BIOGRAFIA

3.7.18

REGIME EUROPA




La situazione è difficile in quanto gli ostacoli istituzionali sono tanti e si moltiplicano con regolamenti a grappolo per destrutturare l'energia di chi lotta contro gravosi compiti burocratici imposti dal macchinoso Regolamento europeo sulla privacy. E' chiaro che si tratta di totalitarismo vestito di libertà che ha come obiettivo reale il contenimento coatto della comunicazione diretta tra persone. 

Dall'Europa è partito anche il diktat per la lotta alle cosiddette fake news (informazioni false) tramite l'attivazione di controllori (fact-chekers) della rete europea. E' evidente che si tratta di un attacco dall'alto alla informazione libera veicolata dai social media per legittimare l'introduzione della censura che si traveste sempre in qualcosa di buono per penetrare indisturbata. Si tace il vero scandalo che è rappresentato dalla  manipolazione dell'informazione creata all'interno dei governi e delle istituzioni. Basti pensare alla ridefinizione di morte per uso trapiantistico e mercantile, inganno sorretto dalla stampa di regime.

Ora sta per abbattersi sulla rete la cosiddetta "Legge sul copyright", un'altra censura mortifera camuffata da tutela dei diritti d'autore. Voteranno in Europa il 4 luglio. Se dovesse passare saremmo tutti ridotti al silenzio. Da quel momento se pubblicassimo un comunicato su una piattaforma online potremmo incorrere nella censura per rischio di violazione di copyright, senza contare la  "tassa sui link". Sarebbe dittatura totale per il ripristino del pensiero unico che la rete sta mettendo in discussione.

Migliaia di persone nel nostro paese vengono illecitamente schedate giornalmente nelle anagrafi per conoscere il loro orientamento relativo alla cessione di organi e tessuti ai fini di un calcolo economico di produttività previsionale necessario al piano di sviluppo del business dei trapianti e ciò nella disinformazione più totale. E' affarismo di Stato. E' schedatura preventiva ed intrusiva estesa surrettiziamente a tutta la popolazione man mano che si presenta per il rinnovo della carta d'identità. Inaccettabile.

Dobbiamo tutti insieme impedire che si formi  uno Stato "patrimoniale" in cui i ceti che amministrano e governano si considerino proprietari assoluti delle risorse nazionali inclusi le nostre anime e i nostri corpi: organi, tessuti, sangue e cellule. Ripetiamo, va negata la firma sul modulo dell'anagrafe relativo alla donazione d'organi CIEonline. Non si deve firmare quel modulo. Non siamo proprietà dello Stato.

Ricordiamo agli Amici che nulla è conquistato per sempre e confidiamo in una partecipazione estesa che ci dia energia. I più cordiali saluti.

Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi

e la Morte a Cuore Battente

www.antipredazione.org

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