8.3.14

TARANTO: PAPPADAI, DIGA DI RIFIUTI INVECE CHE ACQUA. DIMISSIONI DI VENDOLA!

diga del Pappadai: lastre del cancerogeno amianto abbandonato in disfacimento

di Gianni Lannes

 
Bentornati in Puglia, una delle 5 regioni italiane a rischio desertificazione. Ecco un enorme invaso nel territorio di Monteparano, ai confini con l’agro di Grottaglie in provincia di Taranto. Il bacino idrico - un’opera pubblica mai collaudata - è stato progettato per contenere 20 milioni di metri cubi d’acqua prelevati (a parole) in Basilicata. Solo che l’oro blu lucano - sempre più impestato dagli idrocarburi trafugati dall’Eni - non ha mai fatto la sua apparizione. 

Doveva servire a irrigare 7.200 ettari di terra nel Salento e nel tarantino, che però di acqua non ne hanno visto neanche una goccia, se non quella piovana. A scorrere è stato solo un fiume di denaro pubblico, erogato dall’ignaro contribuente italico: attualmente 250 milioni di euro. Al posto dell’acqua, in compenso sono confluiti quantità industriali di rifiuti, in particolare il cancerogeno amianto.

Il 18 ottobre 2012 ho denunciato in diretta televisiva su Rai 3 questa situazione di pericolosa illegalità e insalubrità per la salute pubblica e l'ambiente, ma non è servito a niente. 

Allora, Nicola Vendola si dimetta dalla carica di presidente della Regione. Queste distrazioni non sono ammissibili da chi addirittura si autoproclama un ecologista. E, comne ben sa, il parolaio di Terlizzi, l'elenco di illegalità ambientali istituzionalizzate, è lungo assai. Per la cronaca: Vendola fa il governatore - al suo secondo mandato consecutivo - dal 2005.






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