5.8.18

INCUBO AD ARIA CONDIZIONATA


Venezia: "aerosochemioterapia" bellica


di Gianni Lannes

Incubo ad aria condizionata: con questo titolo, Henry Miller narrava già nel 1941 la deriva di una società “avanzata”, quella nordamericana, che garantiva (si fa per dire!) con l’artificio tecnologico la ricerca del sollievo dal caldo. E così facendo snaturava la realtà naturale, trasformando anche il clima in una possibilità di scelta consumistica: interni freddi che sbarrano fuori l’estate e surriscaldamento centralizzato per ignorare l’inverno. A proposito: l'uso del clima è un'arma. Titoli dei giornali odierni: "Bombe d'acqua dopo l'afa. Italia al fresco, l'Europa arde".

Oggi, con le risorse energetiche fossili in via di esaurimento, l’incubo ad aria condizionata investe anche Paesi meccanizzati, dopo gli esperimenti nucleari nell'atmosfera realizzati da USA-URSS negli anni '60. Prendiamo il caso dell’Italia dove le ventole esterne dei climatizzatori ormai campeggiano sulle facciate dei condomini accanto alle parabole tv. Qui, peraltro, i picchi dell’afa indotta dall’effetto serra degli esperimenti bellici in palese violazione della Convenzione Enmod dell’ONU (ratificata dalla legge statale italiana numero 962 del 1980 a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini), non fanno che aggiungere sofferenza metereologica a quella storicamente radicata dal solleone. In Italia l'inquinamento forzato dell'aria - secondo le statistiche ufficiali - miete ogni anno in media oltre 21 mila morti.

Narra la leggenda che a Genova, il 19 luglio 2001, durante la mattanza operata dalle forze dell’ordine tricolore a danno dei pacifisti culminata con l’omicidio del giovane Carlo Giuliani, l’allora primo ministro Silvio Berlusconi siglava un accordo segreto con Bush junior, proprio sui mutamenti climatici. 

Ai giorni nostri, dopo qualche settimana di apparente tregua, numerosi velivoli fantasma, hanno ripreso ad irrorare a bassa quota il belpaese. E’ sufficiente leggere i brevetti del Cnr per rendersi conto che la fantascienza ha surclassato la realtà.

riferimenti: