15.9.16

UNIONE EUROPEA: UN’INVENZIONE UNITED STATES OF AMERICA




di Gianni Lannes

Ecco le prove ufficiali. Altro che padri nobili, c'è sempre lo zio Sam. Qualche giorno fa, in Italia, qualcuno ha scoperto l’acqua calda, a proposito della genesi segreta della cosiddetta “Europa unita”. A Washington i documenti interessanti sono stati desecretati negli anni ’90. Le carte che però non riportano i libri di storia contemporanea, sono emerse 16 anni fa negli Archivi nazionali degli Stati Uniti d'America, grazie all'indagine  di Joshua Paul, ricercatore della Georgetown University.  

In seguito uno studioso inglese, Richard J. Aldrich dell'università di Nottingham, ha scritto una documentata dissertazione, intitolata “OSS, CIA and European unity: The American committee on United Europe, 1948-60” (“OSS, CIA e Unità Europea: il Comitato Americano per l’Europa Unita, 1948-60 “) pubblicata da Diplomacy & Statecraft il primo marzo dell’anno 1997. 

Nel settembre del 2000 tornò sull’argomento il quotidiano britannico The Telegraph. I riscontri documentali attestano che il vecchio continente nel secondo dopoguerra ha avuto genitori prezzolati e telecomandati - Jean Monnet, Robert Schuman, Józef Retinger, Paul-Henri Spaak, Robert Marjolin - eterodiretti come i politicanti dei giorni nostri.

fonte:




di Richard J. Aldrich 

"... Dopo il 1945, un certo numero di organizzazioni occidentali, non soltanto agenzie di intelligence, stilarono programmi di operazioni segrete finalizzate a scalzare l’influenza comunista in Europa e ad assicurare l’accettazione del piano Marshall; ne sono stati documentati esempi nei campi della politica elettorale, del sindacalismo e degli affari culturali. I funzionari statunitensi che cercavano di ricostruire e stabilizzare l’Europa del dopoguerra lavoravano seguendo il principio che ciò richiedesse una rapida unificazione, che portasse magari agli Stati Uniti d’Europa. L’incoraggiamento dell’unificazione europea, uno degli elementi più consistenti della politica estera di Harry S. Truman, trovò un’enfasi ancora maggiore sotto il suo successore, il generale Dwight D. Eisenhower. Inoltre, tanto sotto Truman e quanto sotto Eisenhower, i politici statunitensi concepirono l’unità europea non solo come un importante fine in sé, ma anche come un modo per risolvere il problema tedesco...

Una delle operazioni segrete statunitensi più interessanti nell’Europa del dopoguerra fu il finanziamento del Movimento Europeo. Il Movimento Europeo fu un’organizzazione globale che guidò un gruppo di organizzazioni prestigiose, ma disparate, sollecitando una rapida unificazione in Europa, concentrando i loro sforzi sul Consiglio d’Europa, e annoverando come suoi cinque presidenti onorari Winston Churchill, Paul-Henri Spaak, Konrad Adenauer, Leon Blum e Alcide de Gasperi. ...  l’apporto segreto di più di tre milioni di dollari tra 1949 e 1960, per lo più da fonti governative statunitensi, sia stato cruciale per gli sforzi volti a stimolare il consenso di massa al Piano Schuman, alla Comunità Europea di Difesa e a un Parlamento Europeo con poteri sovrani. Quest’apporto segreto non è mai stato inferiore alla metà del budget del Movimento Europeo e, dopo il 1952, probabilmente mai meno dei due terzi. Nel contempo si cercò di indebolire la leale resistenza del governo laburista britannico alle idee federaliste...

Questo saggio si concentra sulla dimensione statunitense di queste attività[4]. Tramite dell’assistenza americana fu il Comitato americano per l’Europa unita (American Committee on United Europe – ACUE), diretto da figure di alto livello dell’intelligence americana. Questo ente fu organizzato a inizio dell’estate del 1948 da Allen Welsh Dulles, in seguito capo di un comitato che controllava l’organizzazione della Central Intelligence Agency (CIA) per conto dell’Agenzia per la sicurezza nazionale (National Security Council – NSC), e inoltre da William J. Donovan, ex direttore dell’Ufficio per i servizi strategici (Office of Strategic Services – OSS) durante la guerra. Dulles e Donovan rispondevano a richieste separate di assistenza da parte del conte Richard Coudenhove-Kalergi, un attivista veterano pan-europeo di origine austriaca, e da parte di Churchill. L’ACUE lavorò a stretto contatto con funzionari governativi statunitensi, in particolare con quelli dell’Amministrazione per la cooperazione economici (Economic Cooperation Administration – ECA) e anche con il Comitato nazionale per l’Europa libera (National Committee for a Free Europe)... Dopo il giugno del 1948, tuttavia, queste attività furono dirette in teoria dall’OPC di Frank Wisner, istituito dalla direttiva NSC 10/2, che richiamò il bisogno di operazioni segrete di cui, «se scoperte, il governo degli Stati Uniti avrebbero potuto plausibilmente negare la responsabilità». Nonostante fosse sotto la tutela amministrativa della CIA, l’OPC prendeva ordini dal Dipartimento di Stato e dall’NSC, perché la NSC 10/2 aveva stabilito che, anche se il Dipartimento di Stato non avesse preso alcuna responsabilità per le operazioni dell’OPC, tuttavia lo Stato avrebbe dovuto «mantenere una guida ferma»[11]. Vi era la ricetta per lotte interne e confusione, come osservò un ufficiale dell’OPC: «L’autorità divisa o parziale non funziona mai. Nessuna persona o agenzia può servire insieme Dio (SNC), Mammona (lo Stato) e un (solo) padrone amministrativo e finanziario qual è adesso il direttore della CIA». Nel 1950, il nuovo direttore della CIA, Walter Bedell Smith, insistette che l’OPC fosse pienamente integrata con la CIA, un processo che si rivelò lento e maldestro... gli ampi obiettivi delle operazioni americane nell’Europa del dopoguerra sono adesso chiari. Essi si dividono in cinque categorie. Primo, furono sussidiati i partiti politici, spesso della sinistra non comunista e del centro. Durante le elezioni italiane del 1948, per esempio, a vari gruppi politici furono versati milioni di dollari, che aiutarono a rivitalizzare la campagna fino ad allora fiacca del futuro primo ministro, De Gasperi. Secondo, nella lotta per il controllo delle organizzazioni internazionali del lavoro e per i sindacati di Italia e Francia, sindacalisti americani ed europei aiutarono a indebolire la Federazione Mondiale dei Sindacati controllata dai Sovietici... 

Il lavoro fatto da Braden, Dulles e Bedell Smith come direttori dell’ACUE andò di pari passo con la loro riorganizzazione amministrativa della CIA e lo sviluppo di nuovi controversi programmi che avrebbero avuto alla fine ripercussioni sia negli Stati Uniti che in Europa. La Divisione per le organizzazioni internazionali di Braden fu anche coinvolta nel quarto tipo di operazione segreta statunitense – stimolare dissenso negli Stati satelliti dell’URSS. Questo sforzo fu incanalato attraverso il Comitato nazionale per un’Europa libera, più tardi conosciuto come Comitato Europa Libera (Free Europe Committee), che controllava Radio Europa Libera (Radio Free Europe) e Radio libertà (Radio Liberty). La maggior parte del lavoro, fatto con l’aiuto di gruppi di esuli irascibili appartenenti all’Assemblea delle nazioni europee prigioniere (Assembly of Captive European Nations – ACEN), fu coordinato dalla nascente stazione della CIA di Monaco, che dette aiuto anche a gruppi di resistenza nell’Europa dell’est. Infine, l’OPC e poi la CIA crearono delle reti stay-behind o GLADIO, progettate per offrire resistenza, e addestrarono persone fuggite dall’Europa dell’est come forze speciali contro la possibilità di un’invasione sovietica in Europa occidentale...

Le origini degli aiuti segreti ai federalisti europei possono essere ricondotte a Coudenhove-Kalergi. Come altri eminenti pan-europeisti del periodo fra le guerre, esempio tipico il ministro degli esteri francese Aristide Briand, le sue idee dovevano molto alla disillusione causata dalla prima guerra mondiale. Esiliato negli Stati Uniti nel 1943, nel marzo 1947, alla vigilia dell’inaugurazione del piano Marshall, ebbe successo nell’influenzare i senatori americani J. W. Fulbright ed E. D. Thomas perché il Congresso sostenesse l’idea dell’unità europea e riuscì a far passare le mozioni a favore degli “Stati Uniti d’Europa” al Senato e alla Camera dei Rappresentanti. Allen Dulles e William J. Donovan, che nel 1947 si erano collegati alla campagna di Coudenhove-Kalergi per il sostegno americano, si unirono ora per creare il Comitato per un’Europa libera e unita (Committee for a Free and United Europe), di breve vita, progettato per pubblicizzare l’unità europea negli Stati Uniti e offrire sostegno ai gruppi federalisti in Europa. Esso fu formalmente fondato il 19 aprile 1948 con il senatore Fulbright come suo presidente e William Bullitt, ex ambasciatore in Francia, come vice-presidente. Ma questo comitato doveva godere di poco più che un’esistenza sulla carta. Inoltre, nell’estate del 1948 un gruppo rivale, il più prestigioso Esecutivo internazionale del movimento europeo (International Executive of the European Movement), strettamente legato a Winston Churchill, arrivò a New York per sollecitare la formazione di un comitato americano di sostegno ai suoi sforzi per l’unificazione. La missione era guidata dal presidente dell’esecutivo internazionale del movimento europeo, Duncan Sandys, e comprendeva il suo segretario generale Joseph H. Retinger e il capo del sotto-comitato alle finanze del Movimento Europeo, il maggiore Edward Berrington-Behrens. Per evitare l’imbarazzo di due comitati americani che sostenessero gruppi rivali, il conte Coudenhove-Kalergi, che aveva rivelato un carattere piuttosto permaloso e difficile, fu messo da parte tra recriminazioni risentite. Un nuovo ente, il Comitato americano per l’Europa unita (American Committee on United Europe – ACUE) fu formato per sostenere Churchill e il Movimento Europeo. Nonostante fosse allora solo leader dell’opposizione in Gran Bretagna, Churchill rimaneva il più prestigioso statista europeo. Peraltro, Churchill fu l’effettivo fondatore del Movimento Europeo...
 
Il Movimento Europeo concentrò le sue speranze sull’Assemblea europea a Strasburgo, che nacque dal Trattato di Bruxelles del 17 marzo 1948. Alla fine dell’ottobre 1948 i poteri coinvolti nel Trattato di Bruxelles decisero di istituire il Consiglio d’Europa, consistente di un Consiglio dei Ministri e un’Assemblea europea consultiva che, in pratica, funzionava come una conferenza irregolare di delegati nazionali. Questa decisione fu confermata in un incontro di ministri degli esteri a Londra dove lo Statuto del Consiglio d’Europa fu firmato come Trattato di Westminster il 5 maggio 1949...  
 
La funzione primaria dell’ACUE era di finanziare gruppi non ufficiali che lavoravano per l’unità, molti dei quali si originarono – o trassero i loro membri – da gruppi della resistenza con cui Donovan e Dulles avevano lavorato in precedenza. I suoi direttori enfatizzavano i recenti risultati dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (OEEC), vedevano questa e la futura unità politica fornire «i legami di una forza reale» per un’organizzazione NATO. Nel 1950 sostenevano (in modo un po’ iperbolico) che proposte recenti per una Comunità di Difesa Europea fossero «al centro dei dispositivi militari della NATO». L’ipotesi che sosteneva la maggior parte del pensiero dell’ACUE era che l’unificazione avrebbe risolto i vecchi problemi del nazionalismo europeo, facendo accettare alla Francia e agli altri lo sfruttamento della forza militare tedesca. Per tali ragioni Donovan, in particolare, preferiva il piano Schuman, uno schema per integrare l’industria pesante in Francia e Germania. Criteri severi furono impostati per la concessione di sussidi: i programmi dovevano essere «concreti» e il gruppo sostenuto doveva credere in un rapido, anziché graduale, avvicinamento all’integrazione europea occidentale; includendo il sostegno (a) al potenziamento del Consiglio d’Europa perché guadagnasse una maggiore autorità politica, (b) alle prime realizzazioni degli scopi di base del Piano Marshall, dell’Atto di Reciproca Sicurezza e dell’Organizzazione Nord Atlantica per la Sicurezza. I programmi che avrebbero ricevuto sostegno dovevano anche facilitare l’inclusione della Germania Occidentale in un’Europa unificata ed avere il potenziale per influenzare una sostanziale fetta di opinione in Europa. Infine, il loro lavoro «non doveva essere in contrasto con la politica estera degli Stati Uniti». Gli scopi secondari dell’ACUE, pienamente dichiarati, comprendevano pubblicizzare l’unità europea all’interno degli Stati Uniti, influenzando il Congresso sui temi europei e sponsorizzando ricerche e studi sul federalismo. Questo lavoro dichiarato permetteva all’ACUE di mantenere un’esistenza pubblica con uffici a New York...".

riferimenti:










1 commento:

  1. La farina del diavolo si trasforma prima o poi in crusca, ci volessero altri 100 anni!

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