di Gianni Lannes
Uno studio realizzato fra reduci militari nordamericani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36 per cento, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. «Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus» ambientali nella stagione influenzale.
Quanti dei vecchi fragili uccisi - secondo la vulgata governativa - dal nuovo coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale? L'argomento è vietato: si tratta di un tabù eluso dalla discussione pubblica.
In ogni caso conta il numero incredibilmente elevato dei colpiti nella Bergamasca. Per caso, questo fenomeno è da porre in relazione con la gigantesca campagna di vaccinazioni che la giunta comunale, nonché la Regione Lombardia, hanno applicato “a tappeto” agli anziani di Bergamo e Brescia, poche settimane prima della cosiddetta epidemia.
Dal 24 dicembre 2019 fino a gennaio 2020, quasi 34mila persone sono state vaccinate in poche settimane contro il Meningocco C, “con punte del 70% del target previsto”. “Nei Comuni della provincia di Bergamo interessati dal piano straordinario - ha dichiarato l’assessore regionale Gallera - hanno fatto la vaccinazione 21.331 cittadini, di cui 1680 studenti direttamente nelle scuole e 2414 lavoratori nelle loro aziende. Ben 40 medici di base del territorio hanno aderito a questa operazione senza precedenti, attraverso la chiamata proattiva dei propri assistiti. Nel bresciano invece, i vaccinati attraverso gli ambulatori speciali sono stati 9200, a cui si aggiungono 1700 persone a cura dei Medici di base e dei pediatri di libera scelta, 1000 studenti e 300 lavoratori in azienda, per un totale di 12.200 cittadini”.
Prima, da novembre 2019, c’era stata la vaccinazione anti-influenzale, ancora più di massa, dedicata in particolare agli assistiti oltre i 65 anni, ma applicata largamente anche a bambini e adulti appartenenti a “categoria a rischio” . Se l’anno precedente la ASt di Bergamo aveva acquistato 154 mila dosi e ne aveva somministrate 141 mila, di cui “circa 129 mila a soggetti di età oltre i 65, con una copertura vaccinale oltre il 56%, quest’anno sono state ordinate 185 mila dosi”, disse il dottor Giancarlo Malchiodi, Direttore UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo. Ed esiste un precedente ufficiale: già nel 2014 erano state registrate morti sospette.
Adesso il mantra delle autorità e degli esperti al soldo delle multinazionali farmaceutiche - a partire dai pediatri - è vaccinare tutti con il micidiale antinfluenzale.
https://codacons.it/vaccino-antiinfluenza-bloccato-sono-undici-le-morti-sospette/
https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31607599/
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/04/coronavirus-inquinamento-infezioni.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=antinfluenzale
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.
Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.
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