6.5.13

EUROPA: SOTTO DITTATURA U.S.A.





di Gianni Lannes

Ci sarà una guerra: lo attesta la direttiva per il 2013 del ministro della Difesa italiana (pagina 10, punti 29, 30 e 31). Una guerra totale nel Vecchio continente a controllo totalitario del padrone assoluto yankee. Forse, la guerra è già iniziata, almeno a livello ambientale, con la geo-ingegneria segreta che altera la qualità della vita per centinaia di milioni di persone.
Bari - chemtrails - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)

Te n’avvedi dal clima bellico che si respira nelle città europee, dal vento autoritario che soffia in ogni angolo, dalla restrizione sulle nostre libertà e sui nostri defunti diritti, compreso il corollario di tribunali e corti (alle voci: inflazione, proliferazione, moltiplicazione che li elide vicendevolmente). 



La crisi dei diritti sociali solca tutto l’Occidente mentre muore l’etica della responsabilità, in una società venata di cinismo e indifferenza verso l’altro. 

La libertà è un proclama formale se non è sostanziata dall’effettivo esercizio e godimento. Tale è soprattutto il Trattato internazionale di Lisbona che svelando le ipocrisie dei governanti per conto terzi, di fatto ha abrogato le Costituzioni europee, lasciandole formalmente in vigore, ma solo sulla carta, ossia svuotate dal di dentro, e conseguenzialmente azzerando la sovranità nazionale



E questo la dice lunga sull’ignoranza generale di gran parte degli europei, offuscati da un imponente edificio normativo che consente ad oscuri burocrati di dettare legge perfino sulle nostre condizioni di vita (sempre peggiori), incluso il nostro cibo e respiro.



Al copioso elenco di diritti cartacei - promessi solennemente dalle normative - fa da contrappeso il catalogo dei diritti negati con il trionfo dell’ingiustizia. Pensate all’Italia: culla del diritto e tomba della giustizia. 

La democrazia è in declino, forse è già morta e sepolta. Addirittura il confronto dialettico in ambito politico si è ormai ridotto a slogan patetici (la finta opposizione grullesca dai toni spregiudicatamente padronali), a spot televisivi, a manipolazioni evidenti dei fatti cruciali.

Non abbiamo più anticorpi per combattere le pulsioni autoritarie della presunta modernità e siamo schiavi del profitto economico.

Ogni luogo in cui si consuma la nostra vita collettiva tende a trasformarsi in una gabbia a cielo aperto, ma pur sempre prigione ancora più ampia e invisibile.



Pochissimi parassiti che succhiano illecitamente linfa vitale a tutti gli altri, mentre aumenta a dismisura la povertà spirituale e materiale. Nonostante la potenziale ricchezza e varietà dell’Europa, prolificano le vecchie e nuove povertà, le diseguaglianze sociali ed economiche. Cresce a dismisura l’incertezza del futuro per i giovani, i non garantiti per antonomasia, a cui è negata anche la possibilità di sognare. 

Non abbiamo più radici. Sotto la spinta di standardizzazione del nuovo ordine mondiale (NWO) le comunità si stanno disintegrando: abbiamo smarrito l’appartenenza ad una famiglia, ad un gruppo sociale, ad un paese, ad un territorio, ad un destino. E’ in atto una regressione antropologica del modo di vivere e sentire, prontamente avvertita negli anni '60 dal poeta Pier Pasolini (assassinato brutalmente per le sue scoperte sull'oro nero). 

Capacità d’ascolto e solidarietà sociale sono parole prive di senso nella realtà: una deserto di ideali e valori collettivi dove ognuno cerca individualmente annaspando a scapito dell’altro, di evitare il peggio.
Prevale il pensiero unico, preconfezionato dal sistema di potere che non ricorre - se non in estrema istanza - a strumenti brutalmente repressivi contro chi si oppone in campo aperto. 

Il processo di selezione dei fatti sbattuti in faccia all’opinione pubblica delimitano l’angusto perimetro della realtà artificiale: è proprio questa la lente deformante dei mass media.



In fondo i sistemi di dominio della contemporaneità viaggiano attraverso le modalità di percezione della realtà (falsa ed artefatta) che plasmano costantemente le nostre convinzioni e producono in noi aggressività, violenza e nevrosi  (poi alimentate dagli psicofarmaci, vale a dire droghe legalizzate).
L'Europa non ha alcuna autonomia politica né interna né internazionale. Dietro tutto c’è un élite di lobbies e di tecnocrati, invisibile, ma ben salda al comando delle nostre vite “prive di valore”. Non a caso il sistema imperante ci considera e tratta come passivi telespettatori e consumatori.


Non dimenticatelo mai: la formazione dell’uomo totalitario anticipa e precede la formazione e l’instaurazione del regime totalitario. Ed ora attenti anche all'ultima insidia per gli umani: microchip sottocutaneo e codice a barre.



DIRETTIVA MINISTERIALE IN MERITO ALLA POLITICA MILITARE PER L'ANNO 2013:

http://www.difesa.it/Il_Ministro/Uffici_diretta_collaborazione/Documents/direttiva_ministeriale_2013.pdf 

http://www.difesa.it/Primo_Piano/Documents/2013/gennaio%202013/Direttiva%20Ministeriale_ENG.pdf 


Sotto dittatura i popoli europei:

 http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/09/sotto-dittatura-i-popoli-europei.html

1 commento:

  1. gentile Gianni,

    posso utilizzare la prima foto di questo articolo per un prossimo scritto sul mio blog?

    ringrazio anticipatamente per la risposta anche se nagativa

    RispondiElimina

Gradita firma degli utenti.