29.5.13

TERREMOTI PROVOCATI DALLO SFRUTTAMENTO DEL SOTTOSUOLO. IL POPOLO ITALIANO CARNE DA MACELLO



Aspen Institute Italia: Kissinger+ Napolitano, Tremonti, Elkann...



di Gianni Lannes

In Italia lo stillicidio è ininterrotto. Scossa dopo scossa, tornano in discussione corposi e sottovalutati dubbi relativi alle attività dell’uomo, armato e non, contro la natura ed il genere umano. A dicembre dell’anno 2012 è stato pubblicato sul Bulletin of the Seismological Society of America uno studio - intitolato “From Induced Seismicity to Direct TimeDependent Seismic Hazard” - di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell'università Federico II: Vincenzo Convertito, Nils Maercklin, Nitin Sharma e Aldo Zollo. Sul portale online dell’INGV dal 16 gennaio 2013 è riportato il seguente comunicato stampa:

«Uno studio scientifico propone un metodo per il monitoraggio del rischio derivante dalla sismicità indotta dallo sfruttamento geotermico del sottosuolo. L’esplorazione del sottosuolo finalizzata alla produzione di energia tramite lo sfruttamento del calore interno della terra (l’energia geotermica), ha comportato in alcuni casi un aumento del rischio sismico. Infatti, nel corso di operazioni relative al pompaggio o all’estrazione di fluidi geotermali sotterranei, si sono verificati terremoti medio-piccoli…».


TRIVELLE SUL VULCANO MARSILI IN FONDO AL MAR TIRRENO. PERICOLO MAREMOTO INSABBIATO DALLO STATO

 
trivellazione del vulcano attivo Marsili (foto Eurobuilding)





di Gianni Lannes

Il rischio sale dagli abissi marini del Mediterraneo. Ma la Natura non ha alcuna responsabilità. E’ l’uomo che per sete di profitto economico trapana addirittura il più grande vulcano attivo d’Europa, che giace sul fondo del Tirreno, a poca distanza dalle isole Eolie. Si tratta di un’area marina solcata da faglie sismiche attive, zona notoriamente sismogenetica, ossia in grado di produrre terremoti. L’azione consiste nel trivellare il fianco roccioso del monte vulcanico da una piattaforma semisommergibile, per la modica spesa di 2 miliardi di euro. Chi c’è dietro? I soldi e gli interessi sono di investitori stranieri. Il “Marsili Project” prevede l’acquisizione di dati, la perforazione e quindi l’estrazione di energia dal fondo subacqueo. Conseguenze sull'ecosistema, sulle isole e sulle aree costiere italiane? 

28.5.13

ECONOMIA DI MADRE NATURA



Valle della Luna - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



di Gianni Lannes


Il fatto che le sedicenti società “avanzate” misurino il progresso attraverso l’aumento del prodotto interno lordo (pil), l’indicatore monetario non a caso inventato dall’economista Colin Clark, implica che si può progredire nello sviluppo soltanto producendo e consumando più merci, e pertanto sfruttando sempre più le foreste, le miniere, il suolo, il sottosuolo, le acque, i mari, gli oceani, e gli esseri viventi compreso l’essere umano, ed inquinando sempre più l’ecosistema terrestre.

Infatti, secondo Karl Marx, “la vera essenza del capitalismo è l’espansione”. L’attuale economia di mercato, ovvero di rapina, è però incompatibile con l’integrità ambientale.
Finché il diritto imperante considera le creature viventi “cose” e non esseri viventi, esso sarò cieco di fronte alla possibilità che questi possano diventare soggetti di diritti.
La conseguenza è la negazione di qualsiasi dimensione sacra o spirituale a qualsiasi forma di vita della Terra. Gli unici diritti riconosciuti dal diritto sono quelli applicabili in tribunale e possono essere detenuti solo dagli umani o dalle persone giuridiche come le aziende. Dalla prospettiva distorta dei sistemi giuridici in vigore sul pianeta Terra, ciò significa che miliardi di altre specie viventi sono fuorilegge e come tali sono effettivamente trattate.

La parola ecologia è stata coniata nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel che aveva suggerito la necessità di una disciplina autonoma rivolta alla descrizione dell’influenza che l’ambiente esercita sugli esseri viventi.

Tale materia di ricerca avrebbe dovuto descrivere sia gli scambi di materia e di energia fra gli esseri viventi tra di loro, uniti da catene e reti alimentari. Non a caso lo studioso definì l’ecologia “economia della natura”.

Il decantato “progresso” della moderna civiltà è solo una sottile copertura della catastrofe globale in atto, acuita dalle sperimentazioni militari e dalle guerre per sete di dominio.

A parte le risorse limitate in Natura, il possesso di beni materiali - macchine, denaro, case, oggetti, persone - non ha niente a che vedere però con il benessere, la giustizia sociale, la felicità, la libertà e la democrazia. Ergo: va mutato il paradigma, altrimenti sarà la fine.

DITTATURA INGLESE IN ITALIA


Britannia (proprietà dei terroristi Windsor)


G.L.


Per comprendere il presente a sovranità inesistente, bisogna guardare al passato con la lente di ingrandimento. Si potrebbe partire nel caso del Belpaese sotto il giogo straniero, dai finanziamenti della massoneria anglossassone per la spedizione dei Mille di Garibaldi in Sicilia. Oppure dalla spartizione decisa a bordo del panfilo di proprietà della regina Elisabetta Windsor, al largo di Civitavecchia il 2 giugno 1992, in combutta con la casta dei politicanti italioti venduti al miglior offerente (Amato, Ciampi, Prodi, Draghi, eccetera), esattamente dopo l'assassinio ordito ai vertici dello Stato tricolore  di Giovanni Falcone, e poco prima l'eliminazione di Paolo Borsellino. Entrambi questi uomini avevano capito il meccanismo. 



Altro che Cosa Nostra, usata comunque per la bassa manovalanza. I mandanti sono in alto e perfino all'estero!


Senza esagerazione: i boiardi inglesi considerano il popolo italiano decisamente "inferiore". Ecco qualche perla:

«I nostri piani prevedono la conquista assoluta dell’Italia» (documento del governo britannico datato 1943).

«I principi e le regole della democrazia sono estranei alla natura del popolo italiano, che non si interessa di politica… la gran massa degli italiani è individualista… Mussolini aveva ragione a dire che gli italiani sono sempre stati povera gente» D’Arcy Osborne, ambasciatore inglese presso il vaticano, novembre 1943).

«L’Eni sta diventano una crescente minaccia per gli interessi britannici» (nota del ministero dell’Energia inglese, datata 15 agosto 1962, poco più di due mesi prima dell’omicidio di Enrico Mattei).

«E’ interesse della Gran Bretagna fermare l’avanzata comunista in Italia con ogni mezzo a nostra disposizione» (Martin Moreland – Ird, 28 aprile 1976).

«Azione a sostegno dii un colpo di Stato o di una diversa azione sovversiva… si raccomanda di tenerne conto sia a Londra sia nel corso degli incontri con gli americani, i tedeschi e i francesi» (memorandum segreto del Foreign Office del 6 maggio 1976, due anni prima dell’omicidio di Aldo Moro che attraverso il compromesso storico avrebbe portato al governo il Partito comunista).

«L’unica cosa che mancherà all’Italia è una totale libertà politica» (parola di Winston Churchill al delegato di papa Pio XII, novembre 1945).

IL CACCIABOMBARDIERE F-35 TARGATO LOCKEED-MARTIN: UN BIDONE A CARO PREZZO






di Gianni Lannes


Per i generaloni dell’arma azzurra, succubi dello zio Sam nonché colleghi di quei criminali in alta uniforme che hanno depistato impunemente la strage di Ustica, questo caccia multiruolo, versato in modo particolare per il bombardamento nucleare è «un sistema d’arma di combattimento di nuova generazione economicamente sostenibile e supportabile in tutto il mondo». 



Nel portale online dell’Aeronautica è scritto: «Il Joint Strike Fighter (JSF) è un velivolo multi-ruolo con uno spiccato orientamento per l’attacco aria-suolo, Stealth, cioè a bassa osservabilità radar e quindi ad elevata sopravvivenza, in grado di utilizzare un’ampia gamma di armamento e capace di operare da piste semi-preparate o deteriorate, pensato e progettato per quei contesti operativi che caratterizzano le moderne operazioni militari di quest’era successiva alla Guerra Fredda. Nello specifico, il JSF può soddisfare un ampio spettro di missioni, a conferma della notevole versatilità della macchina, assolvendo compiti di operazioni di proiezione in profondità del “potere aereo”, di soppressione dei sistemi d’arma missilistici avversari e di concorso al conseguimento della superiorità aerea».

27.5.13

SICILIA: IL MUOS PER FARE LA GUERRA U.S.A. ALL’UMANITA’


documento forze armate U.S.A.: visita al MUOS di M5S




di Gianni Lannes

E’ una battaglia che riguarda tutto il popolo italiano, non solo quello siciliano. Oggi è festa negli States: va in onda il Memorial Day. Il comunicato stampa dell’ambasciata degli Stati Uniti d’America nella colonia d’Italia risale al 22 aprile 2013, ma è passato incredibilmente inosservato. Eppure nel documento ufficiale appaiono alcune plateali menzogne: «Sconfinamento illegale e distruzione della struttura militare di Niscemi. Gli Stati Uniti sostengono convintamente il diritto ad una protesta pacifica. Tuttavia, lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprietà degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni. La sicurezza è sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l’antenna MUOS, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura MUOS sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed è il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il Governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull’impatto per la salute e che sarà completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermerà la sicurezza della struttura MUOS.  La costruzione delle torri MUOS è stata temporaneamente sospesa. Tuttavia, la Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi rimane operativa ed è vitale per le operazioni militari e umanitarie della Nato. Le azioni illegali e irresponsabili di oggi, condotte da un gruppo di manifestanti, mettono a repentaglio queste operazioni».   


 documento forze armate U.S.A.: visita al MUOS di M5S


Capito l’antifona? Questi prepotenti da quattro soldi che si gonfiano d'autorità, fanno il bello ed il cattivo tempo ovunque per estendere e consolidare il loro folle dominio. Spadroneggiano sulla nostra terra - su cui non abbiamo più alcuna sovranità da 70 anni - ci avvelenano quotidianamente e dobbiamo anche tacere.

Non è tutto. Di questi tempi occorre gestire direttamente l’opposizione “politica” (a chiacchiere). Sul sito online della sede diplomatica a stelle e strisce è riportato un pdf interessante. Il testo si apre così: «NAVAL RADIO TRANSMITTER (NRTF) Niscemi il 17 maggio 2013 dà il benvenuto ai Parlamentari del Movimento 5 Stelle… Programma di visita. Vi chiediamo di dividervi in due gruppi da cinque». 

QUANDO LA CHIMICA BELLICA UCCIDE LA VITA



    Photograph by Philip Jones Griffiths/Magnum
               
Three siblings exhibiting classic teratogenic symptoms, double elbows and knees on each limb, at the No. 6 orphanage in Ho Chi Minh City. They had been abandoned by their mother in the nearby Tu Duc Forest.




Eredità della guerra fredda: “collateral damage”. Agente arancio: un prodotto di sintesi mortale. E’ la miscela di due agenti chimici: 2,4,5-T e 2,4-D, erbicidi. Dal 1962 al 1970 le forze armate degli Stati Uniti d’America hanno irrorato con 50 miliardi di litri di questo potente erbicida vaste aree della foresta sud asiatica e più della metà dei terreni coltivabili del Vietnam del Sud.
 
Lo scopo di questo intervento atto a provocare un genocidio era l’eliminazione di qualunque copertura vegetale che potesse nascondere le unità dell’esercito del Vietnam del Nord o i guerriglieri Viet Cong. 

Kissinger & Napolitano


Ecco di seguito, qualche prova inequivocabile reperita nell’archivio del Dipartimento di Stato a stelle e strisce, e nelle direttive del presidente Nixon, firmate dal segretario di Stato Henry Kissinger (in tempi più recenti ricevuto dal capo del Quirinale Giorgio Napolitano).

EUROPA: AVVELENAMENTO LEGALIZZATO DI FRUTTA E VERDURA





 di Gianni Lannes

Nel terreno di scorribande dei banchieri e dei burocrati a buon mercato, un tanto al chilo, dal primo settembre 2008, in ossequio al diktat delle multinazionali della chimica (in primis Monsanto, Bayer…), i generi alimentari per legge possono contenere una maggiore quantità di pesticidi.

 
aeronautica militare italiana

A parte la quotidiana aerosolterapia bellica (a base soprattutto di bario ed alluminio) condotta dalle forze armate degli Stati Uniti d’America nei cieli del vecchio Continente, è in atto un avvelenamento legalizzato (si fa per dire!) dei popoli europei silenti. Appunto, detta legge il regolamento comunitario elaborato dai soliti euro-tecnocrati per conto terzi, che uniforma i limiti di tolleranza fissati dai vari Paesi a livello europeo. Con un livellamento verso l’alto dei limiti massimi consentiti, l’Ue ha così ceduto definitivamente alle pressioni della potente industria agrochimica, a discapito del diritto alla salute. Ciliegina sulla torta: gli organismi geneticamente modificati, nel senso che al peggio sembra non esserci fine.

L’ESSERE UMANO NON VEDE TUTTO...



Italia: aerosolterapia bellica U.S.A. - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



 di GianniLannes

Questo è sicuramente il secolo del caos programmato e «di fronte alle sfide della complessità assistiamo ad una proliferazione di metodi per semplificare», tanto le cose del mondo che quelle umane. E’ l’incipit del libro La semplessità di Alain Berthoz (Codice Edizioni), uno studioso della neurobiologia del movimento, docente di filosofia al Collège de France. Numerose semplificazioni che ne derivano sono però banali, perciò «a complemento della teoria della complessità bisogna gettare le basi di una teoria della semplessità che, in qualche modo, contenga una parte di complessità».

Il direttore del laboratorio di fisiologia della percezione (CNRS) introduce un termine particolare: «La semplessità è complessità decifrabile, perché fondata su una ricca combinazione di regole semplici» e condensa la strategia utilizzata dagli esseri viventi per affrontare l'era della modernità. Ed inoltre: «La parola riassume, a mio parere, una necessità biologica comparsa nel corso dell’evoluzione per permettere la sopravvivenza degli animali e dell’uomo sul nostro pianeta: nonostante la complessità dei processi naturali, il cervello deve trovare una serie di soluzioni, e queste soluzioni derivano da principi semplificativi».

25.5.13

COMPLEANNO: LETTERA AD UN UOMO CHE MI GUARDA SENZA VEDERMI



Maria Teresa di Lascia (nata a Rocchetta Sant'Antonio il 3 gennaio 1954 e deceduta a Roma il 10 settembre 1994)



di Maria Teresa Di Lascia


Caro Alberto, ieri ho compiuto cinquantatrè anni. Non ho detto nulla, non ho fatto neppure un piccolo dolce; ho invece atteso inutilmente che tu mi facessi gli auguri. A tratti, durante il giorno, mi hai guardata con una domanda negli occhi, come il riflesso incerto di un pensiero. Così sono i pensieri che fai su di me: non ti soffermi mai.
Mia madre dice che ormai sono un’anziana anch’io, e quando mi guardo allo specchio, mi spia per vedere se ho l’aria delusa. Io capisco di avere la mia età solo certe volte: allora mi spavento perché mi sembra di non avere fatto nessuna delle cose per le quali è giusto invecchiare, o essere adulti. Ho perduto le mie regole da due anni (…)

PALERMO: NOTIZIE DEL DISASTRO

rottami del DC 9 precipitato il 23 dicembre 1978 - foto Massimo Cometa (30 giugno 1988)




di Gianni Lannes

Il 23 dicembre del 1978, poco meno di due anni prima la strage bellica di Ustica (81 morti senza giustizia), un altro aereo civile (un DC 9 Alitalia), volo AZ 4128, precipitò nelle acque del mare di Sicilia, prima di atterrare all’aeroporto di Punta Raisi, intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 




Ma i nomi di questi due magistrati assassinati dallo Stato per conto terzi (con relative scorte di Polizia) e manovalanza di Cosa Nostra - su cui oggi si spreca la retorica a reti unificate di quelli che li hanno traditi da vivi - quando si atterra si intravedono a fatica sulla facciata aeroportuale.

fusoliera del DC 9 fotografata il 30 giugno 1988 presso uno sfasciacarrozze - foto Massimo Cometa

24.5.13

LA STRAORDINARIA LIMPIDEZZA DELL'ANTICO



Ordona: rovine archeologiche - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)




di Ruben Garbellini

Leggendo alcune frasi di Luciano Canfora in occasione della pubblicazione di un suo libro, non si può non iniziare sùbito, su quelle stesse dell’illustre grecista, una riflessione che risulterà forse assai amara, forse scomoda, inattuale ancor più in quanto affidata ad un mezzo così detto “moderno”. 

Canfora, parlando della ripresa d’interesse per i classici (greci e romani) seguìta alla fine del decennio “amaro” che furono gli anni Settanta del Novecento e alla caduta delle ideologie, così acutamente si esprime: «sulla fumisteria della saggistica di quella stagione prevalse la straordinaria limpidezza di maestri antichi». Canfora ci costringe, dicendo quella frase, a voltarci indietro, a considerare l’immensa levatura degli antichi e a collocarli nella loro esatta dimensione (quella di un mondo diverso, profondamente diverso dal nostro), a cambiare ottiche alle nostre consuete, ad allontanare il presente per fare del passato il nostro presente. «La straordinaria limpidezza degli antichi» rappresenta un solido materiale su cui lavorare; le fumisterie moderne, invece, si debbono vagliare con spirito freddo e disincantato. 

23.5.13

CORDE ARMONICHE: L'ANTICA TRADIZIONE DELL'ABRUZZO



 
Montagne: il cuore d'Abruzzo - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Non è possibile stabilire come e quando sia cominciata a Salle (in provincia di Pescara), la lavorazione delle budella ovine, per farne corde armoniche e da chi sia stata introdotta.

Questo è un mestiere antichissimo, conosciuto già dai popoli primitivi, soprattutto da quelli nomadi, dediti alla pastorizia. Narra una relazione del 1806: «L’unico capitale d’industria, in questa terra di Salle, è quello del lavoro delle corde armoniche, le quali sono portate all’ultimo grado di perfezione, in guisa che per ogni dove portansi questi sallesi per travagliare su di esse, ed in Napoli, ed in Roma, per il Fiorentino e perfino in Francia».

Con le budella ritorte e seccate si facevano legacci d’ogni genere, o corde per arco, come presso i Persiani. I Greci ci fabbricavano le corde della “chitara”, lo strumento da cui derivò la cetra romana. Nessuna sorpresa se in un piccolo agglomerato di pastori della Maiella, in cui abbonda la materia prima delle budella di ovini, la gente si sia industriata a torcere e a lavorare le corde armoniche. Meraviglia desta invece la maestria acquisita dai sallesi, in questo genere di attività produttiva; bravura che li ha resi detentori unici in Europa di questa specialità. 

Cordari: i fratelli Toro - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


I fratelli Toro fabbricano e vendono le corde armoniche in Francia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti; hanno anche rifornito il Museo Reale di Parigi.


ABRUZZO: LE CAVE CHE DISTRUGGONO LA MAIELLA

Maiella: cave a cielo aperto - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes

Qui - nella terra di Flaiano - si divorano abusivamente intere montagne, si annientano boschi e colline, ma nessuno vede i disastri in atto, nessuno sente i boati, nessuno parla e nessuno scrive sui giornali. Forse è l'unico caso in Europa di cave dove si utilizzano esplosivi in un parco nazionale e si fa scempio della natura, ossia un'area protetta dalla legge. Ma quale? 

Maiella: cava nel parco nazionale - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

SERVIZI SEGRETI: ABUSI DI POTERE IMPUNITI E GARANTITI



Echelon Italia (RIS): Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



di Gianni Lannes

Bentornati nell’italietta degli omissis. A proposito di violazione della privacy, l’argomento è rovente ma non se ne parla mai a nessun livello, eppure tocca tutti o quasi. Ne avevo scritto l’ultima volta, prima di dare alle stampe il libro IL GRANDE FRATELLO STRATEGIE DEL DOMINIO (Draco Edizioni) - su questo diario internautico (15 febbraio 2012). L’approfondimento era intitolato ECHELON ITALIA: ORECCHIO DEI SERVIZI SEGRETI. 

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



Nel 2003 ho sollecitato due parlamentari della Commissione Difesa - fornendo loro prove - in merito alle attività anomale di una branca particolare dei servizi segreti: il Reparto Informazioni e Sicurezza. La risposta ufficiale fu che non esiste questo sistema di Intelligence: firmata all’epoca dall’ammiraglio Paolo La Rosa. Ora, esercitando il doveroso diritto di cronaca, ho deciso di pubblicare qualche scatto, così tutti sapranno dove è ubicata e che consistenza ha questa struttura.

Echelon Italia: ingresso mascherato della base principale di Cerveteri - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Questo era l’attacco di un anno fa: Il braccio supersegreto dello spionaggio italiano: la struttura più potente mai realizzata in Italia su pressione del governo USA. E’ spuntato dal nulla nel 1987, a Cerveteri (poche decine di chilometri a nord di Roma sulla litoranea), su iniziativa dell’ammiraglio Fulvio Martini (già capo del Sismi) e consulenza particolareggiata della National Security Agency.

TERREMOTO IN ABRUZZO: SEGRETO DI STATO SU UN LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E UN DEPOSITO MILITARE


L'Aquila (prefettura in macerie): 6 aprile 2009 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
 
di Gianni Lannes

L’Aquila è una città fantasma, interi paesi sono stati distrutti (Onna, Paganica, ad esempio), l’area colpita a tutt’oggi è stranamente militarizzata, eppure, del laboratorio scientifico di fisica nucleare ubicato nel sottosuolo, a 1.400 metri di profondità, sotto il Gran Sasso, zona notoriamente martoriata dal sisma del 6 aprile 2009, non è trapelato nulla a livello ufficiale. Lo Stato ed i governi (Berlusconi, Monti, Letta) tacciono. Perché?

Gran Sasso: ingresso al laboratorio di fisica nucleare - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Quanto materiale chimico e radioattivo era presente nel predetto laboratorio al momento del sisma distruttivo? Quali esperimenti erano in corso? In particolare: quali e quanti danni ha subito la struttura sotto terra? Se gli edifici hanno retto all’impatto del sisma perché non comunicarlo all’opinione pubblica?

Cosa è accaduto in realtà nelle viscere di questa montagna violata dall’uomo con pretesti “scientifici” che disseta il popolo abruzzese? Inoltre: perché si tengono esercitazioni militari sul Gran Sasso, un parco nazionale, ossia un'area "protetta", quando l'Esercito italiano ha già in uso ben 12 aree estese per quasi 20 mila ettari (Le Ripe, Monte Stabiata, Monte Crespiola, Monte Sirente, Monte Ruzza, Prata D'Ansidonia, La Pretara, Fiume Alento, Piazza d'Armi, Echo 351, Le Marane, Bafile)? E ancora: c'è una correlazione tra la vistosa riduzione del ghiacciaio e questi giochi di guerra?



San Cosimo (AQ): deposito militare, ingresso secondario (foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)