BIOGRAFIA

3.3.17

ALDO MORO: LA VERITA’ E’ UN SEGRETO DI STATO!






di Gianni Lannes

A tutt’oggi, in palese violazione delle normative in vigore, le significative carte Moro, sono ancora coperte dal sigillo dello Stato tricolore, mentre la presidente della Camera, tal Boldrini, si perde dietro alle bufale del web, invece di portare alla luce i segreti istituzionali. Comunque, c’è uno spiraglio. Il Reparto Investivo Scientifico dei Carabinieri in una perizia per la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio dello statista Aldo Moro, ha accertato che le modalità e la dinamica dell’uccisione sono ben diverse dal resoconto Br. Secondo la versione di comodo dei brigatisti, ergastolani poi beneficiati e liberati dai governi italidioti con inauditi sconti di pena, il prigioniero, appunto, sarebbe stato tenuto costantemente prigioniero per 55 giorni proprio in via Montalcini e poi freddato con arma da fuoco nel portabagagli della Renault 4, parcheggiata all’interno del garage la mattina del 9 maggio 1978. Invece, era chiaro da subito, che Moro era stato trasferito in una località marina poco distante dalla capitale, ed ammazzato all'interno dell'auto, ma all'interno dell'abitacolo, sul sedile posteriore lato guida. Peraltro, l'accordo era quello di liberare l'ostaggio, ma qualcuno decise diversamente.

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