9.10.19

ADDIO PARLAMENTO IN ITALIA!

 
foto Gilan
di Gianni Lannes

Invece di dimezzare le spese militari, i grulpiddini col beneplacito anche della finta opposizione hanno inferto un altro calcio alla democrazia già singhiozzante. Illusioni, fumo negli occhi e tanta propaganda di basso livello pur di restare incollati a poltrone e cadreghini. Almeno è finita la farsa, ovvero la finzione istituzionale. L'assemblea parlamentare era stata già esautorata da un pezzo, accartocciata insieme alla Costituzione repubblicana, annichilita nel 2009 dal Trattato di Lisbona, senza dire della pletora di accordi segreti a partire dal 1954 (BIA), mai ratificati dai rappresentanti della cosiddetta sovranità popolare.

Un Parlamento vilipeso con una legge elettorale palesemente incostituzionale, come ha sancito la Consulta nel 2014, con un pronunciamento dimenticato, o meglio inapplicato. Ma ora va anche peggio. Con l'arroganza tipica di chi non ha intenzione di conoscere almeno la storia, ignorando la geografia e le lingue straniere, il ministro pro tempore degli esteri, esulta per il taglio dei parlamentari, ad opera di deputati e senatori abusivi, eletti con una norma fuorilegge, ossia antidemocratica. In ogni caso, si tratta di un risparmio economico risibile.

Se si vuole davvero risparmiare qualcosa in termini di soldoni pubblici sperperati dallo Stato, sarebbe opportuno quantomeno dimezzare il bilancio del ministero della Difesa, che ha sfondato il tetto dei 30 miliardi di euro annui, nonché ridurre tutte le spese militari e rinunciare definitivamente ai 90 fallimentari cacciabombardieri a capacità nucleare F-35.

E poi c'è il divieto del vincolo di mandato che i grullini telecomandati dall'estero voglio abolire. Vale a dire un colpo mortale alla democrazia rappresentativa, nel suo fondamento costitutivo rappresentato appunto dalla sovranità popolare. Non a caso la Casaleggio intasca un pizzo da ogni parlamentare 5 stelle. Vale la pena rammentare che ogni singolo deputato e senatore, è titolare dell'intera sovranità, in base ai principi del diritto costituzionale, non può in alcun modo essere considerato il rappresentante solo di una parte del popolo, ossia solo della parte che lo ha eletto. I parlamentari non possono essere i delegati dei loro elettori, con buona pace di politicanti senza scrupoli, palesemente anafabeti.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=corte+costituzionale