BIOGRAFIA

13.1.15

NATO: IL PIU’ PERICOLOSO TERRORISTA DEL MONDO



di Denis J. Halliday*


E’ tragico constatare come i leader dei Paesi della NATO amino effettivamente la guerra e i profitti del mercato delle armi tratti dai conflitti. Per le persone maggiormente consapevoli, l’attuale espansione della NATO è fattore di follia generale tra gli uomini politici e al tempo stesso motivo di paura tra la gente comune. La rinnovata corsa agli armamenti e le ingenti spese militari in un periodo di crescente fame, povertà e mancanza di occupazione su scala globale stanno avvelenando le relazioni internazionali, contribuendo in più a rafforzare la corruzione all’interno del processo decisionale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e a minare le condizioni di vita di miliardi di cittadini nel mondo. Per un cambiamento reale dobbiamo volgere il nostro sguardo a quella gioventù che in tutto il mondo trova il coraggio per organizzarsi e protestare contro l’ingiustizia e la mancanza di pari opportunità sociali. Le loro richieste che riecheggiano nelle strade per il diritto alla pace, alla giustizia sociale e a un futuro sostenibile sono quotidianamente negate dall’esistenza della NATO, che si erige senza alcuna legittimazione a forza di polizia mondiale sulla base del proprio strapotere militare illecito e minaccioso…La pace potrebbe emarginare la NATO su larga scala e le sue conseguenze ne potrebbero distruggere il business… 

La NATO concepisce la sua stessa opera di aggressione come strumento per stringere la propria morsa sul mondo col potere delle armi, ricompensando le corporation di dispositivi militari dei suoi Stati membri con commesse destinate a non esaurirsi mai e minacciando apertamente tutte quelle nazioni giudicate come ostacoli potenziali alla sua leadership egemonica.. Alleanza militare oggi del tutto obsoleta dopo che la Guerra fredda è terminata ormai da diverso tempo, la NATO è alla costante ricerca di nuove risorse, nuovi arsenali e nuovi membri per scatenare aggressioni nei confronti di nemici inesistenti, andando a scatenare conflitti laddove servirebbero unicamente dialogo e cooperazione bilaterale matura e civile. Ma non vi è nulla di maturo né di civile nella NATO e nella sua leadership…

Da irlandese ritengo che l’esistenza della NATO è un ostacolo indesiderato per il progetto di unione effettiva voluto dalla UE. Per gli Stati membri della UE votati a missioni di autentico peacekeeping la NATO rappresenta un  vero e proprio affronto. Essa incarna il bisogno egemonico ed economico dei regimi statunitensi che si succedono a Washington di perpetuare l’occupazione del continente europeo con le proprie truppe e i propri arsenali, compreso quello atomico…. Inoltre, la Carta delle Nazioni Unite e i termini di riferimento per il Consiglio di Sicurezza contenuti nel Capitolo VII richiamano la necessità di intervento senza l’uso della forza, costantemente violati dalla NATO quale forza militare di offesa alla continua ricerca di nuovi teatri di impiego. Peraltro “violati” non è probabilmente nemmeno il termine più adeguato, se si pensa che i malfattori che guidano la NATI da Washington, Londra e Parigi sono la maggioranza dei cinque membri permanenti e con diritto di veto all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite… Gli interessi rappresentati all’interno del Consiglio di Sicurezza sono oggi tutelati dalle forze NATO, guidate e integrate dal dispositivo bellico statunitense allo scopo di distruggere ogni forma di sovranità, infrastrutture civili e, ancor più importante, cancellare vite umane su scala catastrofica come si è visto di recente in Libia… Il pericolo concreto per la stabilità globale è rappresentato da una NATO in continua espansione che viene ulteriormente potenziata dalle ambizioni statunitensi e britanniche in una mostruosa macchina bellica di portata mondiale, dotata di un apparato bellico votato all’attacco, come evidenziato dalle capacità di interferenza in ambito di cybertecnologia e dal letale impiego dei droni, che stanno mettendo a repentaglio la pace tra Nord e Sud del mondo…La questione per tutti noi, e soprattutto per i giovani che desiderano mobilitarsi, sono come fermare la trasformazione della NATO in potenza globale… Al contrario, vi è la necessità di un massiccio taglio delle risorse finanziarie destinate a finalità belliche, in modo tale che tali fondi possano essere dirottati per lo sradicamento della povertà più profonda e della fame, laddove oltre due miliardi di individui vivono in condizioni di vita considerate inaccettabili. Un altro punto è fermare una volta per tutte la violenza nei confronti dell’ambiente, il cui stato di salute dal quale noi uomini dipendiamo richiede impegno e risorse. Dobbiamo tutti quanti prendere atto del fatto che la gente comune non vuole guerra ma amore, giustizia, educazione e opportunità per condurre vite migliori sia oggi che per i propri figli in futuro… La NATO va abolita!


*consigliere del segretario generale dell’ONU

testo tratto dal libro La globalizzazione della NATO di Mahdi Darius Nazemroaya, Arianna Editrice, Bologna, 2014

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