22.5.16

QUANDO LO STATO ITALIANO AMMAZZO' FALCONE E BORSELLINO!






di Gianni Lannes


Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati assassinati da un apparato statale, ovvero dal Sisde, con manovalanza di "cosa nostra". Soltanto i servizi di sicurezza erano perfettamente a conoscenza di tutti gli spostamenti segreti dei due magistrati. E non si sono fatti scrupolo di trucidare i loro colleghi della Polizia, di scorta ai due magistrati. Chi sono i reali mandanti e qual è il vero movente? Provate a ricordare cos'è avvenuto nel 1992 e chi soggiornava indegnamente a palazzo chigi e al quirinale. Ma pensate davvero che Riina e Provenzano abbiano fatto tutto da soli? Questi due quaquaraquà potevano esser arrestati già nel 1989. Invece, andò in onda la cosiddetta trattativa.
 
Da questo Stato tricolore incardinato sulla mafia istituzionale, eterodiretto dall'estero, subordinato a potentati stranieri e meno che meno sovrano, dove sulla scena imperversa la recita dei professionisti dell'antimafia, non potrà mai arrivare né verità né giustizia! Non dimentichiamo che Falcone e Borsellino sono stati santificati soltanto da morti, perché quando erano in vita sono stati proprio i magistrati i primi a rendergli la vita difficile, per non dire dei politicanti venduti come oggi al miglior offerente. Fuori la mafia dallo Stato, essa è organica al potere.




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