BIOGRAFIA

2.2.24

MINORI: ODISSEA

 

foto Gilan

  

di Gianni Lannes

Privati della libertà, maltrattati, sfruttati e incarcerati, a volte schiavizzati, sempre più spesso svaniscono nel nulla. Di questi tempi non è facile la vita di bambini e adolescenti in Italia, soprattutto se provengono da un altro mondo. Da quasi una settimana c'è un minore che vaga nel Mar Tirreno, respinto al porto di Civitavecchia dalle autorità italiane. Si trova a bordo della nave Splendid della GNV dove è stato imorigionato e reimbarcato per la Tunisia. Ma perché si tengono segregati i minori e non si accolgono come in un paese civile? Nel Belpaese i cosiddetti "centri di accoglienza" sono in realtà dei reclusori, come denunciato da innumerevoli associazioni nazionali e internazionali, nonché accertato dalla Cedu.

Secondo la Corte europea dei diritti umani: i bambini migranti non sono tutelati. I minori non accompagnati che arrivano in Ue sono spesso vittime di deportazioni illegali e violenze. Tra i Paesi sanzionati dalla Cedu: Italia, Spagna, Francia, Grecia e Ungheria. Nel vecchio continente ne scompaiono a migliaia da anni e gli Stati democratici fanno finta di niente.

Dall’inizio del 2023 oltre 127 mila persone provenienti principalmente dall’Africa Subsahariana e dal Nord Africa sono approdati in maniera rocambolesca sulle coste italiane. Di queste, circa 11.600 sono minori non accompagnati, bambini e adolescenti che si trovano da soli in un Paese straniero, e che spesso sfuggono a situazioni di conflitto, povertà estrema e pericoli della guerra.

Un dato, quello del 2023, che ha registrato un aumento significativo rispetto ai precedenti, così come è in crescita il numero di morti in mare: il 2023 ne ha già visti 990, 3 volte di più rispetto allo scorso anno. E, di questi 990, 289 erano bambini.


Italia, Spagna, Francia, Grecia e Ungheria sono tra i Paesi che hanno violato e seguitano a calpestare i diritti dei minori migranti non accompagnati. Le sentenze della Corte europea dei diritti umani (Cedu) degli ultimi mesi stabiliscono che in questi territori i bambini sono stati abbandonati, alcuni sono stati deportati e altri sono rimasti senza casa per mesi.


Risale a dicembre 2023, infatti, la decisione cautelare con la quale il giudice di Strasburgo ha ordinato al Governo italiano di trasferire un minore di 15 anni trattenuto dall’inizio di ottobre a Restinco in provincia di Brindisi, in un centro dove i suoi diritti non vengano ancora una volta negati. Condizioni disumane e degradanti, assenza di un tutore e nessuna possibilità di ottenere i documenti: è così che il giovane minorenne ha vissuto per 2 mesi. Ma a essere trattenuti nelle stesse condizioni sono tantissimi altri minori, alcuni dei quali arrivati ad agosto 2023.

La situazione non è rosea in Ungheria, anzi peggiore. A gennaio, la Corte europea dei diritti umani ha dichiarato che il Paese ha violato i diritti di un richiedente asilo curdo iracheno di 16 anni dopo che la polizia lo ha respinto al confine con la Serbia. Secondo la Corte, al momento del suo respingimento il giovane migrante era solo e quindi si trovava in una situazione di “estrema vulnerabilità”. Il ragazzo, poi, aveva fatto richiesta di asilo: ciò avrebbe dovuto garantirgli ulteriori tutele, come stabilisce la Cedu, ma queste non sono mai arrivate.

Pochi giorni dopo la sentenza contro l’Ungheria, ne è stata emessa un’altra nei confronti della Spagna. Il Governo di Madrid, nel 2021, aveva consentito che almeno 700 bambini e adolescenti fossero rispediti oltre il confine dopo essere arrivati a nuoto a Ceuta, l’enclave spagnola in Nord Africa. Stipati in container o lasciati dormire all’aperto per giorni, i minori soli sono stati espulsi in violazione delle leggi nazionali sull’immigrazione e della Convenzione europea sui diritti umani. Lo ha stabilito il 22 gennaio la Corte suprema spagnola. Nella sua sentenza ha affermato che le circostanze eccezionali dell’attraversamento di massa non giustificano le deportazioni per rispedire i migranti in Marocco.

La Corte ha da poco sanzionato anche la Grecia, responsabile di non aver protetto i diritti di un adolescente afghano richiedente asilo rimasto senza casa per quasi 6 mesi a partire da novembre 2018. Secondo la sentenza, il giovane “era stato lasciato a se stesso in un ambiente del tutto inadatto ai minori in termini di sicurezza, alloggio, igiene, accesso al cibo e alle cure, e in circostanze inaccettabilmente precarie”.

Se queste sono le sentenze più recenti rivolte a singoli Stati membri, la situazione è critica in tutta l’Unione europea. Secondo l’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor tra i minori migranti soli e quelli accompagnati esiste una significativa disparità di trattamento. Ciò si traduce spesso nella scomparsa di minori non accompagnati, come in Austria (ma non solo), dove nel 2021 il 78 per cento di tutti i richiedenti asilo di minore età e soli sono scomparsi.

Ma le carenze nella gestione dei minori sono numerose in ciascuno Stato Ue. Tra queste ci sono le deportazioni sistematiche, che avvengono soprattutto ai confini dell’est Europa, e i maltrattamenti, le umiliazioni e le percosse che qui vengono perpetrate violando il principio del divieto di tortura e il diritto dei minori non accompagnati a chiedere asilo.


Riferimenti:

https://euromedmonitor.org/en/article/5641/Unaccompanied-asylum-seeking-minors-in-Europe-face-inadequate-protection:-New-report-documents-disparities

https://analytics.lavoro.gov.it/t/PublicSIM/views/HomePage/HomePage-SIM?%3Aembed=y&%3Aiid=1&%3AisGuestRedirectFromVizportal=y 

https://hudoc.echr.coe.int/fre

https://www.asgi.it/notizie/accoglienza-minore-straniera-cedu-condanna-italia/

https://hudoc.exec.coe.int/

https://www.asgi.it/notizie/minori-stranieri-non-accompagnati-dopo-la-condanna-della-cedu-le-violazioni-permangono/

https://www.asgi.it/wp-content/uploads/2023/09/CASE-OF-M.A.-v.-ITALY.pdf

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori

Gianni Lannes, Bambini a perdere, Luigi Pellegrini editore, Cosenza, 2016.

 

1 commento:

  1. Vedi la violenza che sta facendo la chiesa ai bambini d accordo e in combutta con le istituzioni di tutto il mondo.Si fa assegnare dei fondi dalle varie istituzioni in Sicilia 4800 euro al mese x ogni bambino strappato con scuse varie ai genitori bevono si drogano non ci badano e li rinchiudono in case lager di accoglienza dirette spesso da preti pedofili

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