
Popolo italiano sembra sia stato privato degli anticorpi, vale a dire della
capacità di reagire a questa deriva.
Che
fare? Provocare il risveglio delle coscienze.
E’ l’ora di proteggere l’Italia da qualsiasi attacco esterno ed interno.
Allora?
Una marcia di Pace, nonviolenta al fine di paralizzare la Penisola. Uno
sciopero ad oltranza in ogni paese e città. Ci fermiamo per giorni, settimane,
mesi. Dovranno per forza capitolare. Non c’è più tempo per fuorviare il
discorso.
All’opera,
uniti, partigiani e patrioti, per una nuova Costituente, senza distinzioni,
senza divisioni.
In
politica, ormai, centro, destra e sinistra non esistono più.
La
storia insegna: sono le minoranze attive a dirigere gli eventi, insomma, a fare
appunto la storia.
La
lotta per restituire libertà e indipendenza al Nostro Paese è appena iniziata.
Sta a noi andare fino in fondo.
Altrimenti
sono parole, anzi, chiacchiere morte ed insepolte.
Noi stiamo cercando di creare una Rete Civica dei Cittadini, ma la gente preferisce stare sotto al padrino politico di turno.
RispondiEliminaNoi ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo creato questa Rete chiediamo ai Cittadini di servirsene.
http://www.retedeicittadini.net
come sempre : grande Gianni (:
RispondiEliminasottoscrivo il tuo articolo così come considero co-firmata, la video-lettera all'ALTO TRADITOR GIORGIO NAPOLITANO...eh si..perché il pesce puzza sempre dalla testa e Napolitano è l'espressione piena dl mood italiota
RispondiEliminahttp://agnesepozzi.blogspot.it/2013/01/video-lettera-allalto-traditore.html
Poi arrivano i "Robespierre" de noantri...e strumentalizzano vergognosamente il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.. come Ingroia. Non c'è più pudore in questa ita(g)lietta da cabaret. Lobotomizzata plebaglia informe...andrà anche a votarli, sti soggettini...
Agnesina Pozzi
Ingroia? Un'altra delusione!
RispondiEliminaIngroia chi? Quello che è andato a combattere la guerra alla droga per conto dei mandanti ONU/NATO?
EliminaCome siamo messi male...
anche oggi,come ieri,non si sono fermati,neanche a capodanno,hanno continuato a inalarci la chemioterapiaereaobbligata.
RispondiEliminaMarcianise,provincia di Caserta.
Nicola Bari
Una marcia di Pace non violenta al fine di paralizzare la Penisola, ci fermiamo per giorni, settimane, mes.
RispondiEliminaAll’opera, uniti, partigiani e patrioti, per una nuova Costituente, senza distinzioni, senza divisioni.
In politica, ormai, centro, destra e sinistra non esistono più.
Fissiamo una data bisogna iniziare, Gianni una data... anche ieri va bene per me!
orsolina
La nostra patria è occupata dallo straniero! Ci accomuna l'ingiustizia. Diamo all'Italia libertà e indipendenza. Partirò da Milano il 17 gennaio e poi si vedrà... Su la testa!
RispondiEliminaBisogna costituire un Comitato di Liberazione Nazionale in ogni città italiana! Altro che elezioni truccate! Li mandiamo tutti a lavorare a calci nel sedere questi politicanti sanguisughe!
RispondiEliminaGrande Gianni, non vedo l'ora di conoscerti di persona in occasione dell'incontro di Bergamo del 18!!!
RispondiEliminaAvanti!!!
Alessandro