Come mai il governatore Michele Emiliano non ha
annullato in autotutela la delibera di giunta regionale numero 1361 del 5
giugno 2015, a firma del sedicente ecologista Nichi Vendola (peraltro rinviato
a giudizio nel processo "ambiente svenduto" a Taranto)? Contano i fatti, non la roboante aria fritta, anche perché sotto il governo dell'ineletto Renzi, l'8 novembre prossimo, saranno dislocati all'aeroporto militare di Amendola, i primi due cacciabombardieri nucleari F-35. E nessuno fiata: al rischio di incidente rilevante di questo gigantesco deposito di gas di petrolio liquefatto imposto alla comunità della provincia di Foggia, si somma il pericolo atomico per l'intero Mezzogiorno.
BIOGRAFIA
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31.10.16
30.10.16
TERREMOTI INDOTTI DALLE TRIVELLAZIONI
di Gianni Lannes
Nel Mare Adriatico sono attualmente attive 12
concessioni per l’estrazione di idrocarburi, da parte dell’Eni e dell’Edison,
mentre nella regione Marche, secondo i dati ufficiali ministeriali risultano ben 26 concessioni in uso. Simili azioni di rapina multinazionale possono aver provocato i sismi che stanno sconquassando l’Italia
Centrale? In ogni caso, a parte i danni materiali, soltanto nelle Marche ci sono 25 mila sfollati.
Dal 1951, ovvero dall’incidente di Caviaga a quello dell’Amiata nel 2000 e in seguito in Basilicata a causa della frenetica estrazione petrolifera, fino ai giorni nostri, la letteratura scientifica in materia di sismi indotti dall’uomo è a dir poco ponderosa, anzi incontrovertibile.
Dal 1951, ovvero dall’incidente di Caviaga a quello dell’Amiata nel 2000 e in seguito in Basilicata a causa della frenetica estrazione petrolifera, fino ai giorni nostri, la letteratura scientifica in materia di sismi indotti dall’uomo è a dir poco ponderosa, anzi incontrovertibile.
28.10.16
ITALIA: TERREMOTO NUCLEARE!
di Gianni Lannes
L’ONU approva una risoluzione contro le armi nucleari, ma l'Italia vota contro. Effetti collaterali dopo la trasferta dell'ineletto Renzi da Obama? Ieri le Nazioni Unite hanno adottato a larga
maggioranza una risoluzione che chiede di avviare nel 2017 i negoziati per un
Trattato internazionale che vieti le armi atomiche. L'Italia però ha votato
contro. A favore della risoluzione si sono espresse 123 nazioni, con Austria,
Brasile, Irlanda, Messico, Nigeria e Sud Africa che si sono assunti il compito
di redigere concretamente la Risoluzione. L’Italia, appunto, ha votato contro,
insieme ad altre 37 nazioni guerrafondaie; 16 invece i Paesi astenuti. In
sostanza la maggior parte delle nove nazioni nucleari ha votato contro la
risoluzione ONU e molti dei loro alleati, compresa l’Italia e gli altri Paesi
in Europa che ospitano armi nucleari sul loro territorio come parte di un
accordo segreto NATO (ovvero, mai ratificato dal Parlamento italiano), non hanno sostenuto la risoluzione.
26.10.16
UNESCO: “PALESTINA OCCUPATA DA ISRAELE”
di Gianni Lannes
L’Unesco ha approvato una significativa decisione,
l’Italia, però, che ha in piedi due accordi bellici con Tel Aviv (il primo stipulato con un memorandum dal governo Berlusconi e l'altro nel 2012 dal governo Monti, entrambi in palese violazione della nostra Costituzione repubblicana, comunque stracciata dal trattato di Lisbona) si è astenuta per non turbare gli affari di guerra. Nella traduzione integrale della risoluzione al
comma 3 è scritto: «Affermando l’importanza che Gerusalemme e le sue mura
rappresentano per le tre religioni monoteiste, affermando anche che in nessun
modo la presente risoluzione, che intende salvaguardare il patrimonio culturale
della Palestina e di Gerusalemme Est, riguarderà le risoluzioni prese in
considerazione dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e le risoluzioni
relative allo status legale di Palestina e Gerusalemme…».
20.10.16
OMICIDIO DI ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN: NESSUN COLPEVOLE! ASSOLTO HASSAN
Ilaria e Miran - foto di Raffaele Ciriello |
di Gianni Lannes
Il duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è da ieri un assassinio senza colpevoli. A distanza di 22 anni (20 marzo 1994) dall'uccisione a Mogadiscio della giornalista del tg3 e del videoperatore indipendente che lavorava con lei, la Corte d'appello di Perugia ha infatti assolto "per non avere commesso il fatto", l'unico condannato, il somalo Hasci Omar Hassan, sempre proclamatosi innocente. La sentenza è arrivata al termine del processo di revisione chiesto ed ottenuto dai suoi legali, gli avvocati Natale Caputo e Duale Douglas. Omar Hassan, finora affidato ai servizi sociali di Padova, dopo aver scontato oltre 16 dei 26 anni di detenzione ai quali era stato condannato, è tornato ad essere un uomo libero, come disposto dalla Corte. Ha partecipato all'udienza insieme alla madre di Ilaria Alpi, Luciana, che ha sempre sostenuto la sua innocenza. A chiedere l'assoluzione di Omar Hassan è stato anche il sostituto procuratore generale Dario Razzi. "Se è vero che Hasci è stato condannato - ha detto il magistrato in requisitoria - dobbiamo anche avere il coraggio di ammettere che possa essere innocente. Analizzando le prove ne deriva un quadro bianco senza immagini, senza niente". Il pg si è soffermato in particolare sulla "inattendibilità" del teste Ahmed Ali Rage, detto "Gelle", unico accusatore di Hassan, che però ha poi ritrattato completamente la sua ricostruzione, prima con la trasmissione della Rai "Chi l'ha visto'", e poi sentito per rogatoria in Inghilterra, dalla procura di Roma, nell'ambito del procedimento ancora aperto sugli omicidi. Mandanti ed esecutori materiali sono ancora a piede libero. Il magistrato Franco Ionta ha qualcosa da dire? E la Digos capitolina nonché i servizi segreti militari italiani (ex Sismi) hanno qualcosa da confessare? Quale autorità dello Stato tricolore organizzò a Roma il depistaggio e l'invenzione di un inverosimile capro espiatorio da dare in pasto all'opinione pubblica? L'omertà istituzionale in questa vicenda appartiene a buon diritto, anche ai governi del cosiddetto "centro sinistra" (Prodi docet). Se Ilaria la sera del 20 marzo 1994, avesse dato in diretta al Tg3 la notizia esplosiva e documentata, del traffico di armi e rifiuti dall'Italia verso la Somalia, probabilmente, il primo governo Berlusconi (un esecutivo che ha insabbiato nel 2009 le scorie nucleari affondate dalla 'ndrangheta a ridosso delle coste calabresi) non avrebbe mai visto la la luce.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=ilaria+alpi
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=cetraro
17.10.16
FINE DELL’UMANITA’?
di Gianni Lannes
La Via Lattea, vale dire la nostra Galassia, contiene da 200 a 400
miliardi di stelle come il Sole. Nell’universo osservabile sono presenti più di 100 miliardi di
galassie. E’ mai possibile che siamo soli nell’universo? Il problema cruciale dell’umanità è però un altro,
non quello della sua origine, quanto piuttosto della fine cui il sistema di
sfruttamento della natura e degli umani sta precipitando Gaia. La pena che
attualmente si profila è l’estinzione, se non si passerà dal
paradigma economico a quello etico.
16.10.16
ECCO I PRIMI CACCIABOMBARDIERI NUCLEARI ITALIANI!
di Gianni Lannes
L’8 novembre 2016, atterreranno alla base dell’Aeronautica
militare italiana di Amendola, in provincia di Foggia, ad un tiro di schioppo
da Manfredonia e dal Gargano, i primi due F 35 di stanza in loco. Si tratta di
velivoli bellici che saranno dotati delle micidiali bombe nucleari b 61-12, in palese violazione del Tnp e della Costituzione repubblicana, comunque già stracciata in punta di diritto dal Trattato di Lisbona. L’operazione
è sotto la supervisione dei padroni di Washington, ma costerà agli ignari contribuenti italidioti, ben 20 miliardi di euro, denaro pubblico sottratto alla scuola e alla sanità pubblica. Il costo dell'intero ciclo operativo del programma F-35 per l'Italia (90 velivoli), è stimato in circa 60 miliardi di euro. Nel medesimo territorio il governo dell’ineletto
Renzi, attraverso un'irregolare autorizzazione ministeriale, e con il benestare della regione
Puglia (decreto di “compatibilità ambientale” firmato dal sedicente ecologista Nichi Vendola nel giugno 2015) sarà
impiantato uno dei più grandi depositi costieri di gpl, un progetto esplosivo già
bocciato nel 1999, ma poi ripescato per ravvivare gli affari a scapito dell’ambiente
e degli esseri viventi. Energas, anzi Q8 ringrazia per tanta grazia, mentre l'antica Daunia, e tutti i suoi dormienti abitanti si avviano al suicidio.
riferimenti:
Gianni Lannes, Italia Usa e getta, Arianna Editrice, Bologna, 2014.
http://sulatesta giannilannes.blogspot.it/search?q=f35
Gianni Lannes, Italia Usa e getta, Arianna Editrice, Bologna, 2014.
http://sulatesta giannilannes.blogspot.it/search?q=f35
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=b+61
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/08/energas-una-bomba-ad-orologeria.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/09/italia-primo-obiettivo-di-guerra.html
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/norvegia-caso-guerra-i-nostri-f-35-colpiranno-i-russi-1309320.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/08/energas-una-bomba-ad-orologeria.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/09/italia-primo-obiettivo-di-guerra.html
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/norvegia-caso-guerra-i-nostri-f-35-colpiranno-i-russi-1309320.html
8.10.16
ITALIANI IN FUGA DALL’ITALIA
di Gianni Lannes
All’estero in 107.529 nel 2015 (il 6,2 per cento
in più rispetto al 2014), e
un terzo sono giovani, mentre
da Africa e Medio Oriente nello stesso anno sono sbarcati in Italia ben
150
mila migranti. L’analisi è della fondazione Migrantes della Cei. Sono
sempre
più numerosi i giovani connazionali che staccano un biglietto di sola
andata
per raggiungere una meta estera. Più di uno su tre, il 36,7 per cento ha
tra i 18
e i 34 anni. Riempiono le valigie di titoli e percorsi di studio: in
testa l’idea
comune di un progetto per il futuro che nel belpaese è impossibile
realizzare. In dieci il flusso di espatriati è aumentato del 49 per cento.
In Italia non vige la pena di morte, bensì la morte per pena. E’ in atto non
solo una fuga in massa, ma la castrazione di nuove intelligenze.