15.6.20

PIANO COLAO: BOCCIATO!



di Gianni Lannes

Ecco l'Italia del futuro già presente: il trionfo della tecnocrazia che spazza via i brandelli di democrazia. L'emergenza sanitaria è solo un pretesto per annichilire la libertà dei mansueti italopitechi. Parlamento esautorato ormai definitivamente. I cosiddetti esperti in materia economico e sociale, guidati da mister Vittorio Colao, hanno sfornato il mostro totalitario, mascherato e scopiazzato in alcuni passaggi da un libro sull'università, firmato anche da uno dei componenti della commissione. Tutto passa fondamentalmente attraverso la digitalizzazione del belpaese, vale a dire il controllo elettronico di ogni cittadino, anche mediante il telefono portatile. Si va, infatti, dalla forte limitazione del denaro contante, all'accelerazione del pericoloso 5G. E poi altri interventi peggiorativi sulle infrastrutture, sul turismo, sul codice degli appalti e sulla fiscalità, rispolverando il progetto del discusso Ponte sullo Stretto, tanto caro alla mafia; insomma, deregulation, per voler usare un inglesismo abusato dagli estensori di questo sangherato piano capitalista, in salsa eugenetica. Per non parlare di scuola e sanità pubblica. Nel primo settore alla fine dell’anno scolastico il governicchio grulpiddino non ha combinato nulla di positivo per cercare di creare i presupposti per una didattica autentica (in presenza) che segni una inversione di tendenza, rispetto alle croniche criticità che caratterizzano il nostro sistema educativo, dalla precarietà del personale docente, fino alle classi pollaio e l’annosa questione della agibilità degli edifici. In altri termini , sulla scuola è un trionfo della linea aziendalista, con continui riferimenti allo stretto rapporto tra sistema educativo e imprese. Sulla sanità al di là degli impegni dichiarati e i primi inadeguati investimenti, per ora non si vedono chiare inversioni di tendenza. Rilancio? Piuttosto, affondamento dello Stivale con annessa precarietà a vita, però legalizzata.



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