20.1.21

IL FUTURO: INFANZIA E ADOLESCENZA!

 

foto Gilan

di Gianni Lannes

L'umanità progredirà solo se noi esseri umani proteggeremo l'infanzia educando alla responsabilità l'adolescenza. Solo se dimostreremo a chi si è appena affacciato alla vita - con l'esempio concreto e virtuoso - che il valore più elevato per vivere in armonia con gli esseri viventi e la natura, è la libertà, accompagnata dalla verità.

L'amore è l'unico antidoto per non essere oppressi dai violenti e dai prepotenti che pretendono di sottomettere l'umanità con un pretesto virale.

A scuola il primo insegnamento dovrebbe essere basato sul valore dell'accoglienza, della condivisione, della relazione umana ancor prima di leggere e scrivere.

Invece la scuola (pubblica) è stata trasformata prima in un'azienda e adesso addirittura in una caserma, dove si inculca per forza l'indottrinamento corporale, con regole assurde, insensate ed illogiche, mediante compiti impartiti dal verbo unico.

La scuola per avere senso deve orientarsi con lungimiranza ad accogliere il futuro del mondo, composto di talenti diversi, eterogenei, che necessitano di confronto, di solidarietà, di empatia, di amicizia, di ascolto, di attenzione, di rispetto.

Non serve né l'educazione civica o di religione qualche ora strampalata alla settimana, per fare di un fanciullo un cittadino responsabile, se poi durante tutto il giorno si mantengono i bambini distanti ben mascherati con un bavaglio asfissiante.

E poi un voto numerico non dice della soggettività unica di un alunno. Infatti, è stato ampiamente dimostrato che un voto non fa e non riassume lo studente; peggio, è solo un mero giudizio espresso da un adulto con un ruolo istituzionale, che osserva standard imposti dall'autorità. Altra cosa è conoscere ogni singolo pargolo e accompagnarlo a raggiungere i propri traguardi, aiutandolo a sviluppare i suoi talenti. Quando nasce un bambino viene al mondo un nuovo cittadino.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuola

1 commento:

  1. Come sempre, lei ha pienamente ragione, la scuola dovrebbe insegnare ad amarci ed ad accogliere il simile ed il "diverso". invece insegna la competizione e la concorrenza.

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