BIOGRAFIA

28.10.16

ITALIA: TERREMOTO NUCLEARE!

di Gianni Lannes

L’ONU approva una risoluzione contro le armi nucleari, ma l'Italia vota contro. Effetti collaterali dopo la trasferta dell'ineletto Renzi da Obama? Ieri le Nazioni Unite hanno adottato a larga maggioranza una risoluzione che chiede di avviare nel 2017 i negoziati per un Trattato internazionale che vieti le armi atomiche. L'Italia però ha votato contro. A favore della risoluzione si sono espresse 123 nazioni, con Austria, Brasile, Irlanda, Messico, Nigeria e Sud Africa che si sono assunti il compito di redigere concretamente la Risoluzione. L’Italia, appunto, ha votato contro, insieme ad altre 37 nazioni guerrafondaie; 16 invece i Paesi astenuti. In sostanza la maggior parte delle nove nazioni nucleari ha votato contro la risoluzione ONU e molti dei loro alleati, compresa l’Italia e gli altri Paesi in Europa che ospitano armi nucleari sul loro territorio come parte di un accordo segreto NATO (ovvero, mai ratificato dal Parlamento italiano), non hanno sostenuto la risoluzione. 

Nel belpaese, infatti, in violazione del trattato internazionale di non proliferazione (TNP) e della nostra Costituzione repubblicana (già annichilita dal trattato di Lisbona) che Renzi & soci intendono mutilare definitivamente in barba allo Stato di diritto e alla democrazia, gli Stati Uniti d’America hanno realizzato 4 pericolosi arsenali nucleari ad Aviano, Ghedi, Livorno (Camp Darby) e Sigonella. 

Inoltre, l’ 8 novembre prossimo, all’aeroporto militare di Amendola, ad un soffio da Manfredonia dove il governo dell’ineletto Renzi intende lasciar impiantare un mastodontico deposito costiero di gas esplosivo (progetto Energas/Q8), giungeranno i primi due cacciabombardieri nucleari italiani. L’Italia ha previsto l’acquisto di 90 velivoli F-35: l’intero ciclo operativo costerà agli ignari contribuenti italiani circa 60 miliardi di euro. Proprio in Puglia - trasformata in obiettivo sensibile di conflitto nucleare - nelle basi di Amendola e Grottaglie saranno dislocati e pronti all’uso contro la Russia, questi strumenti di guerra e di morte. Perché il governatore Michele Emiliano tace? E la società civile dorme?

Attualmente nel mondo sono pronti all’uso almeno 15 mila ordigni nucleari, custoditi principalmente negli arsenali di Stati Uniti d’America e Russia. Sette altri Stati possiedono armi atomiche: Gran Bretagna, Francia, Cina, Israele, India, Pakistan e Corea del Nord. 

Le armi nucleari rimangono le uniche armi di distruzione di massa non ancora fuori legge in modo globale, nonostante i loro catastrofici impatti ambientali e umanitari, ben chiari e documentati. Le armi biologiche, le armi chimiche, le mine antiuomo e le bombe a grappolo sono infatti ordigni tutti esplicitamente proibiti dal diritto internazionale, mentre per le armi nucleari esistono solo divieti parziali nonostante il disarmo nucleare sia stata una priorità delle Nazioni Unite sin dalla loro nascita, nel 1945.  


riferimenti:



Gianni Lannes, Italia, USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.

2 commenti:

  1. Salve,
    si conosce il nome del rappresentante italiano che ha votato a favore delle armi nucleari? Grazie

    RispondiElimina
  2. ....ma come si pensa di fermare questo/i delinguenti che ci stanno opprimendo con la complicità (piu che altro e la scusa) dell'UE se il popolo bue nn fa niente se non belare come le pecore in attesa di un "pecoraio" che li guidi e si metta a capo della rivolta che oggi più che mai bisogna fare per uscire da questa melma? È finita gente, nessuno verrà a cavarvi le castagne dal fuoco! Ma ci saranno sempre più lupi che vi sbraneranno ....se non si è capito questo e , bhè, rassegniamoci alla ns estinzione. ..

    RispondiElimina

Gradita firma degli utenti.