5.8.20

SCUOLA DI PAURA, CONFORMISMO E RASSEGNAZIONE!



di Gianni Lannes


Chiuse prima di tutto e mai riaperte, nonostante le altre attività siano tornate comunque ad una presunta normalità. Nel belpaese al posto della pedagogia mandano in scena ad oltranza la fobia. Dovrebbero essere al centro della politica e dell'attenzione di tutti, invece, tutt' al più se ne parla per le mascherine da imporre anche ai più piccoli, le turnazioni inverosimili e i banchi telecomandati a distanza interpersonale, quando molte di esse sono a rischio crollo oppure sono ancora imbottite di amianto cancerogeno. Insomma, tutti in coda in veste di comparse per un film dell'orrore. Nel presente e nel futuro abbondano e si annunciano soltanto misure restrittive. Infanzia imbavagliata e adolescenza prigioniera.

Inutile nasconderlo: quello tricolore è un sistema educativo in crisi profondissima nell'era della tanto sbandierata conoscenza digitale: risultati educativi scadenti o inadeguati. E poi, imposizioni e distrazioni di massa eludono i veri problemi. 
 
A cosa serve oggi la scuola, o meglio l’intero sistema educativo? La scuola italiana produce reale conoscenza o cieca ubbidienza? La scuola non è un'azienda e neppure una catena di montaggio, dispensatrice di nozioni, omologazioni e conformismi. Istruire per competenxe (quelle degli alunni), valorizzare i talenti vuol dire non imporre un programma  valido per tutti, con l'unico risultato di un voto numerio o un giudizio scritto. L'alunno apprende cose che dimentica presto: nozioni che spesso non impiegherà mai nella vita, mentre avrà bisogno di sapere cose che la scuola non gli offre. In Italia il sistema di segnalazione coincide con il valore legale del titolo di studio. Si va a scuola, essenzialmente, per intascare il titolo, ossia per essere titolati a ricoprire uno specifico lavoro (che non arriverà quasi mai). Il vantaggio individuale sembra evidente, quello collettivo molto meno.

Perché non cambiano i programmi? Perché non si insegnano di più le materie che aiutino la logica, la filosofia, la matematica, la scrittura, la musica? Perché a scuola non si praticano concretamente le attività sportive? Perché a ricoprire i ruoli politici istrituzionali, delicati e strategici sono individui incompetenti ed incapaci? Perché non si ha il coraggio e l'audacia di un nuovo Rinascimento? L'obiettivo non dichiarato è forse annichilire una nuova generazione? Perché non si ha il coraggio di mettere in atto una ribellione civile per garantire la libertà?


Riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/08/a-scuola-di-fobia.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus  

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/06/scuola-distruzione.html