BIOGRAFIA

21.9.15

BAYER: INVASIONE DI IBRIDI IN ITALIA!


Agricoltura industrializzata e telecomandata dall'estero, che punta sempre alla quantità ma non alla qualità dei prodotti. Dopo decenni di avvelenamenti chimici di campi e colture che hanno ridotto la terra ad una landa drogata, ecco la propaganda pubblicitaria, mentre le coltivazioni ibride della multinazionale tedesca dilagano nell'ex belpaese, grazie anche alla compiacenza del Consiglio nazionale delle ricerche:



«Il settore delle sementi orticole di Bayer CropScience opera con il marchio di Nunhems™. Nunhems è la specialista globale nel campo della genetica vegetale e dei servizi ad essa correlati. Attraverso i suoi team specializzati ed integrati globalmente, opera per creare rapporti unici con i clienti, condividere prodotti, concetti e competenze con tutta la filiera ortofrutticola professionale.

La gamma Nunhems comprende varietà di 28 specie orticole, tra le quali varietà leader su anguria, carciofo, carota, cetriolo, porro, lattuga, melone, cipolla, peperone, e pomodoro. Nunhems conta oltre 1.800 dipendenti ed è presente in tutte le principali aree di produzione ortofrutticole nel mondo.

"Ci sono diverse ragioni per utilizzare i semi ibridi di carciofo - sottolinea Vito Carrieri, Sales specialist carciofo di Nunhems Italy - ragioni valide per l'agricoltore, per il commerciante e per il consumatore."

"Prendiamo ad esempio il carciofo Opera F1: il risultato è un carciofo generoso, ad alta resa, che in condizioni agronomiche ottimali può dare una media di 15 frutti/pianta, frutti perfetti dal primo all'ultimo, molto uniformi; tutti dal colore violetto intenso e vellutato - continua Carrieri - Va da sé che Opera F1 è un prodotto altrettanto gustoso al palato."

"Si tratta di un ibrido - fa notare Aurelio Boncoraglio, anch'egli Sales specialist carciofo di Nunhems Italy - e pertanto di una pianta più vigorosa, che sopporta meglio stress e patologie. Proprio per questo necessita di un minor numero di trattamenti fitosanitari, il che significa maggiore sicurezza alimentare e minore uso di pesticidi sui frutti, quindi più profitti."

"Inoltre - continua Boncoraglio - Opera F1 gode delle caratteristiche LSL (Long Shelf Life) e quindi aggiunge un ulteriore valore per il trader orientato alla GDO, che dispone di un prodotto di maggior durata paragonato alle varietà standard."

Come tutti gli ibridi, anche Opera F1 offre facilità e duttilità di coltivazione. Già dagli scorsi anni è presente in Sicilia, Sardegna, Puglia, Basilicata, Toscana, aree vocate a questo tipo di coltivazione. E proprio qui produttori e commercianti giudicano Opera F1 in maniera molto positiva anche perché i mercati di consumo si allargano a vista d'occhio».


riferimenti:






2 commenti:

  1. Solo a leggere BAYER mi si accapona la pelle. E' una multinazionale parecchio legata alle guerre mondiali passate a quanto affermano quelli che non si fanno incantare dalle favole storiche. Figuriamoci se lavorano per la nostra buona alimentazione e la nostra salute. Proprio in queste ore viene fuori la storia delle emissioni fasulle dateci in pasto dalla Wolkswagen, per cui, i tedeschi fanno a gara con gli statunitensi per determinare chi è peggio dei due.

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  2. Il limite si e' superato da un pezzo,la terra non riesce piu' a rigenerarsi,ho la netta sensazione di essere vicini a un collasso globale.

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