BIOGRAFIA

4.6.19

BILDERBERG: IL PACCO QUOTIDIANO



di Gianni Lannes

Quanto è piccolo il mondo: girano e rigirano le solite comparse. Il sodalizio globale che stende la sua ombra sul mondo dalla metà degli anni ’50, a sostegno della strategia di dominio USA/NATO, grazie soprattutto a David Rockefeller e poi Henry Kissinger (implicato nell’assassinio di Aldo Moro), è appena andato in onda a porte chiuse, in quel di Montreaux in Svizzera. E ha visto l’ingresso di due nuove reclute tricolori, Stefano Feltri (vice direttore del Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, difensore ad oltranza dei grullini) e nientedimeno che Matteo Renzi, ovvero quello che - in veste di inquilino pro tempore di Palazzo Chigi - ha ceduto nel 2016 all’Ibm, senza mandato parlamentare e soprattutto senza chiedere il permesso agli italiani, i dati sanitari sensibili dell’ignara popolazione italiana, in cambio del mero annuncio dell’investimento in Italia di appena 100 milioni di dollari da parte della multinazionale già in affari con Hitler per lo sterminio degli ebrei. Singolare coincidenza: il progetto Watston è decollato a suo tempo, in Lombardia, con l'avallo del governatore Roberto Maroni della Lega. A proposito, come mai Salvini "("il sovranista") non straccia quell'accordo segreto?

Ovviamente c’era l’immancabile Lilli Gruber, conduttrice televisiva dell’emittente La7. All’appuntamento blindato hanno partecipato anche Mike Pompeo (ex capo della Central Intelligence Agency, attuale segretario di stato), David Petraeus, generale, già capo della CIA, nonché Jared Kushner, consigliere (e genero) di Donald Trump per il Medio Oriente targato Netanyahu.

Il suddetto Feltri sul suo giornale (sic!), si fa per dire, ha difeso tale associazione criminale, spiegando che le sue riunioni si svolgono a porte chiuse “per creare un contesto di dibattitto franco e aperto, proprio in quanto non istituzionale” e se l’è presa con “i tanti complottisti” che diffondono “leggende” sul Bilderberg e sulla Trilateral. Nella foga, Feltri ha confuso chi li realizza per davvero i complotti con  chi invece li analizza e li smaschera; inoltre ha omesso di citare il magistrato Ferdinando Imposimato (venuto a mancare l’anno scorso), presidente onorario della Corte di Cassazione, che sull’argomento si era espresso con dovizia di riscontri: “Il gruppo Bildeberg è uno dei responsabili della strategia della tensione  quindi anche delle stragi”, a partire da quella di piazza Fontana, di concerto con la CIA e i servizi segreti italiani, con Gladio e i grippi neofascisti, con la P2 e le logge massoniche USA nella basi dell’Alleanza atlantica nel belpaese degli italidioti asserviti allo zio Sam. Allora che succede quando la verità viene svilita dalla menzogna propagandata dai masss media e dai politicanti?