22.2.14

GAS: DAUNIA DEPREDATA DA REGIONE PUGLIA, STATO E MULTINAZIONALI

fonte: ministero Sviluppo economico




 
di  Gianni Lannes


Sottosviluppo imposto ad un territorio antico e prezioso, usato come colonia da sfruttare fino alla fine. Una terra da depredare, priva di una rappresentanza politica, anche se vanta consiglieri ed assessori regionali, nonché parlamentari, che però, pensano unicamente agli interessi personali o di bottega. In loco è stato scoperto negli anni '60, il più grande giacimento di gas d'Italia; attualmente sfruttato a man bassa e sempre più, anche da multinazionali straniere, grazie alle concessioni rilasciate dalla giunta regionale del sedicente ecologista Nichi Vendola. La Puglia è baricentrica: tutto il resto non conta niente.

Monopoli (2010): apertura di campagna elettorale

Nell'antica Daunia terra cara a Federico II - anche in aree naturalistiche e zone archeologiche - attualmente, grazie anche al via libera della giunta regionale con tanto di firma di Nicola Vendola e dei suoi degni compari e allegre comari, incombono secondo i dati ufficiali del ministero dello Sviluppo Economico, aggiornati al 31 dicembre 2013, i seguenti titoli minerari: 

ben 14 concessioni di coltivazione idrocarburi che si estendono su di un'area di quasi 1.500 chilometri quadrati. A cui si aggiunge 1 concessione di coltivazione idrocarburi di 41,75 chilometri quadrati ed un recente permesso di ricerca accordato con il parere favorevole della Giunta Vendola alla Cygam Energy, ovvero alla Vega Oil. I beneficiati sono principalmente: Eni, Edison, Medoilgas, Petrex, Canada NW, Cygam, Delta Energy e, appunto, la straniera Vega Oil.

Non è tutto: su questo martoriato territorio incombono altre 8 istanze per permessi di ricerca idrocarburi che distruggeranno quanto non hanno ancora devastato dagli invasivi impianti industriali eolici e fotovoltaici, realizzati strappando sovente la terra ai contadini. Dietro a tutti questi progetti speculativi ci sono potentati onnipervadenti, in particolare banche nazionali ed estere.



Diritti, royalties agli autoctoni? Neanche gli spiccioli. Eppure, il direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico, Franco Terlizzese, ha inviato una nota - certo non l'unica - direttamente al presidente Vendola in cui si legge: 

«... per le produzioni di idrocarburi dell'anno 2009 risulta da erogare direttamente a codesta regione la somma di euro 1.896.091... Tale importo è finalizzato a benefici per i residenti del territorio della provincia o del comune interessato alle attività di estrazione».

Per la cronaca in Capitanata ci sono comuni che non sono stati ancora coperti dalla rete di metanizzazione, anche se il gas naturale - ironia della sorte - viene estratto da questo sottosuolo. Addirittura la popolazione locale paga una salata bolletta del gas ai francesi di EDF e non ha mai beneficiato né di sconti e nemmeno di prezzi calmierati. In altri termini, una ruberia legalizzata dallo Stato e dalla Regione.

Da mezzo secolo lo Stato italiano, col favore della cosiddetta rappresentanza politica locale che ha imbonito la gente per tenerla buona, o costringerla tuttora alla forzata emigrazione, sottrae a questa terra ed alla sua gente, miliardi di metri cubi di metano, convogliati al nord, o sfruttati in loco da due centrali turbaogas, una a Candela (Edison) e l’altra a San Severo (En Plus, già Mirant).

Governatore Vendola, dal 2005 (anno in cui è salito al potere in quel lungomare di Bari) ad oggi, quanti milioni di euro sono confluiti nella casse della Regione, destinati alla popolazione della Daunia? Che fine hanno fatto quei soldoni sotto la voce diritti economici (royalties)?

Al popolo Dauno non vanno neanche le briciole ma soltanto l'inquinamento come nel caso di Ascoli Satriano, dove l'Eni ha inquinato le falde acquifere, oppure come nei casi di Lucera e Biccari, compresi gli inceneritori fuorilegge (alla voce Marcegaglia) - che annovera fra le prime vittime, proprio gli esseri più indifesi, vale a dire i bambini.

Altri, alti livelli. Questa è mafia o non è mafia - di colletti e grambiulini apparentemente immacolati - legalizzata dallo Stato? O forse, si ritiene che la criminalità organizzata sia soltanto quella bassa manovalanza che si vede per strada e finisce nella cronaca nera?























http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/provincia.asp?ub=T&regione=PU&tipo=PRT& numerofasi=4









Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.