8.6.20

ITALIA: MARI ESPLOSIVI!



di Gianni Lannes


Bandierine blu? Piuttosto nere, di marca a stelle e strisce. I mari d'Italia trasformati in una discarica bellica, con il concorso attivo dei cosiddetti "alleati". Ecco il vero pericolo eluso ed occultato dalle autorità di ogni ordine e grado; altro che nuovo coronavirus. Anche l'ultima pubblicazione (datata anno 2020) dell'Istituto Idrografico della Marina Militare, attesta e documenta una tragedia dimenticata, dalle conseguenze letali. Bombe attive nel blu: residuati bellici - anche radioattivi e zeppi di iprite, fosgene e fosforo - accumulati in tutti i mari d'Italia, incluse le aree protette /(sulla carta), ovvero le riserve marine, come ad esempio le Isole Tremiti. Ordigni inquinanti e a rischio di esplosione che vanno dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri, grazie anche ai sempre attivi ed invadenti poligoni militari (soprattutto in Sardegna). Peraltro, le pericolose sostanze chimiche contenute in tali innumerevoli ordigni (in gran parte anglo-americani) come ha attestato nel 2003 uno studio dell'Icram, sono ormai entrate nel ciclo biologico, provocando malattie e morte in tanti ignari italiani. A quando una bonifica dei fondali marini del belpaese?





Riferimenti:


Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.

Gianni Lannes, BOMBE A...MARE!, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.