12.1.20

L'ATTIMO FUGGENTE: UNO È TUTTO!

foto Gianni Lannes ©  

di Gianni Lannes

Quanto dura un momento? L'attimo fatale della vita che sopravvive nella memoria a dispetto dell'oblìo, della dittatura delle cose, della permanenza degli oggetti. Non esiste un tempo lineare e irreversibile che procede dal passato al futuro. Nella stagione del disamore, nell'era del frastuono, nell'epoca del consumo a tutti i costi, ignoriamo l'eterno presente e spesso non lo viviamo: l'attimo fuggente in cui possiamo agire e cambiare il corso degli eventi. D'altronde ignoriamo il ciclo dell'acqua che lega la nostra breve ma intensa esistenza alla terra. Basta osservare i fiocchi di neve. Perché sono tutti diversi, ma hanno sempre struttura ottagonale? Perché lo spazio vuoto, nascosto dall'atmosfera e dal campo elettromagnetico non è vuoto né omogeneo e isotropo. Generando campi magnetici deboli e ultra deboli il prodigioso oro blu sta riportando - nonostante l'abominio dell'uomo obnubilato dall'ingordigia del potere e dalla sete di dominio - l'armonia nell'universo, anche nei corpi e nelle menti umane. L'essere umano, comunque, non vede tutto.




  foto Gianni Lannes ©  

 
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Ogni notte in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo meteorologico, verso le 3:30 gli ormoni sgorgano a centinaia dalle nostre ghiandole endocrine, influenzano i nostri umori e, a volte, suscitano pure il risveglio, l'attenzione conscia all'unione invisibile tra il corpo (eros) e la psiche, sensibile agli umori e alle emozioni. Gli ormoni (molecole organiche) hanno effetti sui nostri modi di comunicare e sulla nostra fisiologia. La regolatrice del vitale sistema endocrino è la ghiandola pineale. La puntualità quotidiana e notturna della nostra secrezione ormonale svela l'utopia reale. L'amore è l'energia fondamentale.

 
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Quel messaggero invisibile ai sensi umani è il vento solare, vale a dire il plasma rapidissimo che sfugge dal sole e tocca appunto la superficie terrestre alle 3:30 di ogni giorno, quando ancora non splende la luce solare. La ri-connessione è il contatto cosciente e diretto con la madre Terra reale: far propri i ritmi naturali della Natura. L'unione interna al nostro corpo tra eros e psyche coincide con quella tra il Sole e la Terra che distano 150 milioni di chilometri, appena 8 minuti-luce. Dunque, è l'eros cosmico il fiume della vita. Altre che religioni, divinità e santi, ovvero nient'altro che gerarchie di dominio sul genere umano. Infatti, soltanto nel 1983 la Fisica ha scoperto il flusso copioso e velocissimo dei bosoni neutri Z, ossia la corrente vitale capace di animare tutti gli organismi viventi e indicare la sua pura fonte: il cuore cristallino di Gaia.