BIOGRAFIA

13.3.20

CORONAVIRUS: IL PRIMO MINISTRO CONTE HA MENTITO AGLI ITALIANI?



di Gianni Lannes

Basta uno starnuto per provocare un colpo di Stato in Italia ed imprigionare 60 milioni di italiani, mentre i velivoli NATO irrorano il belpaese, rilasciando "acqua di colonia" sui centri abitati, in palese violazione della Convenzione Enmod dell'ONU, ratificata in Italia dalla legge 962 del 1980, a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini. 

Perché ci vogliono tutti reclusi in casa? Come si spiega questo anomalo traffico aereo a bassa quota, se più della metà degli aeroporti civili è stata chiusa? A rigor di logica, anche le ambigue spiegazioni istituzionali non quadrano, mentre i numeri non tornano. Intanto, l'esecutivo Conte bis, dovrebbe rendere di dominio pubblico, in ossequio alla trasparenza istituzionale (sancita dal decreto legislativo 14 marzo 2013, numero 33), i piani di volo dei velivoli che solcano lo spazio aereo nazionale giorno e notte utilizzando note aerovie militari e scaricando nell'aria "sostanze aviodisperse", al fine quantomeno di accertarne la composizione chimica e batteriologica. Singolare coincidenza: nel 2017 Bill Gates aveva lanciato un avvertimento su un «patogeno disperso nell’aria» che avrebbe potuto uccidere fino a 30 milioni di persone e che sarebbe potuto emergere nei successivi 10-15 anni. La Fondazione Gates non ha risposto a una richiesta di chiarimenti da parte della rivista Forbes. La Gates Foundation è socia - unitamente al Pentagono - del Pirbright Institute che ha brevettato nel 2018 il nuovo Coronavirus. C'è un giudice almeno a Berlino che chiami in causa i veri responsabili di questa epidemia telecomandata dall'alto dei cieli?

Contro le epidemie il rimedio fondamentale, pontificano e spergiurano gli esperti borionologi (anche il più famoso somaro in camice bianco che non ha superato alcuni concorsi universitari, come attesta la documentazione delle prove d'esame di svariati atenei italiani), sia separare gli esseri umani. Più isolati, meno contagiati. Più distanti, meno diffusione del virus. Più disaggregati, meno intossicati. I corpi vulnerabili al malefico contagio del nuovo coronavirus, brevettato nel 2018 dal Pirbright Institute sotto l'egida del governo inglese e con la diretta partecipazione della Gates Foundation, della Darpa (Pentagono), della Commissione europea, nonché dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si devono separare, i contatti devono restare virtuali, incorporei, immateriali. «Mantenere le distanze anche in famiglia» ripete come un disco rotto Angelo Borrelli, il capo della Protezione Civile, commissario governativo per la cosiddetta “emergenza coronavirus”. Gli fa eco il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese (Corriere della Sera, 13 marzo 2020, pagina 3): «Se non avremo i risultati sperati, siamo pronti a nuove scelte coraggiose... Qui stiamo parlando di un'azione di contenimento di un virus che che si può trasmettere con grande facilità... Le uscite in compagnia e la permanenza prolungata all'aperto costituiscono situazioni di rischio che devono essere evitate... Il governo ha agito con determinazione e fermezza, adottando le decisioni ritenute necessarie in ragione dell'evoluzione di una situazione emergenziale assolutamente imprevedibile... I prefetti sul territorio hanno già organizzato dispositivi di controllo, ricorrendo anche ai militari dell'operazione "Strade sicure", la cui efficacia è oggetto di continue verifiche. Se dovesse essere necessario interverremo per ampliare le attività di verifica anche eventualmente aumentare il numero dei soldati impiegati». Così, un problema sanitario è stato trasformato in una mera questione di ordine pubblico. Peraltro, le forze dell'ordine invece di fronteggiare le mafie ed arrestare i latitanti, danno la caccia a cittadine e cittadini, inclusi i bambini, rei di respirare e giocare alla luce del sole. Nel frattempo, nonostante l'intera popolazione italiana sia stata segregata in casa dai decreti a raffica del Conte bis, aumentano i contagiati. Infatti, secondo il bollettino della protezione Civile, dal 10 al 13 marzo, sono stati registrati altri 6.441 casi. Ciò vuol dire che le misure repressive ed autoritarie di reclusione indirizzate contro il "popolo sovrano" non funzionano. A chi giova (cui prodest) questa situazione?


 





«La guerra sarà lunga, dobbiamo abituarci. Tenuto conto che la Sars, meno contagiosa, finì a maggio-giugno, arriveremo all'estate» ha dichiarato Walter Ricciardi, l'esperto del governo, già membro dell'OMS, nonché agguerrito vaccinista dal passato intriso di conflitti multinazionali. Il professor Ricciardi, che l'11 agosto 2019 - in un famoso albergo di Cortina d'Ampezzo - mi ha stretto la mano dopo una mia conferenza sulla guerra ambientale in atto, omette di dire all'opinione pubblica, però, che il serbatoio ed il vettore del nuovo Coronavirus non sono ancora noti, ed inoltre che esso presenta un tasso di mortalità cinque volte inferiore rispetto alla SARS.

Sempre sul Corriere della Sera (13 marzo 2020), anche Mario Monti ha dettato la sua ricetta: «Va valutata l'emissione di “Health Bonds” per il mercato internazionale, a lungo termine o irredimibili». In ogni caso le malattie infettive sono troppo importanti per lasciarle soltanto ai medici o ai politicanti. Le epidemie, infatti, non si limitano a scandire la storia, la plasmano, anzi la contagiano. Hanno un impatto sulle vicende dei popoli comparabile a quello di rivoluzioni, guerre e crisi economiche. Il loro decorso è influenzato dalle leggi scritte e non scritte su cui si basano le relazioni tra gli esseri mani, e a loro volta lasciano il segno nella politica, nella società e nella cultura. Le decisioni discutibili del governo italiano avranno conseguenze ben oltre l'immediato e ben oltre la sfera sanitaria, perché hanno già turbato la psiche dei bambini. 
 
L'umanità convive da sempre con le epidemie. Dagli anni '60 ad oggi, ogni anno abbiamo avuto a che fare con un nuovo nemico. Non vivremo mai in un paradiso asettico, ma possiamo sconfiggere il loro alleato migliore: il panico indotto dalle autorità politiche di ogni ordine, grado e latitudine, eterodirette dal potere economico.

Quelli di Giuseppe Conte, sono provvedimenti che non hanno precedenti nella storia repubblicana, neanche nel 1969, anno nel quale l'influenza spaziale uccise 20 mila persone proprio in Italia. Peraltro, il Comitato tecnico-scientifico, non era assolutamente favorevole alla chiusura delle scuole, eppure l'inquilino provvisorio di Palazzo Chigi, così ha fatto credere all'opinione pubblica. Conte ha mentito assumendosi la responsabilità politica di un atto così eversivo? Ancora il 22 febbraio 2020 il primo ministro pro tempore Giuseppe Conte, assicura pubblicamente che «l'Italia è un paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo». Peraltro, il presidente del consiglio dei ministri, latita anche sulle mancate risposte parlamentari a ben 67 atti ispettivi indirizzati al governo grulpiddino, relativi al nuovo coronavirus, di certo non una novità, poiché si era già manifestato in Italia nel 2016, come attesta il ministero della salute. Quanto al paventato collasso delle strutture sanitarie, la realtà nel 2018 era simile a quella odierna. Il governo Conte 1&2, alla stregua dei precedenti ha sottratto ingenti risorse economiche alla sanità e all'istruzione pubblica. Cosa c'è di nuovo se non l'evidente impreparazione ed inettitudine politica di chi ha privato i cittadini della libertà senza una solida giustificazione scientifica e ha sottratto a bambini, ragazzi ed insegnanti il diritto costituzionale di andare a scuola , ma soprattutto quello universale di giocare liberamente all'aria aperta? Che cosa la gente non deve sapere? Cosa è fuori scena? Quali sono le verità non dette.



Si è creato un mistero sul parere dato alla misura varata dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ed è trapelata la notizia che dall’esecutivo avessero preso tempo prima di ufficializzare lo stop perché si attendeva la risposta del comitato scientifico. E che quest’ultimo avesse avanzato dubbi sull’efficacia della misura e sulla sua opportunità. Secondo gli esperti, infatti, questo intervento sarebbe stato infatti privo di “adeguata evidenza scientifica” e non proporzionato alla situazione epidemiologica delle altre regioni, quelle dove le scuole non erano state ancora chiuse. Una misura eccessiva, dunque, in un certo senso. Il documento finale, prodotto all’unanimità, non sarebbe stato quindi né pro né contro la chiusura. La decisione poi è stata politica, del governo.
Dall’esecutivo assicurano che non era arrivato parere contrario: “Non corrisponde al vero che sulla sospensione delle lezioni il Comitato scientifico avesse dato parere contrario e non ci è stato riportato. È chiaro che dobbiamo evitare le modalità di contatto e prossimità delle persone e riorganizzare il vivere sociale, non annullarlo o bloccarlo”, ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, alla trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. Invece, è accaduto tutto il contrario: le persone sono state imprigionate in casa mediante un trattamento sanitario di massa. Una misura che si sta rivelando alla prova dei fatti, in base ai dati ufficiali, assolutamente inefficace, o meglio inutile. Allora, perché privare della libertà la popolazione italiana?

Il viceministro Antonio Misiani, ad Agorà, ha affermato che esiste un verbale che dimostra che gli esperti avessero dato parere favorevole: “Tutte le decisioni prese dal governo sono decisioni che si fondano sul confronto con la scienza. C’è un verbale del comitato tecnico scientifico che chiede la chiusura delle scuole. Non è vero che era contrario”. Ma allora, perché i verbali della protezione Civile, in base alle normative sulla trasparenza amministrativa, non sono stati resi di di dominio pubblico?

Vietato stare insieme, vietati gli abbracci, le chiacchiere ravvicinate, anche solo prendere una boccata d'aria. A quanto pare, in questo caso, separare le persone non serve ad arginare il "contagio", in compenso le rende più infelici, emotivamente più povere, mutilate di una dimensione fisica essenziale, che va oltre la stessa socialità per pizzicare corde ancora più primarie: toccarsi, annusarsi, prendersi per mano, abbracciarsi sono molto più importanti di un tasto pigiato in solitudine protetta. Più sicuri e meno contagiati? Decisamente no, sicuramente più tristi e meno sensibili. La verità viene sempre alla luce. Coraggio: su la testa!
 

Riferimenti:








https://www.agi.it/salute/news/2020-03-03/influenza-spaziale-1968-italia-morti-7302702/  

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/non-prendo-ordini-dal-coronavirus-o-da.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=enmod 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=burioni 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-bill-gates-luntore.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-untori-londra-washington-e.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=conte 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/07/gianni-lannes-cortina-dampezzo.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/02/scie-belliche-nel-cielo.html 

   Italia, 13 marzo 2020

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