19.5.20

RILANCIO? AFFOSSA ITALIA E CONTROLLO TOTALE!



di Gianni Lannes


Umani alla stregua di codici a barre: da Atene ad Auschwitz, ma senza ritorno. Il nuovo coronavirus è un'occasione d'oro per l'eugenetica del XXI secolo. Burocrazia da grande fratello ormai onnipresente: date un'occhiata alla vostra tessera sanitaria, gestita dalla Sogei, che tiene in mano anche il gioco d'azzardo legalizzato. Dunque, senza lasciapassare sanitario, niente diritti civili. Oltre all'app tipo “immuni” della serie braccialetto, collare o guinzaglio elettronico, poi sarà la volta della criptovaluta nonché del microchip sottocutaneo, secondo le imposizioni di Bill Gates. E tornano in auge anche i campi di concentramento per "infetti", ossia positivi al Sars Cov-2, mentre il governicchio grulpiddino e i mass media propagano menzogne, alimentano la propaganda disinformativa, e al contempo, distolgono l'attenzione generale dai problemi cruciali.

Sabato sera (16 maggio 2020), il Conte Zelig - l'esecutore di ordini, affiancato dal Casalino - era stato addirittura categorico: «Il decreto Rilancio andrà in Gazzetta ufficiale già domani”, aveva assicurato il sedicente “avvocato del popolo”. E invece, tre giorni dopo, di quel testo in Gazzetta non c'è traccia, nonostante dalla approvazione del piano da 55 miliardi di euroni, in consiglio dei ministri, di giorni ne siano trascorsi ormai ben sei. Nelle casse dello Stato i soldi scarseggiano, perciò il bis Conte pensa di attingere ai 1.400 miliardi di euro nei conti correnti dei cittadini.

Ieri sera il testo è stato inviato alla Ragioneria generale dello Stato. Non tutto, però; solo una parte: 166 dei 255 articoli. Prima della verifica finale sulle coperture, c'è bisogno che anche l'altra parte del decreto, più ridotta della prima, venga inviata agli uffici della Ragioneria. Dopo la bollinatura, il testo verrà trasmesso al Quirinale per la firma scontata di Sergio Mattarella.
E comunque, la genesi del decreto era stata quanto mai problematica. Era il “decreto aprile” quando eravamo a marzo; ad aprile, è diventato “decreto maggio”. Poi, più prudentemente ribattezzato con un eufemismo sgangherato “Rilancio”. In Cdm doveva andarci sabato 9 maggio. Quando ancora il consiglio dei ministri non era concluso, l'ineletto Conte ha deciso di convocare la conferenza stampa serale per illustrare le misure contenute. 

 

Norme economiche a parte, uno dei punti base - è l'inquietante “Fascicolo Sanitario Elettronico” (FSE) sepolto nei cassetti istituzionali dalla prima richiesta inoltrata, fin dai tempi del governo Prodi, poi rilanciato dal governo Renzi, lo stesso che ha ceduto segretamente all'IBM, già in affari con Hitler, i dati sensibili della popolazione italiana. Infatti, il progetto Watson, è decollato in Italia, a partire dalla Lombardia, con il favore anche della Lega.


Quale migliore occasione della falsa pandemia inventata dall'OMS al soldo della Gates Foundation, per rilanciarlo a dovere? Si tratta di una super cartella clinica che contiene tutti i dati relativi alla nostra salute, alle nostre patologie, ai farmaci che assumiamo, nonché alle nostre scelte in tema di donazione degli organi e, soprattutto, alla nostra situazione vaccinale.


All’articolo 7 del Decreto Rilancio vengono prese in esame le “Metodologie predittive dell’evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione”. Il governo tricolore concede la facoltà al ministero della Salute di trattare e gestire non solo i dati sanitari di ogni cittadino, ma anche quelli “reddituali riferiti all’interessato e al suo nucleo familiare per lo sviluppo di metodologie predittive dell’evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione”.

Ma quali sarebbero mai queste “metodologie predittive”? In che cosa consistono? E con quale potere o autorizzazione mai il ministero della Salute può ficcare il naso nelle tasche dei cittadini?

Un altro mistero è anche l’Articolo 13 del Decreto, in cui si fa riferimento “Misure urgenti in materia di Fascicolo sanitario elettronico”. È specificato che nella cartella digitale di ciascuno di noi saranno inseriti tutti i documenti del sistema sanitario pubblico e anche di quello privato. Inoltre, vengono resi a disposizione del FSE “i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione di organi e tessuti”; mentre “le Anagrafi vaccinali regionali rendono disponibili al FSE i dati relativi alla situazione vaccinale”. Infine, tutti imbavagliati e a distanza, ma di quale sicurezza?


Riferimenti:

https://www.youtube.com/watch?v=rjyAOtJ8Enw&feature=emb_logo 


https://quifinanza.it/editoriali/video/decreto-rilancio-pdf-gazzetta-ufficiale-leggi-scarica/382753/



















Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017. 

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.