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foto Gilan |
Un giro di affari ipotizzabile superiore ai 500 milioni di euro. Anche a una distanza di 2 chilometri da un centro abitato, un simile piano è inaccettabile. Figurarsi a meno con lo sconto politicamente compiacente. Oggi a chi giova il sistema antiecologico e diseconomico delle discariche, peraltro in barba alla regolamentazione Ue? Tale progetto è stato per davvero arrestato? Il 18 aprile del 2023 presso l'amministrazione della provincia di Pesaro/Urbino è stato avviato un procedimento autorizzativo per “l'impianto complesso polifunzionale di discarica per rifiuti speciali non pericolosi”, localizzato a Ponte Armellina nel comune di Petriano (Pesaro/Urbino).
Aurora s.r.l., è una società di scopo neocostituita ad hoc per realizzare la discarica, con capitale sociale depositato da Ecoservizi S.r.l. (con sede a San Marino), per il 60 per cento, risultante di proprietà di soggetti non identificabili dalla visura camerale, domiciliata nella Repubblica di San Marino, e per il 40 per cento con capitale sociale depositato da Marche multiservizi S.p.a., multiutility a partecipazione e controllo pubblico, dove i soci pubblici (quasi la totalità dei comuni della provincia di Pesaro/Urbino e l'amministrazione provinciale) detengono la maggioranza del capitale sociale.
Il progetto della discarica di Riceci (Ponte Armellina) è abnorme: 5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi da depositare in una delle vallate più belle delle Marche, impegnando una superficie di 115.790 metri quadrati, con una superficie di intervento complessiva di 268.000 metri quadrati e che movimenterà conferimenti per 200.000 tonnellate annui per 25 anni, con un ingombro totale di 44 ettari. I quali ricadono a ridosso di una zona Sito di interesse comunitario Rete Natura 2000, a meno di due chilometri del centro abitato, al centro della zona di produzione del latte della più grande Dop casearia delle Marche, la «Casciotta di Urbino», nel perimetro del distretto biologico più grande d'Italia, a confine e visibile da Urbino città patrimonio dell'umanità Unesco.
Questo progetto può compromettere il futuro di tutta la
provincia, può far perdere tutti i primati conquistati con migliaia
di anni di storia, cultura e tradizioni, raggiunti grazie al valore
inestimabile di questo straordinario paesaggio ricco di biodiversità.
Con riguardo alla società Marche multiservizi, perché il governp Meloni non adotta iniziative anche tramite i servizi ispettivi di finanza pubblica, in particolare ai sensi dell'articolo 15 comma 5 del decreto legislativo numero 175 del 2016, al fine di verificare se siano stati rispettati i principi di trasparenza, imparzialità, economicità ed efficacia nel selezionare e finanziare il partner economico per avviare il progetto della discarica?
La presenza di una discarica di così grandi dimensioni porta con sé importanti rischi, non solo per la salute e per l'ambiente, in quanto ci sarà un impatto sulla qualità dell'aria, dell'acqua e del sottosuolo, aumentando potenzialmente l'incidenza di malattie connesse all'inquinamento, ma anche dal punto di vista economico, in quanto saranno penalizzate le attività sostenibili legate ad agricoltura, allevamento e turismo, si verificheranno cali del valore degli immobili adiacenti e si assisterà a un aumento del traffico dei rifiuti.
La direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive, nel considerato numero 6, afferma che "l'obiettivo principale di qualsiasi politica in materia di rifiuti dovrebbe essere di ridurre al minimo le conseguenze negative della produzione e della gestione dei rifiuti per la salute umana e l'ambiente", mentre, nel considerato numero 7, citando la risoluzione del Consiglio del 24 febbraio 1997 sulla strategia comunitaria per la gestione dei rifiuti, ribadisce che "la priorità principale della gestione dei rifiuti dovrebbe essere la prevenzione e che il riutilizzo e il riciclaggio di materiali dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti, nella misura in cui essi rappresentano le alternative migliori dal punto di vista ecologico"-
Comunque il Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino con deliberazione n. 2/2018, ai sensi dell'articolo 197 del decreto legislativo n. 152 del 2006, ha individuato le suddette zone come non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, secondo i criteri di localizzazione definiti dal piano regionale per la gestione dei rifiuti delle Marche. Nel corso della seduta 112 del 6 giugno 2023, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato tre mozioni per esprimere contrarietà all'ipotesi di realizzazione della discarica in località Riceci, nel comune di Petriano,
A tutt'oggi rimane poco chiara la motivazione in base alla quale la suddetta società Marche multiservizi Spa, che è la multi utility più grande delle Marche, con un valore della produzione per l'anno 2022 che si è attestato a 152 milioni di euro, e un utile netto di 15,3 milioni di euro, abbia bisogno di un partner economico della Repubblica di San Marino, sconosciuto, al quale cede la maggioranza delle quote societarie di una società di scopo creata ad hoc per realizzare la discarica e non propone tale progetto in proprio in qualità di Marche multiservizi Spa. Sarebbe peraltro da verificare quali importanti elementi tecnici, economici e di know-how aziendale abbia questo partner di San Marino per motivare la scelta di Marche multiservizi Spa a costituire la società Aurora s.r.l.. Inoltre, non è dato sapere, inoltre, con quali procedure – e se di evidenza pubblica – e secondo quali criteri sia stato selezionato il partner economico con il quale si è costituita la società Aurora s.r.l., se il consiglio di amministrazione e l'assemblea degli azionisti della società Marche multiservizi Spa fossero a conoscenza del coinvolgimento di un altro soggetto privato nell'operazione economica del progetto della suddetta discarica, e se il consiglio di amministrazione della società Marche multiservizi Spa abbia approvato la costituzione della società Aurora S.r.l. così come da visura camerale. Una società a partecipazione e controllo pubblico quale la citata Marche multiservizi Spa multi utility, dovrebbe garantire la massima trasparenza ed etica nei propri investimenti e nella selezione e modalità di scelta dei partner che intende coinvolgere.
L'esecutivo Meloni anche avvalendosi dei poteri ispettivi di cui all'articolo 60, commi 5 e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, potrebbe adottare iniziative per fare chiarezza circa le procedure messe in atto dalla società a partecipazione e controllo pubblico Marche Multiservizi, al fine di garantire la necessaria trasparenza e il pieno rispetto dell'interesse pubblico.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/03/urbino-sito-unesco-o-discarica-di.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=discariche
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=rifiuti
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ecomafie
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