7.6.13

LA PESCA PIU' ANTICA DEL MONDO

Gargano: trabucco di Monte Pucci - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes


Preludio d'Oriente e magia d'Occidente. Le origini illiriche sono ancora evidenti dopo millenni e millenni. Altro che Italia. Qui c'è una mescolanza di idiomi, culture, tradizioni: illirico, appunto, ma anche arabo, slavo, albanese e greco antico.

Vijr, Vendlh, Sdr'llamp, Pullrh, Aspraun, Azc, Burrijn, Burr'nell, Mazr (forza, corda, luccichio,  manciata di stelle, cefalo, esca, maestrale aumentato, maestrale dolce). Parole che ci riportano alle nenie dell'infanzia.

E' una lingua ormai estinta che uomini particolari parlavano fino a qualche tempo fa a Peschici e Vieste, nella parte orientale della montagna del sole.

Simile ad una scheletrica nave dalle alberature rovesciate - in rovere o in pino d'Aleppo - che sfidano il vento. E' ancorato alla roccia per sfidare l' Adriatico alla resistenza.

Il mare non è solo spiaggia, ombrellone, vacanze. C'erano una volta i trabucchi del Gargano: un antico sistema di pesca in equilibrio con la natura. Un'attività che dava sostentamento a tante famiglie di onesti lavoratori del mare. In Molise ed Abruzzo ci sono i trabocchi, ma sono un'altra cosa.

Da antropologo in passato  ho dedicato a questa geniale attività umana, anni di ricerche sul campo. Non ho pubblicato quasi nulla, se non brevi anticipazioni 16 anni fa (Il Manifesto, 11 marzo 1997), Protagonisti (8 marzo 1997) e prim'ancora La Gazzetta del Mezzogiorno.

Infine, oggi gran parte dei trabucchi sono stati spazzati via dall'abusivismo edilizio "legalizzato" dalle autorità. Grazie anche alle interessate disattenzioni degli ecologisti di facciata che ne hanno fatto un fenomeno di folklore commerciale.

Vieste : trabucco del porto - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)


 i trabucchisti Vincenzo Spalatro (a destra), Francesco Quitadamo (centro) ed il peschiciano Matteo Fasanella - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)


 Peschici: il trabucco di Mimì Ottaviano - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)


Gargano: pesca al trabucco - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)


Gargano: trabucco abbandonato - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)

Mimì Ottaviano nel 1997 (pescatore e costruttore di trabucchi) - foto Gianni Lannes (tutti diritti riservati)

Il Manifesto, 11 marzo 1997

Protagonisti, 8 marzo 1997


 Protagonisti, 8 marzo 1997

 Protagonisti, 8 marzo 1997

 Protagonisti, 8 marzo 1997

4 commenti:

  1. Pubblicasti anche un pezzo su La gazzetta del Mezzogiorno dal titolo: è se l'esca è un pesce di legno?
    uno dei primissimi articoli sui trabucchi del Gargano.

    domenico ottaviano
    saluti

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  2. pubblicasti anche un pezzo su la gazzetta del Mezzogiorno dal titolo: è se l'esca è un pesce di legno?
    uno dei primi giornalisti a occuparsi di trabucchi e del loro degrado...oggi tornato prepotente a consumare gli ultimi esistenti....

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  3. Quando avrò tempo c'è un libro sui trabucchi che reclama prepotente la pubblicazione! Ho già la presenatzuone del professor Sabino Acquaviva, il padre del parco nazionale del Gargano!

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  4. Si ho scritto, pubblicato e fatto ricerca sui trabucchi e su questi pescatori particolari, anzi unici al mondo, della mia terra e del mio mare tanto tempo fa!

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