25.1.21

PASTA E GLIFOSATO IN ITALIA!



di Gianni Lannes

Torna il grano avvelenato dall'estero e aumenta a dismisura anche il letale glifosato nella pasta italiana, mentre diminuiscono i controlli analitici sul frumento importato e sbarcato dai mercantili. Secondo i dati Istat, l’importazione del grano duro dal Canada, a fine 2020 è tornata ai livelli massimi del 2016, raggiungendo la cifra record di 1,1 miliardi di chilogrammi, su 2,5 miliardi importati dall’estero. Parola di Coldiretti: «La pandemia non ferma l’invasione di grano canadese in Italia con il raddoppio nel 2020 degli arrivi che crescono in quantità del 96% nei primi sette mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, spinte dall’accordo di libero scambio Ceta». 

Anche in totale lockdown le navi dal Canada e dagli Stati Uniti d'America le triangolazioni soprattutto con malta, ma non solo, hanno continuato a scaricare nei porti italiani ingenti quantitativi di grano duro diretti alla filiera della pasta. In base alle stime nel 2020, per effetto del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Canada e Unione europea, il grano duro complessivo importato da Ottawa supererà il miliardo di chili, attestandosi al livello del 2016. 

Nel periodo gennaio-luglio 2020, prosegue il comunicato della Coldiretti «si è verificata, infatti, una vera e propria invasione di grano duro per fare la pasta dal Canada dove non vengono rispettate le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale vigenti nel nostro paese e il grano viene trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta, secondo modalità vietate sul territorio nazionale dove la maturazione avviene grazie al sole. La presenza sui mercati esteri è vitale per il Made in Italy ma negli accordi di libero scambio va garantita reciprocità delle regole e salvaguardata l’efficacia delle barriere non tariffarie perché non è possibile agevolare l’importazione di prodotti ottenuti secondo modalità vietate in Italia. L’import selvaggio di grano straniero fa concorrenza sleale al made in Italy e pesa sulle quotazioni del grano nazionale nonostante un raccolto stimato in flessione intorno al 20% rispetto allo scorso anno e un balzo nei consumi di pasta degli italiani, con un vero boom di quella fatta con grano 100% made in Italy che nei primi sei mesi dell’anno è aumentata in valore del 29% e rappresenta ormai un quinto della pasta totale venduta nei supermercati, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat». 

Tracce di glifosato, classificato come ‘probabile cancerogeno’ dalla Iarc dell’Oms in gran parte della pasta italiana. La normativa sull’etichettatura consente alle aziende di poter genericamente indicare la provenienza “Ue” e/o “non Ue”. Di certo il famigerato erbicida non viene solo dall’estero.

I pericoli sottovalutati del glifosato: oltre alla probabile cancerogenicità ipotizzata dall’Agenzia internazionale sul cancro, l’erbicida ha accumulato su se molti sospetti. Anche quando presente in dosi molto basse. Una delle ultime ricerche è quella pubblicata sulla rivista ScienceDaily. I  ricercatori dell’Università di Turku in Finlandia hanno riscontrato come il 54 per cento delle specie batteriche intestinali del nucleo umano sono potenzialmente sensibili a presenze anche ridotte di questo erbicida. E gli effetti sul microbiota umano, la popolazione di 500 specie diverse di batteri che vivono nel nostro intestino, potrebbero essere ovviamente molto seri. E avere pesanti riflessi sulla nostra salute, soprattuto per chi, come noi, mangia molta pasta. Non è tutto. Si moltiplicano le continue evidenze che il glifosato influenzi il nostro sistema endocrino. In un articolo pubblicato sulla rivista Chemosphere intitolato “Glyphosate and the key features of an endocrine disruptor: A review“, alcuni scienziati hanno concluso che “il glifosato sembra avere otto caratteristiche chiave su dieci associate a sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino - e che - l’esposizione cronica a basse dosi dell’erbicida può avere un impatto sulla funzione ovarica”. In precedenza era stato l’istituto Ramazzini a giungere alle medesime conclusioni.

Riferimenti:

https://usrtk.org/wp-content/uploads/2020/11/Glyphosate-and-the-key-characteristics-of-an-endocrine-disruptor-A-review.pdf

https://ehjournal.biomedcentral.com/

https://www.sciencedaily.com/releases/2020/11/201120095858.htm

https://www.istat.it/it/archivio/importazioni

https://www.istat.it/it/commercio-estero

https://www.coldiretti.it/salute-e-sicurezza-alimentare/covid-96-import-grano-dal-canada-sos-glifosato

https://agrigiornale.net/import-export-cerealicolo-in-italia-nei-primi-sette-mesi-del-2020/#:~:text=Sulla%20base%20dei%20dati%20provvisori,stesso%20periodo%20dell'anno%20precedente.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=grano

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=glifosato

 

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