8.6.13

NAVI DEI VELENI A PERDERE NEI MARI D' ITALIA?

Bari - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


Navi fantasma sparite dalla circolazione. Dove erano approdate? In due porti delle nebbie, dove in passato sono transitati o sono stati caricati e scaricati quantità ingenti di rifiuti pericolosi, chimici e radioattivi. Basta leggere la documentazione dell'inchiesta Urano della Procura della Repubblica di Lecce, o in alternativa le carte della Procura di Asti, oppure di altri uffici giudiziari dello Stivale che hanno avuto a che fare con le ecomafie nazionali ed internazionali.

Fino a poco tempo fa, negli approdi marittimi di Bari e Brindisi erano presenti una mezza dozzina di navi abbandonate, in pessime condizioni, soprattutto mercantili, battenti bandiera straniera.
Oggi di esse non vi è più alcuna traccia. davvero molto strano. Dove sono andate a finire? Forse in fondo al Mediterraneo o sono state demolite alla luce del sole? 


 
Bari - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Sui fondali al largo della Puglia, sia nell'Adriatico che nello Jonio - dal Gargano al Salento, Gallipoli inclusa - sono presenti numerosi relitti imbottiti di scorie tossiche, anche grandi cassoni metallici strapieni di melma industriale, ben noti alle comunità locali dei pescatori che tante volte hanno inoltrato invano segnalazioni alle autorità competenti. 



 Brindisi - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


E più di qualcuno ci ha perso la vita, come nel caso della tragedia consumata nel 1998 al largo di Manfredonia, quando colò a picco il peschereccio Orca Marina. Le reti a strascico si erano impigliate nei containers. Nel luglio di quell'anno il Comsubin (Marina Militare) recuperò il corpo di uno dei marittimi e filmò, appunto i cassoni inquinanti, giacenti a 90 metri di profondità.


 Bari - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)




foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)





 foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Lo Stato italiano, il Governo Letta, il ministro dell'Ambiente, il Comando Generale della Guardia Costiera (Maricogecap), la Direzione Marittima di Bari, la Guardia Costiera di Bari e Brindisi, il prefetto del capoluogo regionale ed il governatore Vendola ne sanno qualcosa?

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