4.5.15

ITALIA: MARI RADIOATTIVI!




di Gianni Lannes



Bella stagione alle porte? Allegria, ma attenti al tuffo, perché non scampano all'inquinamento nucleare, neppure le "aree marine protette", ovviamente sulla carta! Nel Tirreno, Jonio e Adriatico c’è più radioattività che mare incontaminato. Ma per le autorità criminali nostrane, telecomandate dall'estero, "va tutto bene". I rilevamenti dell’IAEA e prima ancora del Cnen e dell'Enea, sia pure sottostimati o censurati, parlano chiaro, basta compulsarli. 



Altro che bandierine blu. Pensate un pò: già durante gli anni Ottanta, nei crostacei e nei pesci tirati a galla in Calabria, come in Sicilia e Sardegna, oppure Lazio e Campania, in Liguria o Toscana, emergono dosi rilevanti di plutonio 239. Si tratta di un radionuclide artificiale che uccide per 24.400 anni. Ecco, come è stata ridotta l'Italia dopo un settantennio di "liberazione alleata".

Tranquilli. Anche dosi infinitesimali di radioattività possono innescare processi irreversibili di mutagenesi e cancerogenesi! In sostanza: si perde fertilità e vita. 

Complimenti agli italidioti che seguitano ad applaudire i carnefici e a dividesrsi e suddividersi in tifoserie, invece di destituirli per sempre. Non siamo cavie. Che abbiamo da perdere? Semplice: le catene.


riferimenti:

















 

http://www.researchgate.net/publication/230226025_Mediterranean_Sea_Radionuclides




















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