18.9.12

PUGLIA: LO STUPRO AMBIENTALE

Puglia, Castelfiorentino, stazione gas.

di Gianni Lannes


Tranquilli:  il titolo non esagera, anzi: il governatore Nichi - tanto radical chic - con una mano firma appelli (inutili) contro le  trivelle nei mari di Puglia, ma con l’altra decreta la devastazione a colpi di idrocarburi della stessa Regione. Dalle mie parti l’aria fritta si chiama ipocrisia in doppio petto gessato ed incravattato. L’autocandidato a Palazzo Chigi - in armonioso accordo coi governi Prodi, Berlusconi & il golpista Monti - ha già concesso nove autorizzazioni ai signori dell’oro nero ed altre si appresta a rilasciarne. Per non contare le numerose e notevoli omissioni. Tutto regolare? In realtà, se si scava, anzi se si sbanca la superficie, emergono le brutali modalità per assassinare a bocconi il Levante d’Italia. A guadagnarci alcune multinazionali e i soliti padroni del vapore. Agli autoctoni neanche le briciole, solo danni in esclusiva. A caccia di gas? Prego: accomodatevi e distruggete pure a norma di legge, nell’ordine: natura, storia e geografia. E’ quanto riassume l’ultima delibera della Giunta Vendola in materia di danni ambientali: ultima di una sterminata serie, la numero 1504 è stata licenziata il 24 luglio 2012 (Burp 121 del 22 agosto 2012). Di esempi simili è costellato un settennato e due mandati - del leader di  “Pugliamo l’Italia” - che hanno fatto tabula rasa dell’Ex California d’Europa.

Puglia, Castelfiorentino, stazione gas.


Gasdotto Bis - Recitava un tempo l’adagio pubblicitario: “Il metano ti dà una mano”. A chi? Le eccezioni sono la regola scritta a cui obbedisce ciecamente il presidente ecologista. Infatti, in deroga alle leggi, ai vincoli e alla pianificazione locale «LA GIUNTA Udita la Relazione e la conseguente proposta dell’Assessore Professoressa Angela Barbanente; Vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento dal Dirigente Ufficio Attuazione Pianificazione Paesaggistica e dal Dirigente del Servizio; A voti unanimi e palesi espressi nei modi di legge; DELIBERA DI APPROVARE la relazione dell’Assessore Qualità del Territorio, nelle premesse riportata; DI RILASCIARE ai Comuni di Serracapriola, San Paolo di Civitate e Torremaggiore (FG) e alla Società Gasdotti Italia S.p.A. per la realizzazione del metanodotto Larino - Chieuti - Reggente, l’Attestazione di Compatibilità Paesaggistica in deroga di cui agli artt. 5.04 e 5.07 delle NTA del PUTT/P con effetto di Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs 42/2004, con le prescrizioni riportate in narrativa al punto “Conclusioni e Prescrizioni” del presente provvedimento parte integrante, atteso che le opere autorizzate rientrano nella fattispecie delle opere ammissibili “in deroga” ex art. 5.07 delle NTA».  In calce l’autografo: «il Pres. della Giunta Dott. Nichi Vendola».

Parole d’ordine: urgenza e indifferibilità. Così in un battibaleno il territorio a nord della Daunia è già stato manomesso dai cantieri della società Gasdotti Italia S.p.A. (proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, ossia dello Stato al 70 per cento, mentre il 30 è di banche private). Soprattutto, non è stato risparmiato il sito “protetto” sulla carta di Castelfiorentino, dove l’imperatore Federico II di Svevia è morto il 13 dicembre 1250. Cosa avrebbe detto Paz a Vendola? O meglio, chissà cosa avrebbe fatto l’amico Andrea Pazienza, al pensiero che qualcuno potesse annientare per sete di mero profitto la Capitanata?  In Storiellet è lui stesso a dichiarare l’ amore e la sua appartenenza alla terra paterna: «Oh San Severo la città del mio pensiero dove prospera la vite e l’inverno è alquanto mite». Ma Andrea non c’è più da un quarto di secolo con i racconti di Pentothal e i suoi grandiosi fumetti. Una flebile protesta si è levata a Torremaggiore, a San Severo e nel Molise, ma non è valsa a fermare i vandali bullonati del terzo millennio. Sempre in loco la società fantasma Vittorito Petroleum ha avuto di recente l’autorizzazione a sbudellare il sottosuolo con la dinamite per estrarre idrocarburi.

Trivelle a tutto spiano - 8 secoli fa: «Se il Signore avesse conosciuto questa Piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui» ecco le ultime parole note del Puer Apuliae. La dichiarazione dell’assessore Barbanente (docente universitaria di urbanistica), invece illustra la bontà dell’opera “pubblica”: «Il progetto consiste nella realizzazione di un nuovo metanodotto di collegamento tra la Centrale Gas di Larino e la Stazione di Interconnessione di Torremaggiore. La nuova condotta avrà diametro DN 300 (ø12”), una lunghezza di circa 46 Km e, ove possibile, procederà parallelamente al tracciato delle condotte esistenti. Il metanodotto in progetto ha una lunghezza pari a 45 km + 936 e si sviluppa nella Provincia di Campobasso, attraversando i territori dei Comuni di Larino, San Martino in Pensilis, Ururi, Rotello, e nella Provincia di Foggia, attraversando i territori dei Comuni di Serracapriola, San Paolo di Civitate, Torremaggiore. Planimetricamente la direttrice del tracciato si sviluppa in maniera prevalentemente rettilinea, dapprima in direzione Est/Sud-Est, dalla partenza nella Centrale Gas di Larino fino alla Centrale Gas di Chieuti, e successivamente in direzione Sud, dalla Centrale Gas di Chieuti alla Stazione di Interconnessione di Torremaggiore. Il tracciato del metanodotto in progetto è per la maggior parte della sua lunghezza posto in parallelo al metanodotto esistente DN 150/DN 200 ad una distanza di 5 m, misurata tra l’asse del metanodotto esistente e l’asse del metanodotto in progetto. (Istruttoria rapporti con il PUTT/P)». Che importa l’archeologia: i gasdotti raddoppiano per il momento e, poi, magari aumenteranno a dismisura, come da previsione programmatica. Ancora la Prof dell’università di Bari: «Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta il rilascio del provvedimento di Attestazione di Compatibilità Paesaggistica in deroga con prescrizioni, di cui all’art. 5.07 delle NTA del PUTT/P, atteso che le opere autorizzate rientrano nella fattispecie delle opere ammissibili “in deroga” ex art. 5.07 delle NTA. Il presente provvedimento appartiene alla sfera delle competenze della Giunta Regionale così come puntualmente definite dall’art. 4 - comma 4 - lettera d) della L.R. 7/97».

Nonostante la rilevante ed irreversibile trasformazione dei luoghi, sia il soprintendente per i Beni e le  Attività Culturali della Puglia, l’architetto Salvatore Buonomo che la responsabile  del procedimento, Ida Fini, hanno concesso il nulla osta alla realizzazione dell’ennesimo metanodotto: «questa Soprintendenza ritiene di poter confermare il proprio parere favorevole di cui alla nota prot. 9070 del 13.07.2011». Eppure l’area è vincolata con un decreto ministeriale dal primo agosto 1985, denominato “Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona circostante la città medievale di Fiorentino ricadente nel comune di Torremaggiore”. La motivazione è illuminante: “la zona di Fiorentino sita nel comune di Torremaggiore (Foggia) ha notevole interesse perché la zona, caratterizzata da un antico insediamento medievale sito in collina, costituisce, per le caratteristiche geomorfologiche, un quadro di eccezionale valore paesistico- ambientale facilmente visibile da più punti di vista».

Scatole cinesi - L’ultima sorellastra piombata nel Tavoliere delle Puglie e nel limitrofo Molise a prelevare idrocarburi incurante dei danni ambientali, sanitari ed economici al territorio, si chiama Vittorito Petroleum S.r.L. e dichiara la sua sede a Roma in via Fratelli Bonnet, numero 44 (nei pressi di villa Sciarra).   Allora: i dati identificativi dell’impresa rimandano ad un’altra società denominata MGO S.p.A. (partita iva: 05122861007)che vanta una sede legale sempre nella capitale in via della Colonna Antonina al civico 52. A sua volta, è controllata da una società a responsabilità limitata: la Noveis S.r.L. con un misero capitale sociale di 120 mila euro. La beneficiata ha per oggetto diverse attività, tra cui: «la ricerca, l’acquisto e la coltivazione di giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi, lo svolgimento di attività commerciale, produttiva, distributiva ed industriale, l’attività di trasporto di gas naturale, l’esecuzione di esplorazione, prospezioni e perforazioni per la ricerca mineraria, suo sviluppo e produzione, l’attività di acquisto importazione e vendita di gas naturale e lo stoccaggio del medesimo in giacimenti o unità geologiche profonde». La Vittorito Petroleum da società a responsabilità limitata è stata trasformata in società per azioni. Il mutamento di pelle si è consumato il primo febbraio 2012 (atto del notaio Marini Elisei Paride, Rep/Reg. 23026/2012). Numero di dipendenti? Di chiarati esattamente zero. L’amministratore unico dell’impresa è Cortellazzi Gino. Il presidente del collegio sindacale è tale Cavalitto Giorgio a far data dal 17 febbraio del corrente anno. Sindaci effettivi: Merone Roberta, Merlone Cristina, Broccio Massimo, Mitrugno Patrizia. L’approfondimento tematico rivela che l’atto costitutivo della società in questione è stato redatto dal notaio Capalbo  Alfonsina e registrato in Roma il 2 luglio 1996. Il primo amministratore unico è stato Iandoli Gianni Maria. Dal 30 settembre 2000 è stato insediato Rigo De Righi Manuel (modifica della società Consorzio G.E.I.E. il 16 ottobre 2000), mentre è stato nominato procuratore speciale dal 6 ottobre 2000, tale Lodi Lanfranco.

Colonia del Sud - E' stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 16 febbraio 2012 un avviso relativo al permesso di ricerca idrocarburi “Signorella” alla società Vittorito Petroleum S.r.L.. Attenzione: dalla visura camerale si evince però che questa società a responsabilità limita non esiste più dal primo febbraio 2012. Prima perplessità: allora come possibile rilasciare ad una ditta fantasma o sotto mentite spoglie l’autorizzazione a cospargere di dinamite una vasta estensione di sottosuolo agricolo fertile e densamente coltivato? Al  Ministero e in Regione hanno avallato l’operazione di rapina. L'area del giacimento sotterraneo si estende per 82,11 chilometri quadrati e ricomprende i territori di Torremaggiore (90%) e San Severo ()10%). 8.200 ettari coltivati a vigneto dove si produce uno dei migliori spumanti d’Italia, il D’Araprì. Nel luogo primeggiano uliveti, seminativi, distese di ortaggi, pascoli e allevamenti rinomati in tutto il mondo. Nello “screeening” ambientale elaborato dalla società Diomede si legge: «Il rilevamento geofisico consiste nella registrazione strumentale delle superfici di discontinuità, presenti nel sottosuolo (…) La registrazione viene realizzata per mezzo di onde elastiche generate da un’onda di energia posta in superficie, ove anche i pozzetti per la dinamite, posti a 50 m di profondità (…) sia il rilievo sismico che la eventuale perforazione esplorativa hanno un alto grado di attuabilità con unica particolare attenzione. In sede di progettazione, al programma di fanghi e tubaggio al fine di evitare possibili inquinamenti delle falde profonde presenti nel territorio». Dunque, come si apprende dalla sintesi del rapporto ambientale, la campagna di sondaggi petroliferi consiste di: «- esplosivo - carica di dinamite posta in un pozzetto di piccolo diametro; - vibroseis - massa di varie tonnellate appoggiata al suolo e fatta vibrare; - massa battente - massa di circa tre tonnellate che viene lasciata cadere sul terreno». Inoltre si prevede l'uso di una torre di perforazione di tipo "rotary" e «un prelievo d’acqua di 20 metri cubi al giorno prelevata dai corsi d’acqua superficiali». 
Fra le criticità elencate dalla stessa Vittorito Petroleum, oltre al rischio inondazione e alla subsidenza di vaste aree per via dei numerosi pozzi per l'emungimento d'acqua (20 mila litri d’acqua al giorno), vi è il fatto che tutta l’area dell'Alto Tavoliere è zona a "medio-elevata pericolosità sismica".
Attualmente le concessioni idrocarburi in Puglia sono concentrate esclusivamente in Capitanata. Nella provincia di Foggia sono presenti i seguenti pozzi, che danno luogo a delle "royalties" ridicole che non vanno neppure destinate in progetti di compensazioni ambientali.
Infine, va considerato che il gas estratto questi territori ha alte caratteristiche di "corrosività", che lo rendono inidoneo allo stoccaggio e alla messa in rete per lunghi periodi. Mentre la centrale turbogas a Candela è stata costruita per sfruttare i giacimenti già presenti, qui la sequenza è invertita, nel senso che è possibile (ma non c'è scritto nella richiesta) che il pozzo sia costruito al fine immediato di approvvigionare la centrale turbogas della En Plus (ex "Mirant-Techint") a San Severo, alla località Ratino. 

Rischi - Ha rivelato Maria Rita D’Orsogna: «In realtà i rischi esistono anche per le estrazioni di gas. Un report di Scientific American, dal titolo “Drilling for Natural Gas, Contaminating Water” mostra che negli Stati Uniti, dove i controlli sono di gran lunga piu’ severi e meticolosi che in Italia, si sono registrati circa 1000 casi di contaminazione di sostanze tossiche nei pozzi d’acqua ad uso umano a causa di estrazioni di gas naturale. In vari casi, sono stati trovati benzene, lubrificanti e altri composti chimici nell’acqua teoricamente ‘potabile’».
L'attività intrusiva porta con sé il rischio di inquinamento delle falde dovuto all'alta probabilità di infiltrazioni di gas naturale e di fluidi lubrificanti/perforanti, la cui composizione è mantenuta segreta dalle società petrolifere. In un territorio prevalentemente agricolo come il nostro, l'impatto sulla qualità della produzione e sulla salute della popolazione sarebbe inquantificabile data la vitale importanza delle risorse idriche. Esempi di contaminazione delle acque potabili sono stati registrati in Basilicata, dove quindici anni di estrazioni hanno danneggiato in maniera irreversibile l'economia e gli ecosistemi locali.
Gli idrocarburi estratti in Italia, di pessima qualità, sono caratterizzati dalla presenza di notevoli quantità di Idrogeno Solforato (il colpevole della caratteristica puzza di uova marce presente in prossimità di pozzi o stabilimenti), gas corrosivo per le condotte peraltro altamente tossico e nocivo, che deve quindi essere separato e smaltito appositamente.
L'elevata probabilità di esalazioni, dovute a una irresponsabile gestione degli impianti o più semplicemente a perdite “fisiologiche” delle condotte, costituisce un serio rischio per la salute umana, degli animali e delle piante, causando l'aumento di tumori, aborti spontanei, malattie respiratorie e alla pelle.
... La subsidenza è l'abbassamento del terreno causato dalle estrazioni di idrocarburi, che provoca una diminuzione della pressione sotterranea, spesso accompagnata da micro terremoti e dissesti geologici. Questo fenomeno può incrementare il rischio di alluvioni, come già avvenuto nel Polesine (Veneto). 
A questi vanno aggiunti i problemi dovuti alla rete di infrastrutture (oleodotti, metanodotti) che impatterebbe ulteriormente su un territorio la cui produzione agricola d'eccellenza verrebbe gravemente compromessa. Quali i vantaggi? Praticamente inesistenti. L'opera è infatti completamente privata e le royalties pagate dalle compagnie petrolifere allo Stato sono ridicole, attualmente pari al 4 per cento sui profitti.

Doppio gioco -  Il quadro è completo. Il metanodotto della SGI in fase di costruzione (cantieri della Romana Costruzioni), tra la provincia di Foggia e quella di Campobasso, servirà a fare incetta del gas da estrarre prossimamente. Dopo il via libera alle perforazioni al largo delle Tremiti, alcune multinazionali del petrolio hanno inquadrato nel mirino Basso Molise e nord della Daunia. L’obiettivo è pompare idrocarburi con due diverse richieste di trivellazioni che riguardano oltre 500 chilometri quadrati e ben 14 comuni, 9 dei quali molisani: Termoli, Campomarino, Guglionesi, Petacciato, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino, Portocannone, Ururi e Rotello; il resto pugliesi come Chieuti, Serracapriola, Lesina, San Paolo Civitate, Torremaggiore. In realtà, le due istanze in esame al Ministero, sono tutt’altro che una novità. Una delle due è datata infatti 28 marzo 2007 e porta un nome singolare: “Il Convento”. Si tratta della richiesta in fase più avanzata.  E’ questa l’istanza che rischia maggiormente di sventrare il territorio al confine fra Molise e Puglia. Si tratta di un permesso che riguarda un territorio ampio. Ben 412,8 chilometri quadrati da trivellare, oltre 229,89 in Puglia e più di 182,91 in Molise, per qualcosa come 13 Comuni interessati. Le due ditte, la “Compagnia generale idrocarburi” e la “Appenine Energy” hanno individuato il territorio potenzialmente fornito di oro nero in un’area che va da Termoli fino a Lesina. 
L’altra istanza, firmata dalla Vega Oil e dalla Vittorito Petroleum reca la data del 31 marzo 2010. Il procedimento è in dirittura d'arrivo. E’ intitolato “Colle della Guardia”. Il territorio è più circoscritto e riguarda interamente il Basso Molise per un totale di oltre 83,87 chilometri quadrati ai confini fra Molise e Puglia, andando a ricongiungersi alle prospezioni in atto in Capitanata proprio dalla Vittorito Petroleum.

Da mezzo secolo lo Stato (Eni) rapina gli idrocarburi della Puglia: è ora di pagare il conto.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLE REGIONE PUGLIA - BARI, 16 FEBBRAIO 2012

BOLLETTINO UFFICIALE DELLE REGIONE PUGLIA - BARI, 22 AGOSTO 2012

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Puglia, Castelfiorentino, metanodotto.

Puglia, Castelfiorentino, gasdotto.

Puglia, Castelfiorentino, stazione gas.

Puglia, metanodotto Snam.

Puglia, metanodotto.

Puglia, metanodotto.

Puglia, gasdotto Castelfiorentino.

Puglia, Castelfiorentino, metanodotto.

Puglia, segnaletica stradale.

Puglia, Castelfiorentino.

Puglia, Castelfiorentino, gasdotto.

1 commento:

  1. Tornassi indietro mi "munirei" diversamente e non solo di un vocabolario DIVERSO che indichi come siano sovvertiti ed INVERTITI tanti termini e paradigmi;

    SCIENZA=IGNORANZA
    ECOLOGIA=ECOMAFIA
    CIVILTA'=PREISTORIA
    COLPA=INNOCENZA
    CULTURA=VIOLENZA
    RELIGIONE=FANATISMO
    BUGIA=VERITA'
    INFORMAZIONE=IPNOSI COLLETTIVA
    ONESTA'=IMBECILLITA'
    DISONESTA'=FURBIZIA
    GOVERNATORE=RAPINATORE
    DEMOCRAZIA=OLIGARCHIA
    UMANITA'=FEROCIA
    SOVRINTENDENZA=SOVRADEFICIENZA
    JUS-DICERE= DIS-DICERE
    STATO DI DIRITTO=STATO DI-STORTO
    POPOLO=SERVI DELLA GLEBA
    GOVERNATORE=SFRUTTATORE
    ecc ecc
    Io non ho davvero più lacrime da piangere.
    Ah...dove sono...quei rivoluzionari che non sono mai esistiti in Italia?

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