BIOGRAFIA

9.5.20

GIOCHI MILITARI IN CINA: ATLETI AMMALATI NELL'OTTOBRE 2019!



di Gianni Lannes

Repetita iuvant. Un'influenza aggressiva ha colpito numerosi atleti durante i Giochi Militari di Wuhan in Cina, nell'ottobre 2019. Lo ha rivelato, anzi confermato, la pentatleta francese Elodie Clouvel all’emittente televisiva Loire7. In Italia lo ha ribadito lo spadista Matteo Tagliariol, campione trevigiano di scherma, nonché oro olimpico a Pechino 2008, nelle sue dichiarazioni ai giornali locali italiani.



Quell’evento sportivo potrebbe essere stato l’occasione di contagio deliberato da qualche malintenzionato tra la Cina, primo paese colpito dal focolaio di SARS-CoV-2, gli USA e l'Europa?

A rilanciare i sospetti, già circolati nel recente passato sono state le ultime dichiarazioni della pentatleta francese Elodie Clouvel che, intervistata dall’emittente televisiva Loire7 per discutere del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, ha spiegato di non temere una possibile contaminazione da Covid-19: «Penso che con Valentin (Belaud, altro pentatleta) abbiamo già avuto il coronavirus perché eravamo a Wuhan per i Giochi Militari. Ci siamo ammalati, lui ha saltato tre giorni di allenamenti, io ho avuto problemi mai avuti prima. E quando abbiamo parlato con un medico militare, ci ha detto: penso che l’abbiate già avuto perché gran parte della delegazione si è ammalata».
 
La smentita ufficiale e d'ufficio della Francia non si è fatta attendere. Ecco la nota pubblicata da l'Equipe:

«Il Ministero desidera ricordare che quando i Giochi mondiali militari estivi si sono svolti dal 18 al 27 ottobre 2019, a Wuhan, in Cina, l’epidemia legata al Covid-19 non era allora nota. Il primo caso di Covid-19 è stato segnalato dalla Cina all’Oms solo il 31 dicembre, due mesi dopo la fine dell’evento».

Il tentativo di soffocare la verità ormai emergente, è una giustificazione troppo banale per essere considerata attendibile. Mentre sono degne di grande attenzione le dichiarazioni dello spadista italiano Mario Tagliarol che al Gazzettino, quotidiano del Veneto, ha narrato nei dettagli la sua terribile influenza:

«Sì, sono stato male dopo Wuhan. Adesso sto bene. Non so se ho preso il coronavirus: non sono mai stato testato e non ho le competenze scientifiche per saperlo appena possibile, quando il servizio sanitario nazionale non sarà più saturo delle richieste delle persone che hanno veramente bisogno di cure, sicuramente andrò a farmi testare».



Il Sars CoV-2 è stato assemblato in laboratorio come aveva evidenziato un o studio indiano subito ritirato dopo opportune pressioni e denunciato il premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier? A chi giova il nuovo coronavirus? Forse alle multinazionali vaccinali che avevano già in fase avanzata la sperimentazione del vaccino che sembra ormai pronto, quando occorrono mediamente alcuni anni. Forse a chi vuole ottenere il dominio del mondo. Una cosa è certa: la Natura non c'entra. Basta allineare i fatti (non le opinioni) per trovare un filo logico nella banalità del male che uccide ed imprigiona gli esseri umani.



Riferimenti:






















Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.