BIOGRAFIA

25.1.24

CLIMA TELECOMANDATO: USA l'Italia!

 


 

 

di Gianni Lannes


Gli sconvolgimenti climatici odierni non sono una bizzarria della Natura, bensì una conseguenza diretta degli esperimenti bellici. Veleni a stelle e strisce dal cielo al respiro vivente. A rischio l’integrità ambientale, la salute umana e la libertà. La nocività ambientale non è soltanto una conseguenza deleteria del modo di produzione capitalistico, ma soprattutto una strategia di controllo del sistema di dominio sull'umanità. 

L'8 settembre 2016, nel corso della XVII legislatura, i deputati Serena Pellegrino e Filippo Zaratti , indirizzarono al ministro dell'Ambiente del governo Renzi (l'allora primo ministro aveva pubblicamente minacciato in tv, di somministrare a chiunque tra i tesserati del piddì, addirittura un trattamento sanitario obbligatorio, se avessero osato parlare delle scie chimiche), l'interrogazione a risposta immediata in commissione  5/09342. Lo stesso giorno, il Sottosegretario di Stato Silvia Velo, nonostante avesse eluso la sostanza dell'atto parlamentare di sindacato ispettivo, ammise l'esistenza (fino ad allora sempre negata dalle autorità politiche e militari, nonché dai prezzolati esperti ufficiali) dell'accordo segreto sul clima "USA(l')Italia" (sottoscritto anche da gran parte dei paesi Ue, compresa Londra, Berlino, Parigi, Amsterdam, Madrid e Bruxelles), mai ratificato dal Parlamento italiano, sottoscritto a Genova il 19 luglio 2001 (durante la mattanza dei pacifisti e l'uccisione di Carlo Giuliani) e ufficializzato nel 2002: 

"con riferimento all'accordo del 2002 definito «Piano dettaglio accordo Italia-USA sul clima», ed in particolare al WORKPACKAGE 10 dal titolo «Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri», si precisa come tali attività sono state focalizzate sulla ricerca eco fisiologica, al fine di simulare e verificare i meccanismi di risposta delle piante in atmosfera a concentrazione di CO2 arricchita in termini di produttività e di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sequestri di carbonio da parte dei sistemi agroforestali".


 


 
Tra gli innumerevoli attori tricolori e non coinvolti nell'operazione ignota all'opinione pubblica, giace anche la multinazionale Solvay, nota per l'inquinamento rilasciato in Italia (particolarmente in Toscana), nonché la produzione mondiale di bario: una sostanza acquistata dalla NATO ed utilizzata per le copiose ed ininterrotte irrorazioni aeree nel vecchio continente.

 

Riferimenti:

(testo già pubblicato nell’aprile 2014, integrato il 25 gennaio 2023)

Gianni Lannes, Scie di guerra. L'alterazione segreta del clima, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/09432&ramo=C&leg=17

https://it.scribd.com/doc/50475149/9381320-Piano-dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima

   https://www.cia.gov/readingroom/docs/CIA-RDP78-03425A002100020014-2.pdf

https://www.cia.gov/readingroom/document/CIA-RDP78-03425A002100020014-2

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/12/renzi-tso-per-chi-vede-le-scie-chimiche.html


 

 


I segreti più grandi sono sotto gli occhi indifferenti di tutti. Per dirla con Honoré de Balzac (Le illusioni perdute):

«Dovete sapere che ci sono due storie: quella ufficiale, piena di menzogne, che insegnano a scuola, la storia “ad usum delphini”; e poi c’è la storia segreta, quella che contiene le vere cause degli avvenimenti, una storia ignominiosa».

I militari grazie all'omertà e alla sudditanza anglo-americana dei politicanti tricolore, hanno trasformato il Belpaese e l’Europa in una gigantesca camera a gas, grazie alle complicità istituzionali e all’omertà dilagante degli scientisti. Ecco quello che combinano ogni giorno, scaricando veleni nell’aria.


Le operazioni clandestine di aerosol sono state realizzate nei primi anni ’60 del XX secolo, ma hanno avuto un incremento decisivo in Europa, a partire dal 2002. I primordi dell’operazione di copertura erano insiti nella mente perversa di Edward Teller;, inventore della bomba all’idrogeno, che sulla scorta del Memorandum Groves del 1943, consigliò di usare armi nucleari in regioni abitate per fini economici di spopolamento. Teller è stato direttore emerito del Lawrence Livermore National Laboratory, dove furono elaborati i piani per le armi nucleari, biologiche e ad energia diretta.

Nell’agosto 1997 Teller inviò un progetto in Italia, in un simposio svoltosi ad Erice sotto l’egida di Antonino Zichichi. Vale a dire: il suo proposito di usare l’aviazione civile per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi; ufficialmente per ridurre il riscaldamento globale. Teller ritenne che anche l’aviazione militare potesse essere usata per nebulizzare a bassa quota queste particelle tossiche nell’aria.



Detto e fatto qualche anno più tardi, nel 2001, a seguito dell’accordo Italia-U.S.A. definito “Piano dettaglio accordo Italia U.S.A. sul clima”, correlato all’inganno universale del cosiddetto “riscaldamento globale”. Si tratta di accordi internazionali, indirizzati a costituire un alibi per le inevitabili violente mutazioni climatiche che la diuturna diffusione di metalli e polimeri in atmosfera ha determinato. Tra questi un innaturale “effetto atmosfera” indotto proprio dalle cosiddette “scie chimiche” e dalle emissioni elettromagnetiche. La stessa NASA, pur definendole in modo menzognero “contrails” ovvero “scie di condensazione”, imputa a queste coperture artificiali un riscaldamento anomalo della bassa atmosfera.
 
Esattamente il 19 luglio 2001 nel corso del G8 a Genova, durante la mattanza della pacifica popolazione giunta da gran parte d’Italia e l’omicidio di Carlo Giuliani i capi di governo USA (Bush George W. ) & Italia (Berlusconi Silvio) sottoscrivono un accordo segreto sulla sperimentazione climatica in Italia. Il 22 gennaio 2002 tali accordi mascherati dalla “ricerca climatica” vengono ratificati a Roma.

Nel Belpaese come al solito non vi è traccia di un evento militare così pericoloso e compromettente per il sistema di potere. La popolazione viene mantenuta all’oscuro di tutto, mentre si mandano in onda disinformatori sgangherati, pennivendoli prezzolati e negazionisti quotati in televisione.

Ecco, tra l’altro, cosa è scritto nel sito web della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato a Washington, a differenza di quello che non compare nel portale di Palazzo Chigi e del Quirinale:

«On July 19, 2001, President George W. Bush and Prime Minister Silvio Berlusconi pledged that the two countries would pursue joint research programs on climate change and low-emission technology development. On January 22, 2002, the Italian Ministry of the Environment and Territory, the U.S. Department of State and the White Office of Science and Technology Policy agreed to promote scientific and technological cooperation…».

Dunque, cambiamenti climatici indotti e collaborazione, si fa per dire della serie USA l’Italia. Dalla documentazione delle autorità nordamericane emerge che in questa vasta operazione gestita in prima battuta dal Pentagono, dalla NASA e dalla NATO, sono coinvolte addirittura le industrie e le multinazionali più inquinanti al mondo: Exxon Mobil, BP Amoco, Shell, Eni, Solvay, Fiat, Enel, eccetera. Tutti insieme appassionatamente, compreso il settore scientifico: università italo-americane, Enea, Cnr, INGV, Arpa e così via. Insomma, controllori e controllati. L’Enac addirittura ha partecipato ad un test “chemtrails” in Italia insieme a Ibm, ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Aeronautica e ovviamente Alleanza atlantica.

Nell’allegato 4 (“Cooperazione Italia-USA su scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici), oltretutto si legge:

 «sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell’ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale; 2. lo studio, l’analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica); 3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura). In dettaglio le attività saranno: 1. l’esecuzione di attività di ricerca eco-fisiologica su diversi siti sperimentali italiani dove vengono modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione 2. l’approfondimento e la migliore conoscenza dei meccanismi di risposta delle piante attraverso la misura diretta dello scambio gassoso in condizioni di pieno campo 3. la verifica in campo di ipotesi sviluppate nell’ambito di esperimenti di laboratorio 4. la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2 Italia e Stati Uniti collaborano già da tempo su queste tematiche e hanno sviluppato insieme progetti di ricerca e metodologie sperimentali. Questo WP si inserisce anch’esso fra gli obiettivi del Progetto CARBIUS nella prospettiva di fornire elementi conoscitivi utili per prevedere le future traiettorie della risposta globale degli ecosistemi terrestri al cambiamento globale. Questa risposta sarà studiata ed analizzata in termino di produttività e di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sink biosferici e alla loro capacità di sequestrare Carbonio…».

Se non c’è non niente di pericoloso per la salute collettiva, perché nascondere ed occultare? Forse perché la vasta e complessa operazione va ad intaccare i cicli biologici e compromette la qualità della vita. A livello politico l’iniziativa, almeno durante il Governo Berlusconi è stata gestita dal ministro Altero Matteoli, di professione ragioniere, ma anche dal redivivo Corrado Clini. A livello tecnico (CNR), in prima linea c’è soprattutto Franco Prodi, fratello di Romano Prodi. Lo stesso Franco Prodi che in un’intervista del giornale AAM TERRA NUOVA (numero 229 del 23 maggio 2008) nell’articolo intitolato “Allarme scie chimiche: cosa c’è di vero?” ha sostenuto ovviamente:

«Non mi consta che esistano esperimenti militari con dispersione di aerosol, tanto meno a danno della popolazione. Se ci fossero, sono certo che noi l’avremmo comunque saputo».

Chi è Franco Prodi? Un lancio d’agenzia giornalistica, ai tempi dell’ultimo governo Prodi, informa che «Il consiglio dei ministri di ieri ha confermato il professor Franco Prodi, fratello del premier, alla presidenza dell’Istituto del Cnr che studia la scienza dell’atmosfera e del Clima».

Nel 2003 il ministro della difesa, Antonio Martino, ha autorizzato le forze aeree USAF a sorvolare lo spazio italiano per provvedere alle irrorazioni chimiche, come da accordo USA l’Italia.



Procedura: Comunicazioni del Governo in Commissione
XIV Legislatura

Comunicazioni del Governo sulle attività di sorvolo del territorio nazionale da parte di forze aeree di Paesi alleati

Commissioni congiunte 4ª Camera (Difesa), 4ª Senato (Difesa)
Seduta n. 3 del 21 gennaio 2003 (ant.)



Tutto torna. Non a caso, il primo atto parlamentare (interrogazione a risposta scritta 4-05922) sull’aerosolterapia bellica in Italia risale al 2 aprile 2003. Ed è stato indirizzato da un deputato dell’allora PDS, ovvero da Italo Sandi al ministro della Salute. Dopo 15 anni, quell’atto interrogativo non ha ancora avuto una risposta da ben 6 Governi tricolore (Berlusconi, Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi). Matteo Renzi si è limitato ad annunciare in televisione (al programma Ballarò della Rai) addirittura il trattamento sanitario obbligatorio agli iscritti del Pd che si azzardano a parlare di scie chimiche). Insomma, censura di potere da rispedire al mittente.
Anche una successiva interrogazione a risposta orale a firma degli onorevoli (PDS) Piero Ruzzante e Italo Sandi (interrogazione a risposta orale 3-02792 presentata lunedì 27 ottobre 2003 nella seduta 379 al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro della difesa, attende ancora una spiegazione dal Governo italiano.


Nel 2005 una risposta ambigua, menzognera e contraddittoria è stata fornita dal ministro della Difesa Antonio Martino.

Le leggi della fisica non sono mere opinioni. Le scie di condensa si formano notoriamente al di sopra degli 8 mila metri di altitudine, con meno 40 gradi centigradi e umidità inferiore al 70 per cento.

 Anche l’interrogazione a risposta scritta 4-05994 depositata da Katia Belillo giovedì 20 dicembre 2007 nella seduta numero 262, e indirizzata al ministro della Salute, non ha avuto alcuna risposta dal governo di centro sinistra e dai governi di centro destra. Se è tutto a posto, e non c’è alcun problema, allora perché chi governa lo Stato non risponde a simili interrogativi?

A parte il ministro Alfonso Pecoraro Scanio – un verde di facciata – che ha fornito una spiegazione menzognera, al ministro Antonio Di Pietro in una trasmissione televisiva è scappato di bocca quanto segue:




Qui sotto riporto i termini esatti pronunciati da Antonio Di Pietro alla televisione locale Canale Italia. Parole con le quali egli ammette con evidente imbarazzo l’esistenza delle “scie chimiche” attribuendole, con un incredibile giro di eufemismi, all’attività militare delle basi USA-NATO presenti nel nostro territorio. Domanda del telespettatore: Mi piacerebbe che lei facesse chiarezza davanti a tutti gli italiani e a tutto il Parlamento su due elementi fondamentali che assillano gli italiani, e poi vorremmo sapere come mai degli aerei della NATO ci sorvolano sopra la testa rilasciando scie chimiche con metalli pesanti e bario?

L’ex ministro Di Pietro: 

«…Con riferimento invece alla questione degli aerei qui è un problema ancora più complesso; i nostri spazi, ma non solo i nostri spazi, i nostri siti marini e terrestri ancora oggi sono occupati (Soru sta facendo una grande battaglia), sono occupati da realtà militari non italiane. Ora, che ci debba stare dislocato nel territorio mondiale dei luoghi di ammassamento, accumulamento e detenzione, per l’amore di Dio, ma che debba essere tutto questo fatto senza nemmeno il coinvolgimento, noi in Italia non sappiamo neanche se e quante bombe atomiche abbiamo».


Conduttore della trasmissione: Pare che ce ne siano …

Di Pietro: «Ce ne siano …».

Conduttore della trasmissione: Pare, si è parlato di Aviano, insomma …

Di Pietro: «Ma non è possibile che altri decidano per noi, è una limitazione di sovranità, dopo di che tutti noi dovremmo assumerci le nostre responsabilità, ci mancherebbe altro. Tutti quanti vorremmo, io sento dire molte persone, non ci deve stare … ho sentito anche in alcune discussioni di programmi la polizia deve essere disarmata; eh mi piacerebbe pure a me».

 Mister Di Pietro non ha negato l’esistenza delle scie chimiche, e ciò nel linguaggio dei politicanti è già fin troppo esplicito, ma ha pure tirato in ballo le basi USA-NATO affermando che lì fanno quello che vogliono. Ha poi giustificato questa triste realtà facendo intendere che purtroppo, come la polizia ha bisogno delle sue armi, così gli eserciti hanno bisogno delle loro.

Il Parlamento europeo con delibera A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espresso contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa ed impianti fissi e mobili diffusi in gran parte della Terra). Come si evince dal report 2013 e 2017 dell’Agenzia europea per l’Ambiente “Air Quality in Europe”, il vecchio continente è pesantemente inquinato. La spettrometria e lo spettroscopia ha evidenziato nell’aria che i popoli europei respirano attualmente misture di veleni tossici, aerosol di dimensioni microniche e submicroniche.

L’aerosolterapia bellica coattiva, infatti, ha pesanti ripercussioni sulla salute e sull’ambiente. Le sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri. L’alluminio, notoriamente (un fattore determinante nell’Alzheimer) è una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari. L’’intossicazione di metalli, soprattutto il bario, produce un abbassamento delle difese immunitarie. Alluminio e bario modificano il ciclo vegetale ed uccidono la flora batterica dei terreni.

La diffusione in atmosfera di metalli pesanti come bario, alluminio, manganese e così via, costituisce il colpo finale all’ambiente ed alla salute umana, giacché questi elementi chimici sono neurotossici e perciò inducono patologie neudegenerative come il Parkinson, l’Alzheimer, la Sla, nonché leucemie, tumori, malattie respiratorie gravi come la bronchiolite costrittiva.


L’unico punto ancora determinare è il livello di inquinamento e il grado di compromissione della salute collettiva. Che influenza ha l’aerosolchemioterapia di massa sulla salute pubblica e sulle singole persone, in particolare a danno dei bambini? Quali malattie infettive dell’apparato respiratorio sono state già provocate dalle scie chimiche? Quali allergie sono state scatenate dall’intossicazione acuta e cronica da metalli pesanti?

La Corte costituzionale con la sentenza del 24 maggio 1977 numero 86 ha sancito che «il segreto può trovare legittimazione solo ove si tratti di agire per la salvaguardia di supremi, imprescindibili interessi dello Stato (quali l’indipendenza nazionale, l’unità e indivisibilità dello Stato, la democraticità dell’ordinamento), la Corte dichiara che mai il segreto potrebbe essere allegato per impedire l’accertamento di fatti eversivi dell’ordine costituzionale».

Naturalmente, non è il caso di questo avvelenamento di massa perpetrato impunemente dal 2002, da chi controlla lo Stato italiano addirittura dall’estero, violando apertamente l’articolo 32 della Costituzione repubblicana, calpestando la Convenzione europea di Aarhus del 1998 (ratificata dalla legge dello Stato italiano 108 dell’anno 2001).
 

Riferimenti:











































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