BIOGRAFIA

18.4.24

VULCANI ACCESI E PIANI DI PROTEZIONE CIVILE SPENTI!

di Gianni Lannes 

Sotto i piedi di appena 3 milioni di ignare persone: la catastrofe potrebbe avvenire in qualsiasi momento. I piani di protezione civile sono obsoleti? Il Contact Center della Protezione Civile è attivo solo dal lunedi al sabato dalle ore 8 alle 20.Un recente documentario della televisione svizzera di lingua italiana Rsi racconta che in caso di eruzione dei Campi Flegrei, Napoli verrebbe sepolta sotto 30 metri di cenere. Una previsione diversa rispetta a quella del modello elaborato dalla Protezione Civile. Che ipotizza eruzioni di media entità. Mentre gli esperti intervistati dicono che le ripercussioni sarebbero catastrofiche. E avrebbero ripercussioni anche su altre città d’Europa. Il documentario si chiama “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa”.


 

Per caso sono stati adottati e aggiornati tutti i piani di protezione civile da attivare in caso di emergenza al fine di assicurare adeguata e tempestiva comunicazione alla popolazione affinché siano diffusi alert in tempo utile per l'abbandono dei luoghi altamente a rischio? 


 

Sul portale internet dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio vesuviano si legge che: «I Campi Flegrei sono un'area vulcanica attiva situata ad ovest di Napoli, che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte della città di Napoli. Il nome Campi Flegrei, dal greco letteralmente “campi ardenti”, denota la natura vulcanica dell'area e la presenza di numerose fumarole e acque termali, ben note e sfruttate nell'antichità. A differenza del più noto Vesuvio, i Campi Flegrei non sono caratterizzati da un unico edificio vulcanico principale, ma sono piuttosto un campo vulcanico attivo da più di 80.000 anni, con diversi centri vulcanici situati all'interno e in prossimità di un'area depressa chiamata caldera. (...) La caldera dei Campi Flegrei è soggetta a lenta deformazione del suolo nota con il nome locale di bradisismo. 

Nei periodi 1970-72 e 1982-84 l'area flegrea è stata interessata da crisi bradisismiche in cui il suolo, nell'abitato di Pozzuoli in particolare, ha subito un sollevamento totale massimo di circa 3.5 m. La prima crisi causò l'abbandono forzato dell'area fatiscente di Rione Terra; la seconda crisi in particolare fu caratterizzata da intensa sismicità con gravi danni agli edifici. Dopo le crisi si è avuto un periodo di generale subsidenza, interrotta a partire dal 2005 da un'inversione del fenomeno che ha portato ad un costante sollevamento del suolo, al momento ancora in atto». Dal medesimo sito si apprende che, allo stato attuale, il livello di allerta dei Campi Flegrei è «giallo», come stabilito dal Dipartimento della protezione civile, sulla base dei risultati del monitoraggio e delle valutazioni espresse dalla Commissione grandi rischi. Tale livello, a differenza del livello di allerta «verde», che corrisponde all'attività ordinaria del vulcano, è indice della variazione di alcuni dei parametri monitorati dall'Ingv. Durante il mese di agosto 2023 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 1.118 terremoti e, nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2023, si è registrata la scossa più forte in assoluto di magnitudo 4.2; gli esperti fino ad oggi hanno affermato che si tratta di una normale attività di sollevamento del terreno che non desterebbe motivi di allarme dal punto di vista scientifico, visto che nessun dato suggerisce la presenza di magma vicino alla superficie, che è la condizione necessaria perché avvenga un'eruzione. 

Nonostante l'attività di monitoraggio dell'osservatorio vesuviano e di tutte le strutture tecniche e le rassicurazioni riportate, per la popolazione locale cresce il senso di inquietudine legato a questa intensa attività sismica; a densità di abitanti e la particolare conformazione urbanistica dei centri ilnteressati necessita di adeguata attenzione per la verifica statica degli immobili e anche rispetto ai piani di evacuazione. Uno sciame sismico è in corso nell'area dei Campi Flegrei, un'area ad alto rischio vulcanico nei pressi di Napoli. Il terremoto di magnitudo 4.2 avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre 2023 alle 3,35, che segue quello di magnitudo 3.8 avvenuto lo scorso 7 settembre 2023 «è stato il maggiore degli ultimi 40 anni» ed «è avvenuto durante uno sciame cominciato ieri mattina alle 5, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore», ha dichiarato Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'osservatorio vesuviano dell'Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia; tali eventi hanno riportato di colpo l'attenzione sulla necessità di predisporre un piano di evacuazione adeguato, poiché le scosse di terremoto si susseguono con regolarità da mesi; come rilevato anche da recenti fonti di stampa, se, da un lato, risulta attivo il «Piano nazionale di protezione civile Campi Flegrei», dall'altro, a preoccupare maggiormente, sarebbero i rischi per la popolazione interessata, ugualmente in zona rossa, connessi all'obsolescenza dei piani di evacuazione dell'area dei comuni limitrofi. In particolare, da quanto si apprende dalle dichiarazioni rese dalla responsabile dell'ufficio di Protezione civile del comune di Pozzuoli, dottoressa Annamaria Criscuolo, attualmente il comune starebbe lavorando all'aggiornamento del piano di evacuazione, mentre il bando dello scorso giugno 2023 indetto dal comune di Napoli per la ricerca di un team di esperti in grado di predisporre il piano di esodo comunale della città sarebbe andato deserto: l'unico piano attualmente disponibile risalirebbe addirittura al 2012, troppo vecchio per poter essere considerato utile. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, tuttavia, ha dichiarato che il Comune sta lavorando «alla revisione dei piani d'evacuazione»; il «Piano nazionale di protezione civile Campi Flegrei», quindi, sarebbe oggi potenzialmente inattuabile, poiché collegato a dei piani di evacuazione locali obsoleti e inutilizzabili. 

La popolazione non ha ancora compreso se sia possibile prevedere scosse di maggiore intensità, come quelle che si temono; lo sciame sismico, che fa registrare scosse sempre più gravi, sembra preludere eventi catastrofici, come già accaduto in diversi altri casi in Italia. Il decreto-legge 12 ottobre 2023, n. 140, coordinato con la legge di conversione 7 dicembre 2023, n. 183 recante: «Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei.» reca misure volte a fronteggiare, anche mediante il ricorso a procedure semplificate e altre disposizioni di accelerazione, gli effetti dell'evoluzione del fenomeno bradisismico, in atto nell'area dei Campi Flegrei, nel territorio di alcuni comuni o parti di comuni della città metropolitana di Napoli. Tra le misure previste dal suddetto provvedimento vi sono: la redazione e l'attuazione di un piano straordinario di monitoraggio e analisi della vulnerabilità delle zone edificate, pubbliche e private, direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, la redazione e attuazione di un piano di comunicazione per la popolazione, la pianificazione speditiva di emergenza per il rischio bradisismico, la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, il potenziamento della risposta territoriale di protezione civile (personale, materiali, mezzi e strutture temporanee popolazione). 

Dopo la fase critica registratasi durante l'estate e l'autunno 2023, caratterizzata da velocità di sollevamento di circa 1,5 centimetri/mese e da un'intensa attività sismica con diversi terremoti con magnitudo durata fino ai 4.2, il fenomeno ha subito nei mesi di novembre e dicembre un rallentamento (velocità di sollevamento 0,4 centimetri/mese). Purtroppo, da gennaio 2024, si rileva un nuovo incremento della velocità di deformazione (circa 1 centimetro/mese) con conseguente ripresa dell'attività sismica. Nonostante siano trascorsi ormai sei mesi dall'emanazione del decreto, alcune importanti misure non risultano ancora avviate e altre sembrano mostrare ritardi nell'attuazione (si veda a esempio l'analisi sul campo della vulnerabilità dell'edificato, il piano di comunicazione, il monitoraggio strutturale degli edifici, la microzonazione, il potenziamento della protezione civile locale, eccetera). L'informazione ai cittadini, relativamente allo stato di avanzamento delle attività, risulta essere frammentaria e per molti aspetti totalmente assente. 

Qual è il reale stato dell'arte, quali siano i motivi dei ritardi rilevati e quali iniziative il governo Meloni intende adottare per velocizzare l'attuazione e il completamento delle misure previste dal menzionato decreto e per informare costantemente e pienamente la cittadinanza sullo stato di avanzamento delle attività? Alle ore 22:08 del 2 ottobre 2023, nella zona dei Campi Flegrei, è stata registrata una forte scossa di terremoto di 4.0 magnitudo Richter, con profondità di 3 chilometri. Dai dati dell'INGV, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa ha avuto epicentro a Pozzuoli in zona Pisciarelli, ed è stata chiaramente avvertita in tutta l'area flegrea, nei quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli, Vomero e centro storico di Napoli.

I Campi Flegrei sono una vasta area situata lungo il golfo di Pozzuoli, che comprende i comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida, caratterizzata dalla presenza di un'enorme caldera su cui insistono diversi vulcani, e che presenta un'attività gassosa effusiva, che provoca il bradisismo, che si può manifestare sia con l'innalzamento che con l'abbassamento del terreno; in data 18 settembre Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell'INGV, già direttore dell'Osservatorio Vesuviano, ha trasmesso una comunicazione alla Prefettura e alla Protezione civile nazionale, nella quale chiedeva di evacuare gli edifici localizzati nell'area di Agnano-Solfatara, dove si generano i terremoti più forti in questa fase del bradisismo flegreo e quindi allontanare dalle loro case migliaia di persone tra l'area di Pisciarelli e quella della Solfatara. 

Già nel 2018, ben sei anni fa quindi, l'aumento della sismicità era stato reso noto alla comunità scientifica dalla rivista «Earth-Science» con uno studio intitolato «The Campi Flegrei caldera unrest: discriminating magma intrusions from hydrothermal effects and implications for possible evolution», firmato da un pool internazionale di vulcanologi: Giuseppe De Natale, Claudia Troise, Roberto Schiavone, Renato Somma, Roberto Moretti (INGV- Università Vanvitelli - Istituto di Fisica e vulcanologia di Parigi). 

Dalle indiscrezioni emerse circa l'ultima determinazione dirigenziale del Comune di Napoli, emergerebbe che il Comune di Napoli è senza piano d'esodo (neppure l'amministrazione precedente lo aveva mai redatto) e che non è in possesso della strumentazione necessaria per predisporre un nuovo piano integrale di esodo della popolazione relativo al rischio vulcanico dei Campi Flegrei. Risulterebbe, inoltre, che l'amministrazione Manfredi sia particolarmente in affanno nell'aggiornare e coordinare il proprio Piano di protezione civile con quelli nazionali e regionali e che l'affidamento per la predisposizione del Piano sia stato formalizzato con estrema fretta alla Sintagma S.r.l. di Perugia, attraverso una comunicazione PEC inviata dal dirigente comunale in data 26 settembre 2023, in pieno panico da sciame sismico. 

Quali iniziative il governo Melpni intende adottare in relazione a tali gravi problematiche, in particolare in merito alla definizione di un piano di analisi della vulnerabilità di tutto il territorio interessato, al fine di avere una conoscenza approfondita della situazione, ad un eventuale celere aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di esodo per tutte le zone limitrofe ai Campi Flegrei e per il comune di Napoli con una verifica per quel che concerne la rete infrastrutturale e dei trasporti unitamente a quella di scuole ed ospedali e se intenda procedere con una verifica puntuale, presso tutti i soggetti interessati, alla viabilità di ponti, viadotti e vie ferroviarie circa eventuali danni che potrebbero aver subito dallo sciame sismico di questi mesi?

Riferimenti:

https://www.rsi.ch/play/tv/falo/video/napoli-il-supervulcano-che-minaccia-leuropa-----?urn=urn:rsi:video:2115352

https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/vulcanico/vulcani-italia/campi-flegrei/ 

https://www.ov.ingv.it/ 

https://www.protezionecivile.gov.it/it/normativa/dpcm-del-24-giugno-2016-disposizioni-laggiornamento-della-pianificazione-di-emergenza-il-rischio-vulcanico-dei-campi-flegrei-allinterno-la-mappa-dei-0/ 

 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Campi+Flegrei

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Vesuvio 

Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/ 

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