31.3.20

CORONAVIRUS DI GUERRA?

miitari russi in Italia

di Gianni Lannes

Nuovo coronavirus: evento epidemico insolito. Naturale o intenzionale? Qual è l'origine? Si tratta di una mutazione spontanea oppure di un'arma biologica? In tal caso chi sarebbe l'inventore? E l'untore? Chi vanta al mondo tale mostruosa capacità bellica? E il movente? La NATO per gli eventi insoliti come quello in corso, applica dei protocolli standard di sicurezza. Le autorità nascondono la verità? La fantascienza ha preso il posto della realtà? La tecnocrazia ha scalzato la democrazia (incompiuta)? Secondo un discutibilissimo studio pubblicato recentemente dalla rivista Nature, finanziato dalla Gates Foundation, "l'origine del Sars Cov 2 è naturale". Le ipotesi e le tesi addotte come verità assoluta, anzi dogmatica, spacciate addirittura per "prove", dai ricercatori sul libro paga della Gates Foundation, sono alquanto ridicole, eppure i mass media hanno ingoiato questa fake news scientista, vomitandola addosso all'opinione pubblica.






Torniamo alla realtà per dovere sociale di cronaca. Ecco alcuni fatti documentati. Militari russi e tecnici cinesi ormai scorazzano nella colonia Italia, col beneplacito del primo ministro Conte e del presidente Trump. E l'Alleanza atlantica? La Spagna ha chiesto aiuto al Patto atlantico, mentre l'Italia proprio, eppure, ce l'ha in casa in veste padronale dal 1949. Perché? I veggenti nordamericani avevano già previsto come da copione uno scenario dispiegato parzialmente sotto gli occhi dell'umanità. Si tratta del rapporto della Johns Hopkins dal titolo «Preparedness for a High-Impact Respiratory Pathogen Pandemic» pubblicato a settembre dell'anno 2019, presente sul portale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. 



Come avevo già scritto in passato, il documento pone le condizioni che aveva trattato anche il famigerato Bill Gates nel 2015, ossia la preparazione di un sistema di azione globale in caso di una epidemia o pandemia. Tra le cause di diffusione non escludono lo scenario di agenti patogeni trattati in laboratorio. Nel suddetto studio nordamericano è scritto testualmente:

«Se dovesse presentarsi un patogeno respiratorio ad alto impatto sia in modo naturale o come risultato di un rilascio accidentale oppure intenzionale, avrebbe probabilmente delle conseguenze significative sulla salute pubblica, sull'economia, sul sociale e sulla politica... I governi nazionali devono prepararsi per l'uso intenzionale d'un patogeno di tipo respiratorio. La preparazione ad un evento intenzionale deve includere il riconoscimento del fatto che la diffusione intenzionale di un patogeno respiratorio ad alto impatto potrebbe andare ad aggravare in maniera sostanziale le conseguenze straordinarie di una pandemia naturale con lo stesso agente».

militari russi in Italia



Quindi, non solo prevedono apertamente un rilascio intenzionale, ma suggeriscono inoltre che le conseguenze, appunto, sarebbero addirittura peggiori. Ed ecco il motivo:

«La differenza fondamentale tra una situazione di rilascio intenzionale e una in cui il patogeno respiratorio ad alto impatto si diffonde in modo naturale sarebbe la possibilità di perpetrare attacchi multipli o un “reload”, nel caso di attacco intenzionale».

A titolo d'esempio fantascientifico, si potrebbe compiere un primo attacco intenzionale in Cina per mettere in ginocchio la loro economia troppo esuberante, e poi magari un “reload” in Italia, magari per punire il governicchio grulpiddino, di qualche accordo stipulato di recente sulla “via della seta” a firma del ministro Luigi Di Maio (Huawei/5G) indigesto all'amministrazione Trump, attualmente in guerra con Pechino tramite i dazi. Un “reload” realizzato magari con un virus simile a quello rilasciato in Cina, ma non necessariamente identico. Allo zio Sam non mancano le risorse per la biowarfare anche nel cortile di casa (sacrificando come al solito civili, magari a New York, per evitare sospetti), ma soprattutto fuori, ossia all'estero e nelle colonie indisciplinate.

A tutt'oggi 31 marzo 2020, il serbatoio ed il vettore del Sars Cov2 non sono ancora noti e provati inequivocabilmente, a livello mondiale. Forse lo sapranno sul pianeta Marte (sic!). A tutt'oggi, almeno in Italia, l'Istituto Superiore di Sanità non ha ancora accertato un solo caso di morte provocato dalla malattia Covid 19. E non sono state realizzate autopsie sui deceduti inseriti arbitrariamente nel confuso contegio delle vittime contagiate dal nuovo coronavirus (la cui età media è di 78 anni). Attualmente, risultano frettolosamente compilate soltanto le cartelle cliniche dei trapassati, ma nessun accertamento scientifico è stato finora realizzato compiutamente. L'ISS non ha ancora accertato un bel niente sulle cause di mortalità.

Eppure i mass media e le autorità di ogni ordine e grado seguitano a mentire spudoratamente sul presunto killer orientale, gettando in un unico calderone tutti i trapassati a miglior vita. Se oggi una persona muore per una qualsiasi causa, anche cadendo accidentalmente dalla scale, allora d'ufficio, è stato il nuovo coronavirus. Ora avete capito come funziona il sistema della disinformazione pilotata alla voce esotica fake news? Anche i dati statistici offerti in pasto dalla Protezione Civile, sono falsati, come ha spiegato qualche giorno fa, la dottoressa Rita Celli, medico legale di chiara fama nazionale ed internazionale. Nella stagione 2016-2017 - secondo le cifre ufficiali dell'Istat - in Italia, a causa dell'influenza sono decedute ben 24.981 persone. Nello stesso periodo, sempre in Italia, sono morte a causa dell'inquinamento dell'aria, quasi 80 mila individui. Eppure i sudditi dello Stivale (isole annesse) non sono stati minimamente informati o reclusi a tempo indeterminato su parere dei televirologi dell'ultim'ora (bocciati agli esami a cattedra universitari - Camerino, Reggio Calabria, Roma - come nel caso documentato dell'imbonitore di turno Roberto Burioni).

Numerose nazioni recitano in tempi differenti, lo stesso copione OMS (anch'esso finanziato e controllato dalla Gates Foudation, come peraltro aveva già denunciato il Consiglio d'Europa in tempi non sospetti): è l'attuale trama in gran parte del mondo. Nel frattempo arrivano tutti “in aiuto” del belpaese: dai cinesi ai militari russi (invitati con nulla osta USA, ovviamente). Sembra evidente, quindi, che l'Italia è l'epicentro mondiale, o meglio il terreno di gioco del gigantesco esperimento di ingegneria sociale: vuoi per insignificanza politica sul piano internazionale, vuoi per mancanza di indipendenza e manifesto servilismo politico-economico. Gli italiani alla prova dei fatti schiaccianti e delle evidenze inequivocabili, sono il popolo (si fa per dire) più propenso ad ubbidire, prono a qualsiasi autorità. Nel frattempo si gioca la partita vera, quella inconfessabile (l'economia è solo un corollario) e va in onda qui da noi, o almeno è qui il quartier generale, è qui il detonatore, è qui che si concluderà prima o poi con le macerie fumanti. Non a caso un certo Mario Draghi, sul Financial Times l'ha sparata grossa: «Siamo in guerra contro il virus: se esitiamo il costo potrebbe essere irreversibile». Molti si chiedono, ma come ne usciremo, come si combatte il virus, come sparirà e se poi riparte il contagio? Eccetera eccetera. Distrazioni di massa? L'attenzione, ossia il panico è concentrato sulla malattia e il derivante rischio sanitario, perciò non vede quello finanziario del dominio assoluto. Come l'hanno fatta iniziare, la termineranno, resta da scoprire se nel frattempo (e per quanto tempo) ci faranno ballare una terribile tarantella, o se la faranno terminare per asfissia generale.

miitari russi in Italia
 

Obiettivo: seminare panico nella popolazione terrestre - soprattutto occidentale - così da giustificare le misure draconiane di limitazione della libertà? Finalità? A chi giova? Il solito ristrettissimo branco di psicopatici miliardari a capo di multinazionali ne traggono vantaggio personale. Ad esempio, un gigantesco fondo di investimenti come Bridgewater che a novembre del 2019 aveva scommesso 1,5 miliardi di dollari, ha ora incassato ben 14 miliardi di dollari. Come faceva sapere Ray Dalio, il fondatore del più grande di investimenti speculativi del mondo, che un nuovo coronavirus di origine naturae (secondo la traballante vulgata ufficiale dell'OMS) sarebbe spuntato dal nulla?
 
La tesi dell’origine americana è stata sostenuta anche (e in maniera più esplicita) da un altro Paese duramente colpito dall’epidemia: l’Iran. Che, come l’Italia, è uno dei terminali strategici di quella “Nuova via della seta” che rappresenta il progetto egemonico più importante di Pechino. La pandemia di Sars Cov2 viaggia lungo la Nuova Via della Seta. I Paesi che hanno stabilito un partenariato sia politico che commerciale sembrano essere quelli dove il virus ha avuto modo di diffondersi meglio. In Medio Oriente, il partenariato strategico tra Iran e Cina ha comportato una maggiore esposizione al Covid-19, e quindi tassi d’infezione e di mortalità ben più elevati. In Europa, l’Italia è un esempio simile. La sua economia è stata gradualmente appesantita dall’invecchiamento della popolazione. Il belpaese è stato il primo (e unico) Paese del G-7 ad accogliere con entusiasmo gli investimenti proposti dalla Cina per i porti di Genova e altre località, nell’ambito della Nuova Via della Seta. Cina, Iran e Italia: tre Paesi uniti dalla Via della Seta e dalle critiche ricevute da parte di osservatori non imparziali del campo filo-statunitense. Su tutti anche Edward Luttwak, che su La7 ha dichiarato: “Il coronavirus è il virus della verità, dove appare espone la verità”. Quale? Eccola: “Nel caso della Cina ha esposto che c’è una dittatura comunista che sopprime la verità. In Iran ha esposto il fanatismo religioso. Nel caso dell’Italia ha esposto la scarsa capacità amministrativa“. Parole che, proferite da un analista di peso come lui, hanno un significato importante. Lo stesso Luttwak a febbraio, sempre a proposito del Coronavirus, aveva detto: “La Cina non tornerà ad essere l’unico produttore, anche perché i costi sono aumentati. Inoltre nazioni come gli Usa, ma anche Giappone o Sud Corea, andranno a velocizzare il processo (che era già iniziato) che porterà fuori dalla Cina produzioni e tecnologie. Ci saranno altre vie d’espansione e molto tornerà ad essere prodotto in casa; vedremo una globalizzazione di ritorno, ampiamente prevista, con un cambio di modello che potrà avere impatti positivi sui mercati interni, perché ci sarà una rimodulazione del mercato del lavoro mondiale e si punterà su quello interno”. Una curiosità: un think tank molto legato al deep state americano, il CSIS (Centre for strategic and international studies) di Washington, proprio a ottobre dello scorso anno (il mese in cui, secondo Zhao Lijian, i soldati USA avrebbero portato il contagio a Wuhan), aveva simulato gli effetti di una pandemia globale da Coronavirus ed era stato usato proprio il ceppo del virus influenzale, analizzandoli “con un gruppo di una ventina di esperti di salute globale, bioscienze, sicurezza nazionale, gestione delle emergenze ed economia”.  Altra singolare coincidenza: Il Corriere della Sera del 6 dicembre 2019, riportava l’allarme degli analisti di Wall Street a seguito della mossa dell’Hedge Fund Bridgewater. Il quale, in un momento in cui l’economia reale segnava dati positivi e confortanti, decise di scommettere sul crollo delle Borse nel mese di marzo. Motivo per cui Ray Dalio, il fondatore di Bridgewater, aveva versato 1,5 miliardi di dollari per sottoscrivere contratti di assicurazione (‘put options’) con l’obiettivo di proteggere, in tutto o in parte, il portafoglio di gestione: circa 150 miliardi di dollari in azioni e investimenti finanziari“.



Ray Dalio




Anche i produttori di vaccini ci lucrano e neanche tanto alla lontana, visto che il prodottto ce l'avevano già pronto, come attesta un articolo del settimanale l'Espresso del 29 marzo 2020.
 

 
Qualcuno ha dispiegato armi biologiche al di fuori della fantasia o conoscenza comune? Ci sono componenti elettromagnetiche le cui funzioni hanno creato delle vere e proprie sinergie negative a danno degli umani? 

 
Virologia o geostrategia? Quanto all'Italia, risulta apparentemente inspiegabile, finora, la mortalità nella zona di Bergamo e Brescia. A proposito, che ci fanno da noi, i soldati russi specializzati nella biowarfare, sbarcati incredibilmente a Pratica di Mare per poi raggiungere la Lombardia in autostrada? Ma la NATO non è attrezzata per fronteggiare la situazione? Le squadre militari della Federazione Russa per la difesa CBRN (Chimica, biologica, radiologica, nucleare) che sono in Italia, dopo la telefonata Putin-Conte della scorsa settimana (e il via libera della White House), hanno confermato a Mosca la tesi di un attacco biologico, che non è a causa di SARS-CoV-2, bensì di un diverso vettore. Polmonite chimica? Sarin, Fosgene e Cloropicrina presentano effetti e conseguenze sull'organismo umano, simili al Covid 19? Il Sarin (agente nervino) è notoriamente un'arma chimica che attacca il sistema respiratorio. A dosi infinitesimali, magari immesse in aria o acqua, provoca esattamente i sintomi che sappiamo. Celebre per essere stato utilizzato nell'attentato alla metropolitana di Tokyo del 1995, nel quale morirono 13 persone e ne furono intossicate oltre 6200. I primi sintomi da avvelenamento da Sarin comprendono difficoltà respiratorie, irrigidimento del torace, difficoltà visive, accompagnati da sudorazione abbondante, nausea e vomito, rilascio involontario di feci e urina. Seguono spasmi muscolari, confusione mentale, coma, fino ad arrivare alla morte. La sintesi di questi composti è relativamente semplice, anche se molto pericolosa. Per questo motivo tali sostanze sono di solito usate come armi “binarie”: vale a dire che vengono conservate in una forma inattiva, che diventa attiva solo dopo un’ultima reazione di sintesi. In questo modo si evitano le complicanze legate all’immagazzinamento di una sostanza così pericolosa. 

Qual è il “vettore” della vera arma biologica di cui il Coronavirus (infettivo) sarebbe una copertura? Dato che il SARS-CoV2 è stato accusato di causare sintomi respiratori molto gravi e unici (il Covid-19), qualcuno può rendere istantaneamente di dominio pubblico lo studio che lo certifica? I 4 postulati di Koch, sono il fondamento di ogni ricerca microbiologica. Allora: dov’è lo studio in cui hanno isolato il virus; l’hanno messo in una coltura, l’hanno iniettato come virus purificato in un animale; hanno registrato sia i sintomi che il virus dovrebbe causare, sia la sua significativa proliferazione nell’ospite. Questo è l’unico sistema scientifico, attualmente validato che può provare la causalità in rapporto a una malattia da parte anche di un virus.


Non è tutto. C’è l’ulteriore problema dell’identificazione e del rilevamento specificatamente del virus. Al GISAID, l’istituto genomico internazionale, ci sono diverse e differenti sequenze del genoma della SARS-Cov-2. Quindi si tratta di virus diversi; o non sanno davvero di cosa stanno parlando gli esperti istituzionali e quelli sul libro paga del profitto economico?

Relativamente al rilevamento del virus, vari studi dimostrano che il test RT-PCR utilizzato per SARS Cov2 (o meglio i diversi metodi PRC usati da diverse Stati) fornisce circa l’80 per cento di falsi positivi. Tradotto: è totalmente inaffidabile. Lo studio basilare che attualmente fissa lo standard per il rilevamento di SARS Cov2 (Corman VM, Droste C. et al., 2020, Detection of novel Coronavirus by real time RT-PRC”) non appare un terreno molto solido per procedere alla chiusura dell’economia mondiale, ma soprattutto alla limitazione della libertà.

Com’ è possibile che un virus microscopico, definito il più contagioso della storia, piombi dalla Cina, aggirando interi continenti in un lampo, e si abbatta in due piccole città italiane, Bergamo e Brescia? Com’è possibile che non abbia infettato altrettanto massicciamente Milano? Com’è possibile che Milano, un complesso urbano di 5 milioni di persone, praticamente unita a Bergamo da una serie di città che le collegano, è stata appena sfiorata dal cosiddetto contagio? Ma allora questo virus è così intelligente da essere contagioso quando vuole e non contagioso quando non vuole. E ancora. C’è stata una grande ondata di morti in tutto il mondo? Dove esattamente, a parte la Cina? L’unico luogo in cui vi sono morti apparentemente al disopra della media sono Bergamo e Brescia, dove si sono verificati i due terzi di tutte i decessi in Italia attribuiti però senza prove scientifiche al virus Sars Cov 2. Perché un virus talmente supercontagioso colpisce solo quelle due provincie italiane? Singolare coincidenza: cittadine e cittadini di quelle due provincie furono effettivamente oggetto di una massiccia campagna di vaccinazione, che ha somministrato 185 mila vaccini antinfluenzali e più di 35 mila vaccini per il meningococco, contemporaneamente nel mese di dicembre 2019. Inoltre, nell'area insiste un gigantesco inceneritore di rifiuti: uno studio scientifico attesta una correlazione con l'inquinamento. Ed infine, proprio in quell'area è concentrata l'attività di geoingegneria ambientale della NATO. È quasi incredibile il passaggio degli effetti influenzali di un normale Coronavirus, così definito dall'Istituto Superiore di Sanità.

Qualcuno, per caso, ha colto l'occasione del coronavirus in circolazione, per aggiungere un qualche agente chimico che possa aver creato quelle diverse e violente polmoniti, di cui parlano i pazienti guariti e di cui soffrono ancora i pazienti intubati in terapia intensiva? Se questo fosse vero anche l'immagine dei camion militari che hanno portato via i corpi dei defunti, non era dettata da ragioni di sicurezza, ma forse per eliminare qualsiasi possibilità di verificare il vero motivo della loro morte. 

militari russi in Italia
 
Che altro aggiungere? Attendiamo con ansia che la squadra russa - che ha lanciato l’allarme attacco biologico a Mosca, riesca a spiegare meglio la situazione italiana. Ripeto: qual è il vettore della malattia letale, apparentemente diverso dal virus? I medici dei reparti militari specializzati in biowarfare, che il ministero della Difesa russo ha inviato in Italia per sostenere il governo del Conte bis contro il novello coronavirus, hanno iniziato le loro attività. Sono stanziati appunto a Bergamo, dopo la sfilata molto pubblicizzata lungo la Penisola - erano partiti dall'aeroporto di Pratica di Mare, dove nei giorni scorsi sono arrivati 15 enormi aerei cargo (un numero forse spropositato vista la consistenza nota del contingente). Hanno iniziato indefinite “operazioni di sanificazione”, usando sostanze ignote. Le perplessità sulla missione russa aumentano col passare dei giorni. A cominciare da dubbi tecnici. Cosa fanno esattamente questi militari russi? Che accordi di gestione della situazione ci sono con il governo tricolore? Cosa faranno esattamente? Alcune attività di sanificazione proposte sono utili? Quanto durerà l'operazione “dalla Russia con amore”? Cosa vuole ottenere Putin dalla missione? Per quanto noto saranno di aiuto all’ospedale da campo, che a Bergamo è stato messo in piedi dall’Associazione nazionale alpini. Altri sono stati assegnati alle case di riposo, come assistenza e soprattutto azione di sanificazione di alcuni istituti in cui il virus è dilagato. Soltanto? 

militari russi in Italia
 
La propaganda di Mosca è già all'opera: «Faranno quello che gli italiani non stanno facendo, proteggere i nostri anziani», è questo il tema di fondo di alcune uscite dal valore propagandistico che in Italia hanno seguito la narrazione russa. In realtà molte unità italiane civili, dalle Asl, stanno compiendo lo stesso compito in tutto il paese, ma senza clamore. Dunque, non c’è chiarezza sul ruolo dei russi: l’ambasciata russa in Italia critica chi ne chiede conto. E il governo italiano non ha fornito informazioni. Sono squadre militari con tipologie di assetti di cui dispone anche l’Italia, con qualità e caratteristiche riconosciute a livello internazionale. Potevano o dovevano già essere impiegati quelli italiani? Ma quanti sono i tecnici, ossia i soldati, che accompagnano gli specialisti? L’Istituto Superiore di Sanità ha emesso un parere scientifico non vincolante il 18 marzo, sostenendo che la sanificazione stradale non è necessaria per combattere SarsCoV2, e che potrebbe creare problemi logistici e sprechi di risorse. Alcune Arpa, come quella piemontese, hanno già detto che l’utilizzo di certi composti, come l’ipoclorito di sodio (la candeggina) è inquinante: inquinamento del suolo e delle falde. 
 
Un altro aspetto per niente chiaro è la durata della missione: per quanto tempo resteranno in Italia quei militari specializzati russi? O forse la missione più che una tempistica tecnica ha una durata politica: resteranno finché in Russia sarà utile pubblicizzare l’operazione? Il Cremlino è indubbiamente alle prese con la pandemia, sebbene diffonde dei numeri che minimizzano la crisi. Nei giorni scorsi l’istituto statistico russo ha reso noti i numeri della crescita delle polmoniti a gennaio: +36 per cento, ma non si sa a cosa siano collegate, perché non sono stati effettuati test – val la pena di ricordare che la Covid-19, la sindrome prodotta dal nuovo coronavirus, è una malattia di carattere respiratorio che nel caso più grave produce polmoniti devastanti.

E sebbene Mosca sostenga di essere colpita in modo basso dal virus, sui siti del governo si pubblicizza la costruzione di nuovi centri medici temporanei, di cui si stanno occupando i genieri dell’esercito. Serviranno per far fronte alla crisi che però ufficialmente non esiste. In Russia sulle Tv locali si racconta che forse c’è la possibilità che l’Italia sia un epicentro a sé del coronavirus: per questo gli esperti biologi e virologi russi starebbero indagando spiegano su Sputnik, e si dà implicitamente campo a un’opzione sollevata senza prove dal Global Times cinese nell’ambito della campagna revisionista con cui Pechino vuole smarcare dalle responsabilità sulla pandemia.

Sulla Rossiya24, canale all news governativo russo, Yaroslav Makeev, uno dei militari russi arrivati per sostenere l’Italia nella lotta all’epidemia di SarsCov2, ha raccontato che lui e i suoi commilitoni a Bergamo si occuperanno di compiere una “totale disinfezione di macchine, strade, acquedotti, con una sostanza che uccide agenti patogeni di coronavirus e quale verrà spruzzata tramite appositi macchinari”. Qual è il vero obiettivo della missione russa in Italia? È forse mutata la norma secondo cui militari di un paese straniero (tra l'altro non allineato alla NATO) con propri mezzi militari, possano circolare e operare senza il consenso del Parlamento? 
 
From Russia with love” (così definita ufficialmente dal dittatore Putin, proveniente dai ranghi del KGB) è un’operazione militare. In divisa. Senza troppi giri di parole. Proprio quello militare è il braccio del Cremlino che sta gestendo il cosiddetto “aiuto umanitario”, inviato da Mosca all’Italia. Sono stati mandati degli aerei cargo IL76, diversi medici dei reparti specializzati dell’esercito, unità mobili per il contenimento delle minacce batteriologiche, mezzi per la sanificazione del suolo e poi un numero imprecisato di tecnici in divisa. Il contingente russo ha tagliato per seicento chilometri la Penisola, salendo da Pratica di Mare a Bergamo, prima area operativa. A guidare l’operazione è il generale Sergey Kikot, il vice comandante del reparto di difesa chimica, radiologica, biologica dell’esercito russo. L’arrivo dei militari è stato deciso per volontà di Vladimir Putin, che avrebbe convinto l'ineletto Giuseppe Conte, nel corso di una telefonata del 21 marzo.




































https://tg24.sky.it/mondo/2020/03/25/coronavirus-spagna.html

http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-sanitario/emergenze/coronavirus

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

https://www.lastampa.it/rubriche/secondo-me/2020/03/10/news/bridgewater-il-fondo-usa-che-aveva-previsto-il-crollo-delle-borse-mondiali-1.38575273

https://www.bluerating.com/banche-e-reti/623147/coronavirus-anche-re-dalio-soffre

https://financecue.it/scommessa-bridgewater-contro-europa-coronavirus-crisi/17907/

https://www.nytimes.com/reuters/2020/03/18/business/18reuters-health-coronavirus-bridgewater.html

https://www.institutionalinvestor.com/article/b15yw0fcgtz1l8/how-ray-dalio-broke-into-china

https://www.youtube.com/watch?v=QW0Q8cSBpUA&feature=youtu.be

https://www.ilsussidiario.net/news/coronavirus-luttwak-una-crisi-definitiva-per-la-cina-modello-xi/1983704/

https://www.nature.com/articles/s41591-020-0820-9

http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/news/dettaglio/-/asset_publisher/default/content/emergenza-coronavirus-l-aiuto-della-federazione-russa-all-italia









Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.