BIOGRAFIA

20.7.18

GASDOTTO TAP: A FAVORE I 5 STELLE





di Gianni Lannes

Svizzera e Germania ora ringraziano i grullini. Da Di Maio all’ultimo onorevole 5 stelle sono piombati in Puglia a carpire voti e garantire impegni (a chiacchiere fritte) sul fatto che se fossero andati al governo non avrebbero mai e poi mai consentito la realizzazione del gasdotto TAP. Invece...

Dopo essersi insediati nelle poltrone dell’ennesimo governo eterodiretto dagli interessi speculativi stranieri, i governanti grillini non solo acconsentono che l’infrastruttura si realizzi, ma il loro esecutivo in condominio con la Lega, di fatto si schiera a favore, consentendo l’approvazione dell’ultima tranche di prestito da parte della BEI (Banca Europea Investimenti) al consorzio internazionale TAP, controllato da interessi soprattutto elvetici.

A maggio scorso dopo il viaggio in Azerbaijan, anche l’inquilino del Quirinale ha preso posizione a favore dell’operazione speculativa: «Il gasdotto TAP si farà nei tempi previsti», seguito dalle rassicurazioni del titolare pro tempore della Farnesina, tale Enzo Moavero Milanesi.

Comunque entra nel merito la deputata Rosella Muroni (già presidente di Legambiente), autrice di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Costa:

«Così il M5S di governo fa retromarcia rispetto al M5S di lotta che in campagna elettorale si era sempre scagliato contro l’infrastruttura. Non si fermano i cantieri, né si sospendono i lavori perché, secondo il ministro, grazie alle stringenti prescrizioni imposte, gli impatti ambientali non sarebbero significativi. A noi risulta che gli impatti ci sono e le prescrizioni non vengono rispettate fino in fondo. Magari aiuterebbe rafforzare i controlli su questa opera dannosa e inutile».